giovedì 26 dicembre 2019
domenica 8 dicembre 2019
domenica 1 dicembre 2019
domenica 10 novembre 2019
domenica 27 ottobre 2019
sabato 26 ottobre 2019
Cima di Ball, 2802 m - Pale di San Martino
"..entusiasmante ascensione con pochi e sicuri passi esposti di I° grado, un brevissimo tratto di II°, qualche ometto per l'orientamento." L. Visentini, Pale di San Martino, Bolzano, Athesia, 1990.
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sabato 12 ottobre 2019
venerdì 11 ottobre 2019
lunedì 23 settembre 2019
domenica 15 settembre 2019
sabato 24 agosto 2019
domenica 18 agosto 2019
venerdì 9 agosto 2019
Giro del Coro (Rif. Treviso, F.lla dell'Orsa, Cengia del Coro ..) - Pale di San Martino
Percorso alpinistico in ambiente selvaggio e suggestivo, alquanto sconvolto dai recenti eventi meteo nei valloni attraversati. Anello percorso parzialmente fino all'imbocco del canale di salita, quindi ritorno per il medesimo itinerario.
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Cengia del Coro |
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Info sul web: http://www.passeggiando.it/passeggiate/2011/110907GiroCoro.htm
Foto percorso Cai Marostica (1-10-2011)
http://www.caimarostica.it/Ligaores_2011/ILCOROPALESANMARTINO/index.html
domenica 4 agosto 2019
Monte Pavione, 2334 m - Vette Feltrine (Dolomiti Bellunesi)
Lungo e spettacolare anello: passo Croce d'Aune - Rifugio Dal Piaz - Monte Pavione - Passo del Pavione - Malga Monsampian - sentiero di San Antonio - Aune
Il Monte Pavione, 2335 m, da Sud sul sentiero 817 |
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domenica 21 luglio 2019
domenica 7 luglio 2019
Monte Canin, 2587 m - Ferrate Grasselli al Picco Carnizza e Julia - Alpi Giulie
Bivacco Marussich, 2043 m alla Sella Grubia |
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Relazione in rete: Ferrate 360
Bivacco Marussich
domenica 23 giugno 2019
domenica 9 giugno 2019
Delta del Po - Giro dell'Isola della Donzella (cicloturistica) km 65
L’isola della Donzella, è l’isola più grande alla foce del Po’, in provincia di Rovigo.
Delimitata a Nord dal Po di Venezia, a Ovest dal Po’ di Gnocca, a Sud dalla sacca di Scardovari e ad Est dal Po’ di Tolle.
I primi 4 Km sono sull’argine del Po’ di Gnocca, asfaltato e solamente ciclabile . Alla destra le acque calme del fiume, dove è frequente avvistare e udire il canto di uccelli, a sinistra la strada percorribile dalle auto e la campagna coltivata. Dopo 4 Km l’argine diventa sterrato con erba. Per chi volesse continuare a percorrere l’argine è consigliato l’uso della Montain Bike, per gli altri c’è la possibilità di percorrere la parallela strada asfaltata.
Dopo aver percorso circa 15 Km si arriva alla frazione di Santa Giulia, dove si inizia a costeggiare la Sacca di Scardovari e dove inizia la parte dell’itinerario più affascinante.
La sacca di Scardovari è un’insenatura di mare dove vengono allevati i “Peoci”.
Lo sguardo spazia tra l’azzurro del cielo e del mare alla nostra destra, e laguna o terreni coltivati alla nostra sinistra.
Parallelo all’acqua c’è una lingua d’asfalto che noi andremo a percorrere ammagliati da una distesa azzurra.
Fare attenzione perché la strada è transitabile anche alle auto.
Verso la fine della sacca, alla nostra sinistra c’è un campeggio, in corrispondenza del quale a destra c’è un accesso al mare. Sfrutteremo questo accesso per andare a vedere l’unica vera spiaggia che troveremo nel nostro percorso.
