Uno dei più belli itinerari nelle Dolomiti d’Oltre Piave, che conduce dal Rifugio Padova attraverso l’apparentemente inaccessibile forcella Segnata alla selvaggia Val Montanaia dove svetta il celeberrimo splendido campanile.

Da Forcella Montanaia la Val Montanaia con il celeberrimo Campanile

Seguono altri salti rocciosi alternati a tratti di
sentiero franoso. L’impegno è di I e II grado ed è necessario fare attenzione
ai detriti e alla solidità della roccia. Qualche passaggio è particolarmente
liscio e spesso torna utile la tecnica di opposizione.
La parte terminale che conduce all’aerea Forcella Segnata, 2150 m, è particolarmente franosa. Una
traccia in costa a sinistra consente di vedere dall’alto il Campanile di Val
Montanaia, altrimenti nascosto dalla Cima Rosina. Ritornati in Forcella, il
sentiero scende ripido dal lato opposto alternando infidi tratti ghiaiosi a
brevi salti rocciosi. Il Campanile presto ritorna visibile. Quando la pendenza
si attenua, la traccia piega a sinistra ad una sella dalla quale si apre alla
vista l’alta Val Montanaia con il Bivacco Perugini e la Croda Cimoliana.
La discesa riprende
ripida con salti rocciosi (sempre attenzione ai detriti!), quindi per ghiaie si
esce in costa su pendio erboso fino ad un dosso prativo presso il Bivacco
Perugini. Il sentiero segnavia 353 risale la testata della valle, lasciando a destra il dismesso sentiero
segnavia 360. Quindi si inerpica per ghiaie e alla fine per massi fino alla
Forcella Montanaia, 2333 m. Splendida la vista sulla Val Montanaia. Oltre la forcella un ripido e lungo ghiaione ci attende. Attenzione
ad eventuali persone a valle poichè il terreno è particolarmente franoso.
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Forcella Montanaia |
Dopo un tratto a
zig-zag, la traccia si porta presso le rocce di sinistra, che ad un certo punto
conviene abbandonare per lasciarsi trasportare dalle ghiaie nei tratti in cui
le dimensioni di queste lo consentono. Verso il fondo si traversa a destra per
prendere un sentiero vero e proprio che attraversa un pendio con massi che
scende dal Cadin d’Arade. Si inoltra quindi fra i mughi e scende in Val d’Arade,
bivio a destra per Val Monfalcon di Forni. Per rado bosco e attraversato più
volte il greto del torrente in secca, entra nel bosco, lascia a destra il
sentiero per Forcella Scodavacca e volge a sinistra per entrare in Val di Toro
nel fitto bosco di abeti, faggi, aceri di monte e ontani riconducendo in Prà di
Toro al Rifugio Padova.
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Discesa da forcella Montanaia |
Dislivello: 1100 m. Tempi di percorrenza: ore 6 – 6:30. Difficoltà: EE, I°,II°. Cartografia:
Tabacco foglio 016 scala 1:25000. Attrezzatura:
scarponi con suola ben marcata, meglio se semirigidi, utile il casco
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