Domenica 23 febbraio – Val Venegia – Pale di San Martino
(ciaspole)
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00 (7:30 ai
Trenti). Itinerario: Nove, SS Valsugana,
Fiera di Primiero, San Martino di Castrozza, Passo Rolle (km 100, ore 2:00 ; costi auto indicativi
200x0,20= 40 €)
Escursione invernale nella splendida Val Venegia al cospetto
del Cimon della Pala e della catena settentrionale delle Pale di San Martino.
Da Passo Rolle, 1980 m, si
scende in direzione Nord costeggiando il versante Ovest del Castellaz.
Raggiunta la Malga Iuribello, 1868 m, si prosegue inizialmente per un tratto di
strada in direzione Est e quindi per bosco si scende alla testata della Val
Venegia percorsa dal torrente Travignolo. Raggiunta la strada che proviene da
Pian dei Casoni nei pressi del’Agritur Malga Venegia (aperta), si percorre in
salita la valle transitando per malga Venegiota (chiusa in inverno), sino allo
slargo del Campigolo della Vezzana. Sempre per strada si risale in direzione
Ovest, il pendio sino alla Baita Segantini, 2170 m e il passo Costazza, 2174 m,
punto più alto del tragitto. In discesa con direzione Passo Rolle, superata la
Baita Cervino, si raggiunge il punto di partenza.
Dislivello 650 m, ore 5:00, difficoltà EAI.
Ciaspole. Ramponcini consigliati
Febbraio
- data e uscita da proporre
Sabato 7 marzo -
Ciaspolada al chiaro di luna
Puffele – Forcella Silvagno – Montagna Nuova ( Altopiano dei Sette
Comuni)
Ritrovo in Piazza Prandina alle ore
16:45 e partenza alle ore 17:00 . Itinerario: San Pietro in Gù - Nove –
Marostica – Conco – Località Puffele
(parcheggio presso l’omonimo ristorante) . Ore 18:30-18:45 inizio escursione.
Ore 21:30 – 21:45 cena presso il Ristorante Puffele (menù completo
con primo piatto, secondi, dolce, acqua, vino, caffè).
Facile itinerario ad anello con
partenza dal Ristorante Puffele, 1058 m. Si segue la strada che inizia ad est
del ristorante, segnavia 871, e si inoltra nel bosco in falsopiano in direzione
Nord-Ovest. Il percorso aggira il rilievo di Montagna Nuova proseguendo in
direzione Est, e attraversata la Val Forcella con maggior pendenza giunge a
forcella Silvagno, 1184 m. Una breve discesa verso sud conduce ai pascoli di
Casera Silvagno, che lasciamo a sinistra per proseguire sulla strada, aggirando
verso Ovest a raggiungere la Casera di Montagna Nuova Davanti. Da qui in breve
alla panoramica sommità, 1319 m. Raggiunta la strada in discesa si percorre in
direzione ovest la Val Lunga che per bosco e quindi strada forestale conduce
alla provinciale nei pressi del punto di partenza.
Dislivello complessivo: 300 m circa .
Sviluppo circa 8 km. Tempi di percorrenza: ore 3 complessive. Difficoltà:
E/EAI. Il percorso richiede in caso di neve (auspicata) l’uso delle ciaspole
(racchette da neve). L’uscita si effettuerà anche in assenza di neve. Si
consiglia una abbigliamento adeguato alla stagione comprendente una giacca
antivento. Utile una pila frontale.
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano
0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040.
Adesioni entro Martedì 3 marzo.
Marzo
- Domenica 22 Cima Iuribrutto - Gruppo Cima Bocche (ciaspole)
Aprile
- Domenica 5 Sasso Rosso - Valsugana
- Lunedì 13 Pasquetta - Colline vicentine
- Sabato 25 Sentiero Galli - Monte Corno Battisti
Maggio
- Domenica 10 Sentiero del Ventrar - Monte Baldo
- Domenica 17 Biciclettata
- Domenica 31 uscita da proporre
Domenica
14 giugno 2020 Biciclettata
Montegalda-Padova e dintorni
Quest’anno, a
causa di ovvie problematiche legali-sanitarie, proponiamo una gita fuori-porta,
con mezzi propri, a Padova e d’intorni.