Rientrati sulla strada asfaltata con poche decine di metri arriviamo in zona Barricata. Li possiamo visitare una bella scogliera sul mare.
Per completare l’intero perimetro dell’isola si dovrà pedalare per altri circa 20 km lungo l’argine del Po’ di Tolle prima e di Venezia poi. Come l’argine del Po’ di Gnocca in parte è asfaltato e in parte con erba, con parallela una strada asfaltata percorribile anche dalle auto. Consigliabile una bici adatta allo sterrato. Chi percorrerà l’argine vedrà alla propria destra le acque del fiume e alla propria sinistra i paesi e terreni coltivati. Gli altri percorrendo la strada vedranno solo alla propria sinistra, in quanto si viaggia sotto il livello dell’argine.
Tempi di percorrenza: (15 km/h) ore 3:00 - 4:15 soste escluse.
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domenica 2 giugno 2019
Mezzano - Prati di San Giovanni - Cresta di Cordognè, 1314 m
Escursione di riserva, dato l'innevamento cospicuo che accompagna ancora questa primavera(?) inoltrata. Ma ecco cosa ci siamo persi!
Dal parcheggio di Oltra (643 m) a Mezzano, si prende il sentiero 728 che sale fin da subito ripido nel bosco e conduce ai tabià di Tasé. Queste architetture tipiche ci accompagneranno lungo tutto l'itinerario, comparendo di tanto in tanto tra il bosco e i prati.
Info sul web: magicoveneto, caicamposampiero, diarioinviaggio
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Dal parcheggio di Oltra (643 m) a Mezzano, si prende il sentiero 728 che sale fin da subito ripido nel bosco e conduce ai tabià di Tasé. Queste architetture tipiche ci accompagneranno lungo tutto l'itinerario, comparendo di tanto in tanto tra il bosco e i prati.
Proseguendo, il sentiero conduce alle località Taiadoi e Falasorni (proprio sopra la Val Noana); da qui, tra i fiori di montagna, scenderemo ai prati "Liendri" con, in bella vista sopra la collinetta (1190 m circa), la chiesa di San Giovanni, costruita nei primi anni del cinquecento per dare un luogo di culto ai contadini e carbonai che per diversi mesi lavoravano nelle zone circostanti.
Si prosegue per il sentiero 728 fino a trovare la traccia che porta sulla cresta del monte Cordogné (1314 m). Da qui si scende seguendo la strada segnavia 728, che rientra nel bosco e scende ripidamente fino alla Coppera e all'abitato di Oltra.
Dislivello: 700 m – Lunghezza: 11 km – Difficoltà: E – Tempi di percorrenza: 6 ore complessive
Info sul web: magicoveneto, caicamposampiero, diarioinviaggio
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domenica 26 maggio 2019
lunedì 22 aprile 2019
Sentiero Atestino - Colli Euganei
Pasquetta sui Colli Euganei
A Valsanzibio si può parcheggiare presso la parrocchiale o
presso la Villa Barbarigo o il Cimitero, ma quest’ultime località si apprezzano
meglio percorrendo a piedi Via Barbarigo, di fronte alla Villa, e superata la
Pieve di San Lorenzo, Via Sant’Eusebio in direzione del cimitero, giungendo
alla Casa del Parroco.
Ideato da Claudio Coppola e realizzato dai volontari della
Sezione del Cai di Este nel 1987, il Sentiero Atestino percorre per circa 20 km
i Colli Euganei Meridionali.
Due i principali motivi di interesse, che così
descrive l’ideatore: ”l 'attraversamento
degli ambienti naturali tipici della zona, la macchia mediterranea dei versanti
caldi e dei prati aridi delle zona a scaglia, oltre al castagneto ed al
carpineto dei versanti più freschi, e l'incontro con l'opera dell'uomo, che si
esplica in questo territorio sia con la coltivazione dei campi che nelle vestigia
storiche di notevole rilevanza.”
