domenica 17 agosto 2014

Via delle Bocchette - Dolomiti di Brenta

  Mini trekking di tre giorni, sul più bel percorso delle Dolomiti di Brenta con accesso poco frequentato da Pradel per la Val delle Seghe e discesa per la ancor meno frequentata Val Perse 














      

    
     
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domenica 10 agosto 2014

Forcella dei Negher - Lech dei Negher - Forcella Pianezze (Cime dell'Auta)



















 



Accesso stradale  Da Cencenighe Agordino (BL) per la statale 346 che sale a Falcade e al Passo San Pellegrino, svoltare a destra per Vallada Agordina, salendo alla Forcella Lagazzon, 1356 m. Qui si può pervenire anche da Caviola poco prima di Falcade. Parcheggiare presso il vicino Rifugio Lagazzon.





Itinerario   Dal rifugio si prende la vicina stradina sterrata in direzione Ovest, segnavia 687, che presto sale ripidamente incontrando un bivio con il sentiero 688 e traversando la Val delle Perazze. 
  Si lascia a sinistra il sentiero che conduce al Rifugio Baita dei Cacciatori, segnavia 683 e percorrendo una dorsale si esce su bosco più rado per giungere infine ai pascoli di Baita Col Mont, 1854 m (possibilità di ricovero, manca comunque di materassi e coperte). Il panorama si apre alle nostre spalle sulla catena settentrionale delle Pale di San Martino e sulla parete Nord-Ovest del Civetta. Di fronte la catena delle Cime dell’Auta. 

   Si prosegue sempre su sentiero segnavia 687 in vista della forcella dei Negher, salendo a tornanti su ripido prato, portandosi quindi a ridosso delle rocce e traversando (terreno franoso per le recenti precipitazioni) sino al canale che conduce alla forcella, 2286 m, da dove appare il piccolo e splendido Lech dei Negher. Qui transita un sentiero, EE segnavia 696, che percorre le creste.
  Si scende sull’opposto versante dove il sentiero costeggia il lago (qui una sosta è d’obbligo) e valicata una forcelletta scende nella Val Miniera per la quale,  per prati con vista sulla Marmolada, si giunge nei pressi della Forcella Franzei, 2009 m, che conviene raggiungere e dove si devia a destra per sentiero 684. Alcune tracce scendono per bosco prima della forcella e conducono ugualmente sul sentiero 684. Si prosegue a destra traversando in costa per bosco con tratti in falso piano, per risalire con lieve pendenza verso Forcella Pianezza, bivio con sentiero 681 per Sottoguda. Per pascoli, infine, all’ormai vicina forcella, 2044 m. 

Si scende sull’opposto versante, sempre segnavia 684, lasciando a destra un sentiero dell’Alta Via dei Pastori, e attraversando un tratto di bosco colpito da un incendio, fino a giungere alla Baita Pianezza, 1725 m. Si scende a prendere una forestale che si segue fino ad un bivio con indicazioni Tabià delle Casele e Forcella Lagazzon. Si segue il sentiero, senza segnavia, che aggira in salita un costone per portarsi per bosco e prati al diroccato Tabià delle Casele, 1473 m. In discesa per sentiero nel  bosco si sbuca sulla strada poco a Est di Forcella Lagazzon.

Dislivello complessivo: 1000 m. Tempi di percorrenza: ore 6:30. Difficoltà: EE.  Cartografia: Tabacco foglio 015  Marmolada - Pelmo - Civetta - Moiazza  scala 1:25000


                              
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domenica 27 luglio 2014

Via Ferrata Brigata Tridentina - Dolomiti di Gardena


 
La Torre Exner al centro con il ponte sospeso




Accesso stradale  Il punto di partenza si può raggiungere dal Passo Gardena oppure da Corvara in Badia. 
   Per l’autostrada A22 del Brennero, uscita Chiusa, al Passo Gardena, 2121 m, oppure dall’agordino per Alleghe, Caprile, Arabba, valicando il Passo di Campolongo, a Corvara,1555 m. A quota 1956 m, presso l’8° tornante, 2,5 km dal passo, si trova un ampio parcheggio (ex cava) con cartelli indicatori.
 
Itinerario   Dal parcheggio si seguono le indicazioni verso sinistra, percorrendo prima in leggera salita, poi pressoché in piano, il sentiero che porta all’attacco. Si supera una parete ripida e bagnata con l’aiuto di staffe e quindi un valloncello con funi per raggiungere una terrazza presso cui perviene un sentiero dal Passo Gardena (vero attacco, 2070 m, targa). Segue un tratto ben articolato e divertente a destra della bella cascata del Pisciadù, fino a raggiungere e superare un’altra cascata. 




Risalita della Torre Exner

   Al fine con traversata a sinistra si raggiunge la base della Torre Exner, possibilità di uscita dal percorso calando dal bivio su sentiero che risale ripidamente fino al Rifugio Cavazza. Il terzo tratto della ferrata è il più impegnativo e risale l’esposta e verticale parete della Torre Exner, uscendo con l’aiuto di una scala, su un pulpito da cui si raggiunge in traversata lo spettacolare ponte sospeso che congiunge la torre all’altopiano. Per sentiero al Rifugio Cavazza al Pisciadù, 2587 m.


 

  Possibilità di raggiungere la cima del Pisciadù, 2985 m, dal rifugio ore 2:30 per salita e discesa.
  Per la discesa ci si dirige verso Nord-Ovest incontrando un crocevia segnaletico dove si segue il segnavia 666 per la impervia Val Setùs. La parte alta è attrezzata con funi,  poi il sentiero scende per ghiaie e tratti con neve, portandosi sulla sinistra del canale. Si riporta sulla destra poco prima di un bivio, a sinistra prosegue i segnavia 666 per passo Gardena. Si segue per il parcheggio, 666A, lasciando poco dopo a destra una deviazione che porta sopra lo zoccolo della Ferrata Tridentina.

Dislivello 630 m. Tempi di percorrenza: ore 4:30 complessive (salita del Pisciadù esclusa). Difficoltà: EEA Cartografia: Tabacco foglio 05 Val Gardena  scala 1.25000

                                                         
Info sul web:  vieferrate.it, pareti verticali, club aquile rampanti

                                                    
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