Ritrovo in piazza
a San Pietro in Gù alle ore 8:00.
Partenza in auto, per Montegalda, passando, per Gazzo, Camisano e Grisignano
e ritrovo, a Montegalda, in piazza G. Marconi davanti alla Unicredit Banca per le
ore 8:30 (chi lo trovasse più comodo, può andare direttamente a Montegalda).
Partenza in bici da Montegalda alle ore 09.00.
Il percorso si snoda lungo l’argine del Bacchiglione, passando per il
castello di Cervarese S.Croce, Creola di Saccolongo, Selvazzano, Tencarola, Chiesanuova,
Bassanello-Guizza. Imboccando da prima via Isonzo e poi via Goito, si arriva in
centro a Padova: prima Prato della Valle e poi il piazzale davanti alla
Basilica del Santo. Il percorso è quasi esclusivamente ciclabile, pianeggiante,
in mezzo al verde. Il fondo stradale è per la maggior parte asfaltato; solo qualche
breve tratto è su fondo naturale ben tenuto.
Breve sosta per consentire una visita
di devozione alla Basilica del Santo, quindi partenza per il ritorno,
transitando per il Caffè Pedrocchi, corso Umberto I°, con destinazione
Chiesanuova.
Sosta per il pranzo al sacco in
uno spazio verde nei pressi del Supermercato Alì.
Riposati e ristorati si riprende il
viaggio fino al ponte di Chiesanuova, quindi si gira a Dx e si imbocca l’argine
delle Brentelle su percorso misto ciclabile e carrozzabile di scarso traffico,
passando per Montà e Ponterotto e arrivando a Limena.
Qui si prende la pista ciclabile del Brenta che passando per Vaccarino e
Tremignon ci porta a intersecare la
Treviso-Ostiglia, a sud di Piazzola sul Brenta.
Percorrendo la Treviso-Ostiglia in
direzione sud-ovest, passando, per Boschiera e Campodoro si arriva a Poiana de
Granfion. Qui termina il percorso ciclabile vero e proprio. Seguendo quindi una
ciclabile parallela alla strada asfaltata, passando per Grisignano si arriva a
Montegalda punto di partenza, dove ritroveremo le nostre auto.
L’intero percorso è lungo poco meno di 70 Km, è interamente
pianeggiante, su fondo per la maggior parte asfaltato e il restante su fondo
naturale ben curato. Per il 80% circa è ciclabile in sede esclusiva, il
restante 20% su sede parallela a strada a traffico moderato.
La
partecipazione è aperta a chiunque, basta voglia di pedalare e di stare in
compagnia. Portare gioia e un sorriso e per chi non li avesse glieli faremo venire strada facendo.
Non farsi impressionare dalla
lunghezza del percorso. Tale lunghezza è stata percorsa dalla quasi totalità
dei partecipanti negli anni precedenti. Al seguito ci sarà un’auto scopa che
soccorrerà e porterà al punto di partenza chi fosse stanco o chi avesse dei
guasti irreparabili alle biciclette.
Si può usare qualsiasi tipo di bici,
purché in buono stato di efficienza e di manutenzione. Sono consigliate
city-bike, montain-bike o gravel. Il ritorno è previsto per il pomeriggio
inoltrato.
Si
ringrazia fin d’ora chi volesse aderire a questa iniziativa, sperando sia di buon
gradimento e di buona riuscita.
Ci
scusiamo fin d’ora per eventuali disguidi o imprevisti, ma la nostra cura
nell’organizzare il tutto sarà massima.
La
pedalata ci sarà solo se conforme ai regolamenti legali-sanitari del momento,
in caso contrario sarà rinviata a data da destinarsi.
Saluti
e buona pedalata.
Per motivi di organizzazione è gradita
conferma della partecipazione.
