Uno dei più belli itinerari nelle Dolomiti d’Oltre Piave, che conduce dal Rifugio Padova attraverso l’apparentemente inaccessibile forcella Segnata alla selvaggia Val Montanaia dove svetta il celeberrimo splendido campanile.
Da Forcella Montanaia la Val Montanaia con il celeberrimo Campanile
Accesso stradale Da Feltre per Belluno e Ponte nelle
Alpi fino a Longarone, raggiungibile anche per l’ A27 uscendo al suo termine al
Pian di Vedoia. Da Longarone per la SS 51 fino al bivio di Tai di Cadore dove
si svolta a destra per Pieve di Cadore, proseguendo fino a Domegge di Cadore.
Poco prima del centro, dopo una rotonda, svoltare a destra in Via Val Bieggia e
subito dopo a sinistra in Via Piduel. Valicato il lago, svoltare a destra e
proseguire per circa 7,5 km su carrozzabile stretta ma asfaltata fino al parcheggio
presso il Rifugio Padova, 1287 m (traffico limitato dalle 10:30 alle 16:30).
Itinerario Dal
parcheggio, si segue l’evidente sentiero verso Sud in direzione di un
capitello, segnavia 357 per Forcella Segnata-Bivacco Perugini, che si inoltra
nel bosco, piuttosto ripido, fino a spianare al Cadin di Toro,1636 m. Si segue
a sinistra un pendio di nuovo ripido, quindi per mughi fino a rimontare un tratto di ghiaie
instabili a ridosso delle pareti. Alle
nostre spalle splendida veduta della val Ciadin con la conca del Pra di Toro
dove si trova il rifugio. All’orizzonte l’Antelao,le Marmarole, il Sorapiss
fanno da corona. Si entra nel canale che si restringe e presenta un primo salto
attrezzato con fune.
Seguono altri salti rocciosi alternati a tratti di
sentiero franoso. L’impegno è di I e II grado ed è necessario fare attenzione
ai detriti e alla solidità della roccia. Qualche passaggio è particolarmente
liscio e spesso torna utile la tecnica di opposizione.
La parte terminale che conduce all’aerea Forcella Segnata, 2150 m, è particolarmente franosa. Una
traccia in costa a sinistra consente di vedere dall’alto il Campanile di Val
Montanaia, altrimenti nascosto dalla Cima Rosina. Ritornati in Forcella, il
sentiero scende ripido dal lato opposto alternando infidi tratti ghiaiosi a
brevi salti rocciosi. Il Campanile presto ritorna visibile. Quando la pendenza
si attenua, la traccia piega a sinistra ad una sella dalla quale si apre alla
vista l’alta Val Montanaia con il Bivacco Perugini e la Croda Cimoliana.
La discesa riprende
ripida con salti rocciosi (sempre attenzione ai detriti!), quindi per ghiaie si
esce in costa su pendio erboso fino ad un dosso prativo presso il Bivacco
Perugini. Il sentiero segnavia 353 risale la testata della valle, lasciando a destra il dismesso sentiero
segnavia 360. Quindi si inerpica per ghiaie e alla fine per massi fino alla
Forcella Montanaia, 2333 m. Splendida la vista sulla Val Montanaia. Oltre la forcella un ripido e lungo ghiaione ci attende. Attenzione
ad eventuali persone a valle poichè il terreno è particolarmente franoso.
Forcella Montanaia |
Dopo un tratto a
zig-zag, la traccia si porta presso le rocce di sinistra, che ad un certo punto
conviene abbandonare per lasciarsi trasportare dalle ghiaie nei tratti in cui
le dimensioni di queste lo consentono. Verso il fondo si traversa a destra per
prendere un sentiero vero e proprio che attraversa un pendio con massi che
scende dal Cadin d’Arade. Si inoltra quindi fra i mughi e scende in Val d’Arade,
bivio a destra per Val Monfalcon di Forni. Per rado bosco e attraversato più
volte il greto del torrente in secca, entra nel bosco, lascia a destra il
sentiero per Forcella Scodavacca e volge a sinistra per entrare in Val di Toro
nel fitto bosco di abeti, faggi, aceri di monte e ontani riconducendo in Prà di
Toro al Rifugio Padova.
Discesa da forcella Montanaia |
Dislivello: 1100 m. Tempi di percorrenza: ore 6 – 6:30. Difficoltà: EE, I°,II°. Cartografia:
Tabacco foglio 016 scala 1:25000. Attrezzatura:
scarponi con suola ben marcata, meglio se semirigidi, utile il casco
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