Villa Beatrice D'Este |
Come arrivare. Le località di Arquà Petrarca e Valsanzibio
sono raggiungibili da Padova per Battaglia Terme, Statale 16 Adriatica o via
Autostrada Padova-Bologna uscita Terme Euganee o Monselice . Da Vicenza per l’A
31 Valdastico uscita Longare, quindi per SP 16.
Itinerario. Ufficialmente l’inizio del sentiero, segnavia
numero 3, è ad Arquà Petrarca in Via Fontanelle dove si svolta in via Monte
Piccolo, presso un capitello votivo. Possibilità di parcheggio presso il Bar
Ventolone o nei parcheggi ai piedi del centro storico (a pagamento).
Il nostro percorso, ridotto, parte da
Valsanzibio ed arriva ad Arquà Petrarca.
Da qui si segue la ripida sterrata, segnavia n° 3, del Calto
Callegaro dove sono poste le stazioni di una Via Crucis. In alternativa c’è il
sentiero sulla destra che sale al Monte Orbieso con i ruderi di un Monastero.
Usciti dalla sterrata, si prosegue a destra per asfalto,
quindi percorrendo una carrareccia che, fiancheggiata da filari di mandorli,
sale la dorsale del Monte Fasolo. Nei pressi della cima si trova l’antica
chiesa di San Gaetano. Scollinato per leggera discesa ad un bivio si continua
per la sterrata, in alternativa a destra si sale a fianco di un vigneto e per
bosco di castagni al Monte Rusta. Si arriva così ad una sella dove si prende la
deviazione per la Villa Beatrice D’Este, un ex convento benedettino presso la
cima del Monte Gemola in posizione panoramica.
Dalla villa si torna poi sulla strada asfaltata, sempre
segnavia n° 3, che scende a destra fino ad una fontana , il Pissarotto del
Tormene. Si lascia la strada che conduce alla Valle di San Giorgio per sentiero
a sinistra che porta alla contrada Muro.
Si scende ad un antico lavatoio,
Pissarotto Val de Sora, che merita una
sosta, e si continua prendendo la ripida e cementata Via Correre. Da qui si
risale una dorsale fra due steccati in legno in un ambiente arido e aperto con
rocce di scaglia rossa e prati chiamati “vegri” con bassa vegetazione
mediterranea fino al pianoro del Mottolone. Panorama sul Monte Rusta, Gemola ,
quindi più a sinistra il Monte Cero e il Monte Castello.
Dall’ampio piazzale,
si svolta prima a destra e poi a sinistra, per strada asfaltata fra vigneti e mandorli,
Via Scalette, e dopo circa 300 metri a destra per via Marlunghe.
Dopo poco, un
sentiero sterrato a sinistra, con dolce zigzagare tra aceri e ginestre, conduce alla strada che si infila tra le case
di Arquà Petrarca, via Valleselle, e giunge proprio ai piedi della Casa del Poeta
uscendo nella piazzetta a fianco dell’oratorio della SS Trinità
.
Dislivello
complessivo: 650 m. Lunghezza: 14 km. Tempi
di percorrenza: 4 ore. Difficoltà: E
Il percorso continua da Arquà seguendo le pendici del Monte
Piccolo e Ventolone, fino a Valsanzibio, chiudendo l’anello.
Si può accorciare
questo tratto, una volta giunti sul versante Est in vista del paese, tenendo in
corrispondenza di due bivi la traccia più bassa, a destra, senza segnavia.
Maggiori informazioni sui siti: parcocollieuganei.it,
collieuganei.it,
magicoveneto.it.
Altri siti di interesse: abano.it,
caieste.org,
parks.it,
euganeamente.it
domenica 7 aprile 2019
Rifugio Refavaie - Malga Laghetti, 1582 m (Lagorai)
Cima d'Asta versante Nord dai pressi di Malga Laghetti |
Il percorso su cartografia OpenStreetMap |
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domenica 31 marzo 2019
domenica 24 marzo 2019
domenica 17 marzo 2019
domenica 10 marzo 2019
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