Girolamo 377 5364040, Silvano
3381343100.
Partenza da Piazza Prandina alle ore 8:15 (9:00 ai
Trenti). Itinerario: Nove, SS Valsugana, Cismon del Grappa, Birreria
Cornale (km 50, ore 0:50 )
Il sentiero della Scaletta ripercorre una
delle vie più antiche che dal Canale di Brenta portava ad Enego, il paese più
orientale dei Sette Comuni. La strada in questione veniva utilizzata soprattutto
dalla gente del luogo per salire e scendere dalla Valbrenta e per portare le
capre al pascolo. Veniva inoltre percorsa anche da molti eserciti (per ultimo
quello Napoleonico) con lo scopo di attaccare alle spalle il castello della
Bastia che con il Covolo di Butistone dall'altra parte della valle, tenevano il
confine di stato.
La mulattiera della
Piovega di Sotto è di grande valenza storica e naturalistica, poiché risulta
essere una delle mulattiere selciate più lunghe d'Italia: un tempo contava ben
5.680 scalini. Purtroppo ora, nella parte superiore, è stata quasi del
tutto cementata. Di notevole interesse è sia l'architettura della mulattiera,
sia i numerosi capitelli votivi che si incontrano lungo il percorso. Anche i
resti del fortilizio romano della Bastìa, nonché l'abitato di Enego con
la Torre Scaligera e l'imponente Duomo, sono mete culturalmente ambite dagli
escursionisti.
Partenza a piedi dal Cornale lungo la pista ciclabile; dopo
10' inizia sulla sx il sentiero della Scaletta, che risale il fianco
della Valsugana su tracciato con brevi tratti attrezzati da catene fino a
uscire sui prativi di Enego (un'ora e mezza circa). Da qui per comoda
strada sterrata andremo a visitare i ruderi del fortilizio della Bastia di epoca
Romana. (30 minuti andata e ritorno). L'itinerario continua in salita lungo
l'antica mulattiera superando le contrade di Fosse di Sotto 532 m, Fosse
di Mezzo 612 m, Fosse di Sopra 680 m, per arrivare in centro a Enego 751
m, (0re 1,00 circa) . Da qui si godrà il meraviglioso panorama circostante, dal
Grappa alle vette feltrine e al Monte Lisser.
Discesa lungo il sentiero CAI n. 800, fino alla
località Valdifabbro. Svoltando a sx in facile salita si inizia il sentiero
della Piovega, che dopo 200 m scende prima per bosco, poi per prati e infine
con tornantini. Durante quest'ultimo tratto si incontrano diversi Capitelli
votivi segno della grande fede che c'era a quel tempo. Si arriva poi alla
Birreria Cornale (2 ore da Enego).
Dislivello: 550 m. Tempi di percorrenza: ore 4:30 - 5:00
complessive. Percorso: sentiero
attrezzato con catena non esposto (non serve Kit da ferrata), strada sterrata,
mulattiera (EE, E) Possibilità di salire per il sentiero della Piovega
di Sotto, per evitare i pur facili tratti attrezzati ( Itin. B)
Giugno
- Domenica 14 Bivacco Grisetti - Labirinto della Moiazza
- Sabato 27 - Domenica 29 Weekend in bivacco. Malga Cima - Monte Cima, Cresta Ravetta, Caldenave (Lagorai)
Luglio
- Sabato 11 - Domenica 12 Grossglockner, 3798 m, via normale oppure Collalto, 3436 m Vedrette di Ries + itinerario B
Sabato 25 luglio Pian dei Buoi, Rifugio Ciareido – Marmarole
Partenza da Piazza Prandina alle ore
6:00 (ore 6:30 park Romano Medica). Itinerario: San Pietro in Gù – Nove
– Romano d’Ezzellino – Sinistra Piave - Ponte nelle Alpi – Longarone – Lozzo di
Cadore – Pian Dei Buoi (144 km, ore 2:20, auto).
