Il percorso si snoda su un tratto del tracciato divenuto parte dell'Alta Via "Dal Grappa al Cansiglio" (TV1), che segue strade forestali in prossimità della dorsale. Sono possibili numerose varianti seguendo tratti di sentieri di collegamento e seguendo ove possibile il filo di cresta e le linee di salita alle facili cime. magicoveneto visittreviso .
Accesso stradale Il Rifugio Posa Puner 1332 m è accessibile da Pianezze di Valdobbiadene o da Miane. Preferibile da quest'ultima località: oggi per esempio l'accesso da Pianezze non era percorribile. Pertanto per chi proviene dalla destra Piave, da Cornuda si prosegue per Vidor, si attraversa il Piave e si gira a destra, e dopo circa 1 km a sinistra.
Dopo 2 Km si prende sulla destra la SP 152 che fra i vigneti conduce a Guia di Valdobbiadene. Giunti sulla SP 36 si prende a destra direzione Miane e dopo 2 km a sinistra in salita (indicazioni Rif. Posa Puner, Pianezze). Ci si alza di buoni 1000 metri raggiungendo malga Budoi 1218 m, eventuale parcheggio. A destra per sterrata non sempre percorribile di 1,5 km si arriva al parcheggio presso il Rifugio.
Itinerario Dal Rifugio si dipartono due strade forestali in direzione Nord Ovest. Quella a sinistra in evidente salita aggira il M. Cimon, mentre la destra, indicazione Casera I Pian, dopo un tratto in falsopiano scende nella valletta per attraversarla più avanti e riportarsi in costa. Prendiamo quest'ultima per subito abbandonarla e seguire una taccia che aggira una pozza d'acqua e percorre nel bosco di faggi la destra della valletta uscendo presso Forcella Mattiola 1250 m sulla forestale. Invece di proseguire su quest'ultima,
visto che i 10-15 cm di neve dura lo permettono, prendiamo la cresta camminando su una linea di confine prima in salita, quindi in discesa e poi in salita di nuovo scavalcando M. Salvedella 1286 m e scendendo sulla forestale al Bivacco Casera Salvedella Nuova 1230 m, sempre aperto.
La giornata offre panorami da urlo, sulla destra la piana trevigiana: all'orizzonte il sole
si riflette rosso sulla laguna veneta. Sulla sinistra la val Belluna coronata di nitidissime cime imbiancate (..Lagorai, Vette Feltrine, Dolomiti Bellunesi, Schiara, M. Serva ...)
Malga Mont. Sullo sfondo da sinistra: Schiara, Pelf, M. Serva |
Si segue ora la strada lasciando a destra
una strada antincendio di recente costruzione, e presto si costeggia il monte Prenduol 1373 m, per metà prativo innevato, per metà boscoso. Si risale piegando verso Nord per scendere nella bella e panoramica conca di Malga Mont 1310 m, già casere M. Crep.
Nella parte sud della costruzione, bivacco sempre aperto e ben tenuto, con cucina e caminetto, locale notte con stufa e brande con rete e tavola. Di fronte il M. Crep con grande croce bianca, facilmente raggiungibile.
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Il M. Crep al centro e a destra il M. Prenduol |
La carrareccia prosegue lungo la dorsale scendendo a Forcella della Fede 1260 m e costeggiando il boscoso M. Prà Gaiard alla testata della Val d'Arc fino alla sella a quota 1203 m
A lato e sotto: fra F.lla della Fede e la sella di q. 1203 m
La forestale quindi risale con modesta pendenza arrivando alle pendici del Col di Varnada 1321 m di fronte ad una breve
cresta panoramica e in vista del complesso di Malga Canidi. Il tondeggiante colle si risale facilmente con alcuni zig-zag dal versante Nord-Ovest.
Il ritorno avviene ripercorrendo la forestale fino alla Forcella della Fede dove passiamo sul lato Sud della dorsale percorrendo la strada antincendio che esce qualche centinaio di metri prima della Casera Salvedella Nuova.
Zoomata su Malga Canidi dal Col di Varnada |
Seguendo sempre la strada si giunge a F.lla Mattiola dove proseguiamo in leggera discesa presto uscendo dal bosco in vista delle Casere "I Pian". Superato il tornante si inverte la direzione giungendo al Rifugio Posa Puner.
Le casere "I Pian" |
Lunghezza: 16,7 km. Dislivello circa 450 m. 5 ore complessive. Difficoltà: EAI
Attrezzatura: ciaspe, ramponcini.
(Domenica 1 dicembre)
Durante tutta la bellissima giornata incontriamo 4 escursionisti, 3 ciclisti, 4 motociclisti fuoristrada, 2 quad.
Il Rifugio è invece pieno zeppo fra valligiani e turisti della domenica. Il luogo offre oggi un panorama d'eccezione e i brevi pendii innevati a ovest del rifugio si prestano ai giochi sulla neve di bimbi e non.
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