Il ghiacciaio di Vallelunga, Forcella della Palla Bianca (Weisskugeljoch), 3368 m. Illuminata dal sole la Palla Bianca. |
Accesso stradale Dall’autostrada A22 del Brennero, uscita Bolzano Sud, si prende subito a
sinistra la comoda statale 38 per Merano – Val Venosta percorrendola fino al
bivio di Spondinga dove continua per il Passo dello Stelvio. La lasciamo sulla
sinistra per seguire a destra la SS 40 per il Passo di Resia. Superato Malles
Venosta, si giunge presso il lago di Resia a Curon Venosta, in vista del celebre
campanile sommerso, dove si svolta a destra all’indicazione Vallelunga
percorrendo l’ampia valle fino al suo termine, 10 km, fino all’abitato di Melago .
Proseguendo
sempre in direzione est giungiamo ai grandi massi marrone scuro levigati dal
ghiaccio per millenni che aggiriamo sulla sinistra salendo sotto delle
affascinanti formazioni moreniche. Di lì a poco si giunge al punto più a est
del percorso ai piedi della Vedretta di Vallelunga dove si apre uno stupendo
panorama verso le seraccate del ghiacciao del Gepatschferner (Austria), la cima
di Vallelunga e gli irti pendii della Palla Bianca e del Barba d'Orso. Qui il
sentiero volta verso nord-ovest e dopo poco raggiungiamo il Rifugio Pio XI Ore 3:00
Dislivello:
675 m. Difficoltà: E
Salita alla Palla Bianca (secondo giorno) Le temperature sono particolarmente elevate. La sveglia è alle 3:30,
colazione alle 4:00. Dal rifugio scendiamo verso est, inizialmente
seguendo il sentiero didattico, poi sempre avanti per la morena a sinistra,
seguendo evidenti tracce e ometti, costeggiando un tratto di grossi massi
instabili (attenzione al ghiaccio sotto i
detriti) fino a poter mettere piede
sulla lingua della Vedretta di Vallelunga, oltre il torrente invalicabile che
sfocia da sotto il ghiacciaio. Per questa, tenendosi sulla sinistra, si sale prima
dolcemente in direzione delle seraccate, quindi si supera un tratto più ripido
aggirando a sinistra nei pressi della morena o anche direttamente sempre sulla
parte sinistra ( oggi sempre ghiaccio
vivo) guadagnando quello che appare come il ripiano più alto del ghiacciaio.
Qui la lingua del ghiacciaio svolta a destra verso la Cima di Vallelunga
(crepacci: raccomandato il procedimento in cordata) fino alla forcella bassa
del Weißkugeljoch (Forcella della Palla Bianca), 3368m. Fin qui il tempo di
salita è di circa 3 ore.
Salita per l'Hintereisjoch : È la via tecnicamente più
semplice ("via normale"), anche se più lunga, e porta dal
Weißkugeljoch, scendendo leggermente all'inizio, poi costeggiando il pendio del
versante est della Palla Bianca. Poco sotto l'Hintereisjoch la via si congiunge
con la salita dalla Val Senales. Dall'Hintereisjoch, 3459, o Bocchetta della Vedretta,
si sale a destra per la ripida paretina
(Matscher Wandl) che in caso di ghiaccio vivo o neve fresca deve essere
affrontata con cautela.
Aggiramento del versante Est |
Dalla cima: veduta retrospettiva della cresta |
Superati i circa 200 metri di dislivello della paretina
si prosegue per la cresta Sud che con moderata pendenza, e in ultimo con
qualche esposizione conduce alla cresta rocciosa (attenzione in caso di vetrato)
che verso nord porta direttamente in vetta. Tempo di salita dal Weißkugeljoch: ore
2:30. (relazione tratta dal sito del Rifugio Pio XI ampliata e modificata, soprattutto per i tempi).
Discesa per l’itinerario di salita. Discesa dal Rifugio Pio XI a Melago per il sentiero n° 2 .
Dislivello: 1200 m. Tempi di percorrenza: 5:30 per la salita, 3:00
per la discesa. Dal Rifugio a Melago 2 ore circa. Difficoltà: PD, I°, II°. Cartografia: Tabacco foglio 043 Alta Val Venosta, scala 1:25000.
In discesa presso l'Hintereisjoch. Sullo sfondo la ripida Matscher Wandl. |
Attrezzatura: abbigliamento da alta quota, attrezzatura
completa di ramponi, piccozza, imbrago, cordini e moschettoni, consigliato il
casco. Salita riservata ad alpinisti allenati con capacità di muoversi su
terreno glaciale e misto.
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