Le Marmarole: le
montagne del Cadore, aspre e selvagge, le montagne che ispirarono il pittore Tiziano;
una delle zona meno antropizzate delle Dolomiti, permettono all’escursionista
di immergersi in ambienti naturali di rara bellezza e integrità.
Itinerario A: Da Pian dei
Buoi al Rifugio Ciareido, 1969 m, per
segnavia 28 e quindi per sentiero 28/272 AV5 verso nord ad un bivio in direzione di forcella S. Lorenzo, 2223 m. Si
percorre il sentiero attrezzato A. Da Prà, moderatamente difficile (https://www.vieferrate.it/pag-relazioni/relazioni-regione-veneto/57-marmarole/85-da-pra.html), concluso il quale, tagliando per prati
ci si collega al sentiero 272 verso il Rifugio Baion dove si riuniscono le due
comitive.
Itinerario B: Da Pian dei
Buoi al Rifugio Ciareido e traversata al Rifugio Baion, dove si incontrano le
due comitive. Discesa per entrambe le comitive per carrozzabile che riconduce
con un tratto di risalita al punto di
partenza.
Dislivello: 450 m, e 350
m. Difficoltà: EEA , E per itin. B. Tempi di percorrenza soste escluse: 5 e 4 ore.
Attrezzatura: set, imbrago e casco per itinerario A.
Girolamo
377 5364040
Agosto
- data e uscita da proporre
- 23-08 / 30-08 (o 31) Monte Olimpo - Meteora..varie - Grecia
Settembre
Domenica 27 settembre Monte Rite e Sassolungo di Cibiana – Dolomiti di Zoldo
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:30 (ore 7:00 park Romano Medica). Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – Romano d’Ezzellino – Sinistra Piave - Ponte nelle Alpi – Longarone – Forno di Zoldo - Passo di Cibiana (138 km, ore 2:15, auto).
Itinerario A: Facile e panoramico itinerario, anche per principianti.
Dal passo si deve scendere a piedi di circa 50-60 metri di dislivello per la strada asfaltata in direzione Forno di Zoldo fino a incrociare il sentiero che sale nel bosco con indicazioni Monte Rite. Si segue il sentiero CAI 494 che prosegue poi dentro al bosco con una pendenza mai elevata fino ad immettersi nel sentiero CAI 478 che sale sempre al Monte Rite. Man mano che si sale si apre il panorama sulle Dolomiti. Si prosegue fino a raggiungere Forcella Deona ad una quota di 2053 m. Dall’ultima forcella il sentiero diventa una strada sterrate che in 15-30 minuti arriva al rifugio Dolomites ad una quota di 2160 m.
Subito dietro è situato il museo delle nuvole di Messner e anche la cima del Monte Rite, 2183 m. Per il ritorno si torna alla forcella Deona e si prende il sentiero CAI 479 che in un’ora e mezza, due si ritorna al passo Cibiana. Quest' escursione offre davvero un panorama a 360 gradi sui principali gruppi Dolomitici Bellunesi.
(possibilità di discesa ed eventualmente anche salita, in navetta)
Dislivello: 650 m. Difficoltà: E. Tempi di percorrenza: ore 3,5 complessive soste escluse.
Itinerario B: Interessante itinerario con divertenti passaggi rocciosi, mai difficili.
Dal parcheggio del passo Cibiana si segue il segnavia per la Forcella Bella ed il Bivacco Campestrin. Dopo una strada bianca si sale per il bosco, mai ripido. Giungendo ad un bivio andiamo a sx verso la Forc.Bella e il biv.Campestrin.
Si traversa così il ghiaione del versante settentrionale degli Sfornioi, giungendo ad una prima forcella larga ma che non permette la discesa. Poco dopo arriviamo alla vera forcella punto di scollinamento. Allora scendiamo per neanche 100 m sul versante sud del monte, fino ad un pulpito erboso con ometto. Qui abbandoniamo il sentiero e seguiamo a sx una traccia molto evidente (paragonabile al sentiero) che taglia in orizzontale la base di pareti gialle. Il sentiero sale poi ad una forcella, prima nascosta, dove un bollo rosso e giallo indica l’attacco.
