La parete Nord-Ovest del Civetta dal sentiero di ritorno |
Accesso stradale a Caracoi Cimai. Dalla SR203 agordina,
dopo circa due km da Alleghe, svoltare a sinistra attraversando un ponte sul
torrente Cordevole (indicazioni). Dalla località Le Grazie per stradina ripida
e stretta ma asfaltata di circa 5 km, salire all’abitato di Caracoi Agoin, 1256
m, e quindi a Caracoi Cimai, 1364. Parcheggiare su una piazzetta a sinistra,
poco oltre il punto in cui inizia il sentiero.
Itinerario
Poco prima della piazzetta del
villaggio, seguire a sinistra una forestale, segnavia 628, che sale ripida nel bosco con alcui tornanti. Si otrepassano piccole radure con costruzioni in legno (tabià) fino alla più ampia e
bella radura di Giardogn a quota 1833 m, dove si trovano diversi tabià, alcuni
risistemati. Bivio per Bramezza. Qui la stradina lascia il posto al sentiero e
poco oltre si devia a destra con indicazioni Sasso Bianco. Si superano i
residui di una vecchia frana e per bosco di basse latifoglie e pendii erbosi
alla sella, 2100 m, fra il Sasso Bianco e il poco evidente Sasso Nero.
Attraversato un pianoro erboso si supera un breve salto (corda metallica, che
in verità non è proprio necessaria) per raggiungere un pianoro da cui appare la
croce della cima del Pian. Indicazioni più avanti. Si prosegue in costa sempre
per traccia evidente senza segnavia. La traccia continua inaspettatamente in
traversata superando alcuni valloncelli e in alcuni tratti è in parte franata.
Giunti alla dorsale sud della cima (distinguibile dalla quota in quanto non ha
una croce di vetta), si sale sulla massima pendenza a zig-zag il pendio erboso
con qualche roccetta affiorante, giungendo facilmente sulla cima. Oggi panorama
ineguagliabile su tutte le principali cime dolomitiche e parte delle Alpi di
confine, oltre ad uno spicchio di Adamello-Brenta. Discesa in
cresta per una traccia più marcata , che punta alla forcella con la cima del
Pian. La traccia si congiunge alla traversata bassa dell’andata oltre la
forcella. Per prendere questa traccia in salita (più facile della traversata
bassa), fare attenzione a due o tre ometti sulla destra in vista appunto della
forcella fra le cime del Pian e Sasso Bianco. La discesa continua per l’itinerario
di salita fino ad un bivio, dove si segue a destra, per Rifugio Sasso Bianco.
Per panoramico sentiero ad una sella da cui è visibile (e raggiungibile) la
conca ove sorge il Rifugio e altre caratteristiche costruzioni. Si svolta verso
sud-est raggiungendo la località Forca, con numerosi tabià abbandonati; e per
traccia sempre più marcata , al cospetto della parete Nord-Ovest del Civetta,
fino a percorrere una strada (in via di sistemazione) oltrepassando l’abbandonata
Casera Bur, 1632 m. Sempre per bosco fino al semi abbandonato abitato di
Bramezza, 1450 m. Per stradina verso
Nord nel fitto bosco , superata l’indicazione a sinistra per Caracoi, in breve
ad un sentiero sempre a sinistra ma senza
indicazione, che scende ad attraversare il torrente Ru de Molin su ponte;
quindi su passerelle in legno sotto nere rocce ad una carareccia che presto conduce
all’abitato di Caracoi Agoin, 1256 m. Per strada, non avendo predisposto un ‘auto,
a Caracoi Cimai, poco più di un km, punto di partenza.
Dislivello: 1150 m. Tempi di percorrenza: ore 6:30-7:00 Difficoltà: E, brevi tratti EE. Cartografia: Tabacco foglio 015, Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza, scala 1:25000
Galleria Immagini
Video dalla cima
Panorama dalla cima
Sasso Bianco sul Web: Gli Arditi di San Lorenzo, Vienormali.it, Kitalpha, Somariteam
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