Accesso stradale a Costa di Fusine (BL). Da Longarone salire per la statale 251 della Val di Zoldo. Dopo Forno di Zoldo e il bivio per il Passo Duran si arriva a Fusine dove, poco prima del centro in località Rutorbol, si svolta a destra (Via Iral ) e quindi subito a sinistra per Brusadaz. Dalla piazzetta del paese con la chiesa, a destra al piccolo borgo di Costa dove la strada termina. Possibilità di parcheggio nell'unico spiazzo di fronte ad una valletta con cascatella.
Itinerario Da Costa, 1425 m, proseguendo in direzione Sud-Est sulla stradina fra le ultime case, si imbocca una strada militare (segnavia 492, Col de Salera - Monte Punta ). La mulattiera percorre un pendio di rado bosco , attraversa una valletta (qui passiamo sopra al deposito di una valanga), quindi prosegue in costa, con splendida veduta sulla valle coronata da Civetta, Moiazza e oltre il passo Duran il gruppo San Sebastiano - Tamer. Si incontra un capitello quindi un antico tabià o fienile del XVI secolo, il Mas de Sabe ,1464 m.
A destra il tratto panoramico
sul sentiero 492. Sotto: presso il Mas de Sabe con sullo sfondo il Civetta
A destra:
il percorso
si fa insidioso
L'ambiente e il panorama in questo prima parte è a dir poco strabiliante. Si risale per un breve tratto per poi inoltrarsi nel bosco e tagliarne il pendio che si fa più ripido e a tratti esposto.
Non molto consigliabile con le attuali condizioni di eccezionale innevamento, che rendono insidiosi gli attraversamenti delle ripide vallette. Nonostante sia presente una traccia decidiamo di retrocedere.
Dal parcheggio tornare indietro per circa 200 metri e prendere sulla destra una stradina che sale in direzione Nord, cartello con indicazione Monte Punta, percorso postazioni, e cartello con indicazione Malga Cavedin, segnavia 497. Si segue la strada con diversi tornanti, lo sguardo che spazia dal Pelmo al Civetta e in basso ai borghi imbiancati di Coi, Brusadàz, Costa.
Si giunge in circa un'ora sullo slargo boschivo del Passo Tamài 1715 m, da dove ci appare il Gruppo del Bosconero. Qui si può pervenire sempre per stradina segnavia 497 in ore 1:30 da Zoppè di Cadore, località Pian del Fòr, 1329 m.
Dal passo con direzione Sud-Est nel bosco, in piano o con brevi saliscendi, a La Forzèla, 1723 m (segnavia 499, circa 30 minuti).
Da qui in un altra mezz'ora si supera la dorsale con un tratto piu' ripido fino alla cima del Monte Punta 1952 m o Pònta. Panorama eccezionale su Sfornoi e Bosconero, Mezzodì e Pramper, San Sebastiano e Tamèr, Civetta e Moiazza e a due passi sua maestà il Pelmo.
Itinerario invernale molto consigliabile in quasi tutte le condizioni, al contrario del sentiero 492. La discesa avviene per l'itinerario di salita. Noi tronchiamo la salita al passo, per questioni di orari e ....di birra.
Da qui in un altra mezz'ora si supera la dorsale con un tratto piu' ripido fino alla cima del Monte Punta 1952 m o Pònta. Panorama eccezionale su Sfornoi e Bosconero, Mezzodì e Pramper, San Sebastiano e Tamèr, Civetta e Moiazza e a due passi sua maestà il Pelmo.
Itinerario invernale molto consigliabile in quasi tutte le condizioni, al contrario del sentiero 492. La discesa avviene per l'itinerario di salita. Noi tronchiamo la salita al passo, per questioni di orari e ....di birra.
Dislivello: 600 m Tempi di percorrenza: ore 3:30- 4:00 Difficoltà: EAI
Cartografia: Tabacco foglio 025 - Dolomiti di Zoldo scala 1:25000
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L'escursione estiva (ad anello).
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