Saliamo una paretina (I) fino ad una cengia, dove si va a sx fino a girare lo spigolo. Si sale ora per gradoni e brevi salti (spesso I, qualche passo di II scarso) fino ad un camino ostruito da un masso. Questo è il passaggio più caratteristico: si salgono 3 m all'interno del camino, uscendo dal foro che forma il masso (II). Si continua poi facilmente (I) per terreno di ghiaie e roccette fino alla larga cresta sud, dalla quale si sale in breve alla croce di vetta (libro delle firme).
Discesa per cresta Sud.
Dislivello: 900 m. Difficoltà: EE, PD-, I,II un pass.. Tempi di percorrenza: 5 ore. Attrezzatura: casco .
Itinerario visionato e già percorso dai conduttori.
Considerati i diversi tempi di percorrenza e l’eventuale visita del museo Messer della comitiva A, si prevede il ritorno al passo all’incirca allo stesso orario per le due comitive.
Info e adesioni: mail montagnaatuttabirra@gmai.com, Raffaele 347 3245119, Girolamo 377 5364040- Domenica 27 Sassolungo di Cibiana (A), Monte Rite (B)
Ottobre
- data da destinare Massiccio del Grappa
Colli Alti da Rivalta
- data da destinare uscita da proporre
Itinerari senza data:
- Monte Pelmo via normale
- Cima Lasteati da malga Sorgazza - Lagorai
- Monte Agner
....in aggiornamento
Sabato 16 febbraio - Ciaspolada al chiaro di luna
Bocchetta Granezza - M. Corno – Rifugio Monte Corno ( Altopiano dei Sette Comuni)
Ritrovo in Piazza Prandina alle ore 16:45 e partenza alle ore 17:00 . Itinerario: San Pietro in Gù - Nove – Marostica – Lusiana – Bocchetta Granezza – Rifugio Monte Corno (parcheggio) . Ore 18:30-19:00 inizio escursione. Ore 21:30 – 22:00 cena presso il Rifugio Monte Corno (menù con antipasto, primo, dolce, acqua, vino, caffè: 18 €)
Facile itinerario ad anello con partenza dal Rifugio Monte Corno. Sulla strada asfaltata che porta al Rifugio Granezza nei pressi del cimitero inglese si segue il percorso del sentiero storco-naturalistico. Per bosco di faggio e abete accostando il complesso sistema di trincee si attraversa un più fitto bosco di abete rosso e bianco e si percorre quindi una via frequentata da pastori che porta ad un pianoro e quindi alla sommità del Monte Corno, 1383 m. Transitando presso una cava abbandonata si prosegue in discesa verso est fino alla valle di Granezza di Gallio giungendo a Malga Corno e al Monumento ai caduti. Da questo punto si ha uno splendido scorcio panoramico sulla pianura veneta. Percorrendo alcune carrarecce e transitando per la Malga Campo Est e l’Ex Malga Campo Ovest, si ritorna al Rifugio Monte Corno.
Dislivello complessivo: 200 m circa . Sviluppo circa 5-6 km. Tempi di percorrenza: ore 2:30-3:00 complessive. Difficoltà: E/EAI. Il percorso richiede in caso di neve (auspicata) l’uso delle ciaspole (racchette da neve). L’uscita si effettuerà anche in assenza di neve. Si consiglia una abbigliamento adeguato alla stagione comprendente una giacca antivento. Utile una pila frontale.
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040. Adesioni entro Mercoledì 13 febbraio.
Domenica 3 marzo Monte Rione, 1691 m - Novegno da Vallortigara
Apertura di stagione sulle montagne che vediamo dal balcone di casa.
