Dal ponte delle Rudole al Bivacco Argentino Vanin da Nord per la Valcava. Comunque neve, in un
gennaio ancora dai colori autunnali.
La conca di Primalunetta con a destra il Monte Cima e alla sua sinistra la F.lla del Dogo
Accesso Stradale: Dalla
Statale 47 della Valsugana in prossimità di Strigno, svoltare sulla SP 78,
indicazione Rif. Crucolo, e risalire la
Val Campelle fino alla località Ponte delle Rudole presso un bivio dove si
lascia la strada per svoltare bruscamente a destra parcheggiando dopo
pochi metri. Quota 1336 m. La forestale è chiusa al traffico tranne per
autorizzati.
Itinerario
Si segue la lunga forestale, segnavia 333, nel bosco fino ad uno slargo ove
compare Malga Cenon di Sopra (possibilità di tagliare un lungo tornante
puntando direttamente alla malga). Si continua sempre per la forestale con
ampie visioni sulla valle e le cime circostanti, lasciando a sinistra il
sentiero L34, sentiero della Memoria, diretto a Cima Primalunetta e presto in
vista della Malga Val di Prà. Si scende leggermente attraversando la testata
della Val di Prà, e riprendendo la salita si sbuca sull'ampia conca di
Primalunetta con la cappella di S. Bortolo 1722 m, Malga Primalunetta e varie
costruzioni, alcune ristrutturate. Alla nostra destra (Sud-Est) la Forcella del
Dogo fra Cima Ravetta a sinistra e M. Cima a destra.
Sempre seguendo il segnavia 333, attraversato il
piccolo villaggio, si taglia il pendio
in direzione Sud puntando a Malga Primaluna di Sopra, 1842 m. A questo punto,
abbandonato il sentiero che scende ad attraversare un torrente, si segue una traccia indicata da una palina
segnaletica in legno (Biv. Argentino), in direzione Est. Il sentiero è indicato
con un tratteggio in nero sulle carte Kompass. Si risale per bosco con qualche
zig-zag mantenendo sempre la medesima direzione fino a giungere, nonostante la
presenza di neve in questo versante non consenta di vedere la traccia, ad un
piccolo poggio da cui si domina la piana sottostante dove si trova, coperto di
neve, il laghetto di Valcava.
Qui la stessa palina in legno con la scritta “Biv.
Argentino” indica a destra. Ci si abbassa un po’ e si segue una crestina
boscosa che va a congiungersi al ripido pendio di destra, sinistra orografica,
della Valcava. Si risale traversando un ripido canale innevato e con un paio di
svolte si va a prendere una traccia, segnata dall’accumulo di neve, che con un
lungo traverso porta in direzione delle pareti rocciose che racchiudono la
valletta. Dopo un centinaio di metri la traccia svolta a destra e risale il
ripido pendio sbucando alla sommità di uno sperone panoramico a Ovest di cima
Ravetta.
Qui è posto un cippo denominato “Cristo del Ciopa”,
dedicato ad un pastore di Spera colpito da un fulmine nel 1957, da dove si
domina la conca di Primalunetta e tutta la Val Campelle. Seguendo una traccia
in piano verso Sud-Ovest ci si riporta sul sentiero segnavia 333, dove una
palina segnaletica indica verso Est il Bivacco Argentino, che si raggiunge in
una decina di minuti. Dotato di sei posti letto, cucina a legna, legna e acqua
nelle vicinanze, praticamente di ogni
confort per un bivacco, sorge in un punto panoramico a precipizio sulla Valsugana
e a 20 minuti da Cima Ravetta.
Ritornati sul sentiero 333 in direzione Ovest si raggiunge la forcella
del Dogo, di fronte il Monte Cima con gli evidenti resti della vecchia cava di
quarzo. Si scende per il sentiero, oggi spesso ghiacciato, fino a raggiungere,
valicato un ruscello, la strada di servizio di Malga Primaluna di Sopra. Da qui
per l’itinerario dell’andata, al ponte delle Rudole.
Nota: il sentiero della Valcava, in questo
inverno senza neve , data l’esposizione si presenta comunque coperto di neve,
in quantità tale da creare qualche difficoltà, tuttavia senza seri pericoli. In
condizioni di normale innevamento invernale il tracciato non è esente da
pericoli data la forte inclinazione dei pendii che potrebbero essere interessati da
scariche. Sicuramente raccomandabile, con la dovuta attenzione, in altre stagioni, per esempio nel periodo di
fioritura dei rododendri.
Dislivello: 850 m. Tempi di percorrenza: 5 ore complessive
Difficoltà:
EAI. Cartografia: Kompass 626 Catena dei Lagorai – Cima d’Asta, scala 1:
25000.
Galleria Immagini
Vedi l'itinerario senza neve (novembre 2013) percorso in senso inverso e splendide foto.
A lato il monte Cima e F.lla del Dogo. |