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7.30. Itinerario: San Pietro in Gù – Vicenza Nord – Schio – Santa Caterina – Strada per Colle Xomo – Monumento di Vallortigara. (50 km, 1 ora; costi auto 100 x 0,20 = 20 + 3 = 23 €)
L’itinerario risale il versante sud-ovest del massiccio per segnavia n° 411, rimanendo al cospetto dell’imponente sagoma dolomitica del Caliano. Transita per malga Ronchetta e su comoda mulattiera, che corre alle pendici meridionali del Cogolo e perviene alla cima del monte Rione con l’imponente sistema di fortificazioni.
Si immette nella conca sommitale della Busa e discende il crinale erboso che conduce alla Pozza Lunga, dalla quale in breve si può raggiungere la cima del Novegno. Riguadagna il versante di malga Ronchetta attraverso il sentiero in quota detto degli “Slavinoni”. Raggiunta la malga, la discesa al monumento avviene per una bella e panoramica variante.
Dislivello: 850 m . Tempi di percorrenza: ore 6 complessive per l’intero percorso.
Difficoltà: E, consigliati ramponcini
Domenica 17 marzo Colline di San Benedetto - Marostica
Partenza da Piazza Prandina alle ore 8:00.
Ritrovo a Marostica alle 8:30 presso il parcheggio di Campo Marzio. Dopo una
breve visita ad una delle buone pasticcerie nelle vicinanze, partenza per l’escursione
(8:45-9:00).
Questo itinerario ci porta a
scoprire uno dei siti naturalistici più suggestivi del nostro territorio: i
Gorghi Scuri, cascate-rapide presenti lungo gli alvei del Torrente La Valletta.
Durante il cammino ci immergiamo in tratti di bosco rigoglioso, alternati a
lunghi filari di viti e olivi messi a dimora su terrazzamenti che seguono le
linee sinuose della collina.
Percorso principale: Campo Marzio •
via Due Rogge • Piazza Ortigara • Ponte Quarello • via S. Pertini • Sentiero San
Benedetto • incrocio con casa colonica • bivio Palazzo Sedea • Casa Berna •
Contrà Pianezzola • via Marchetti • via Zeggio (Pradipaldo) • Gorghi Scuri •
Capo di Sopra • Placca • Costame • via Salarola (Ponte Barbola) • argini
Torrente La Valletta • Ponte Quarello • Piazza Ortigara • Campo Marzio.
Lunghezza 10 km circa. Tipo di
percorso strada asfaltata • strada sterrata • sentiero
Tempo di percorrenza ore 4-4,30.
Domenica 7 aprile Laghetti delle Aie - M. Formentone (Lagorai)
L’tinerario
previsto in calendario viene così modificato per il perdurare dell’innevamento
del versante Nord.
Domenica 7 aprile 2019 Lagorai: Refavaie-M.ga Laghetti-Lago Nero-Malga
Cupolà di Sotto
Ritrovo in Piazza
Prandina e partenza alle ore 7.30. Itinerario: San Pietro in Gù – Nove- ai
Trenti (ore 8:00 ) – SS. 47 Valsugana – Imer- Canal San Bovo – rif.
Refavaie (90 km, ore 1:30; costi
auto 180 x 0,20 = 36 €)
Dal Rif.
Refavaie, 1116 m, per segnavia 320 verso
nord-ovest, a Malga Laghetti, 1582 m. Sempre per forestale in direzione del
passo Sadole fino ad una deviazione che porta nella splendida conca del lago
Nero, 1670 m. Scendendo verso sud nel Vallone dei Laghetti si giunge per
forestale al bel Bivacco Malga Cupolà di Sotto (sosta pranzo).
Chi volesse
prolungare il tragitto può salire fino a Malga Cupolà di Sopra e a Forcella
Cupolà con ritorno per il medesimo itinerario.
Dopo la sosta,
per la forestale Cupolà di Sotto fino al greto del torrente Vanoi e, attraversato il ponte, per la forestale
Refavaie-Cinque Croci al punto di partenza.
Dislivello: 600
m – Lunghezza: 12,8 km – Difficoltà: E –
Tempi di percorrenza: 5 ore complessive
Lunedì
22 aprile Pasquetta sui
Colli Euganei – Sentiero Atestino
Ritrovo in Piazza Prandina e partenza alle
ore 8:30 per
Grisignano, Montegalda, Montemerlo, Treponti, Torreglia, Valsanzibio
Parcheggio presso Villa Barbarigo a
Valsanzibio.
A
nord della villa, saliamo per una stradina asfaltata con indicazione Cimitero,
oltrepassato il quale incontriamo la tabella del sentiero n° 3. Lasciamo il
sentiero alla nostra destra e continuiamo a salire per una carrozzabile. Su
questa troviamo le indicazioni "sentiero di San Antonio" e a intervalli
regolari le stazioni di una "via crucis”, al termine della quale giungiamo
ad un bivio dove gireremo a destra per salire al monte Fasolo. Il nostro
sguardo spazierà verso la pianura padana e per strada bianca in leggera salita ne
raggiungeremo la cima, nei pressi su un poggio troviamo la chiesetta di S. Gaetano.
Oltrepassatala, una leggera salita ci
porta al monte Gemola e a Villa Beatrice D'Este, ex convento Benedettino. Da
qui è possibile godere di uno spettacolare panorama sui colli circostanti e
sulla pianura, fino ai colli Berici e alle più lontane Alpi.
Dopo
la sosta pranzo (al sacco) si proseguirà in discesa per un a strada asfalta,
seguendo sempre le indicazioni del sentiero n°3, fin sopra l'abitato di Valle
San Giorgio. Abbandoniamo quindi la strada per seguire un sentiero ancora
in discesa fino ad arrivare ad alcune case, di fronte alle quali sale una
ripida strada cementata, sempre segnavia n° 3. Da qui si risale per la dorsale
delle Marlunghe in ambiente arido e aperto giungendo al pianoro del Mottolone,
da dove si gode un panorama sulla pianura, i colli Berici e la sottostante
valle di S.Giorgio. Dopo un breve tratto sterrato si arriva in una stradina
asfaltata, si gira a destra e dopo qualche centinaio di metri, in discesa, si giunge
sopra l'abitato di Arquà Petrarca. Il paese si raggiunge abbandonando la strada
asfaltata e seguendo il sentiero n° 3 sulla nostra sinistra.
Sin
qui abbiamo percorso circa 15 km, con 700 metri di dislivello e si conclude il
percorso breve. Possibile la visita della casa del Petrarca e del bellissimo
borgo medioevale. Il ritorno al il punto
di partenza avverrà con le auto predisposte ad Arquà in mattinata.
Chi
volesse completare l'intero sentiero Atestino deve percorrere altri 7 Km con 300
metri di dislivello, passando per il Monte Piccolo e il Monte Orbieso, e
raggiungere il punto di partenza.
Dislivello complessivo: 700 (1000) m. Lunghezza:
15 (21,5) Km. Difficoltà: E – Tempi di percorrenza: 5 (6) ore.
Domenica 19 maggio Delta del Po Giro dell’isola della Donzella ( cicloloturistica)
rinviata a Domenica 9 giugno 2019
Percorsi di 45,2 km e 65,7 km (eventualmente disponibile
un terzo percorso di 26,6 km)
Trasferimento in pullman granturismo con
carrello portabici.
Ritrovo in Piazza Prandina alle 6:30 con le
biciclette (si raccomanda la puntualità) Carico dei mezzi nel carrello e
partenza alle 7:00 per Porto Tolle, località CàTiepolo.
L’isola della Donzella, è l’isola più grande alla foce
del Po’, in provincia di Rovigo.
Delimitata a Nord dal Po di Venezia, a Ovest dal Po’ di
Gnocca, a Sud dalla sacca di Scardovari e ad Est dal Po’ di Tolle.
I primi 4 Km sono sull’argine del Po’ di Gnocca,
asfaltato e solamente ciclabile . Alla destra
le acque calme del fiume, dove è frequente avvistare e udire il canto di
uccelli, a sinistra la strada
percorribile dalle auto e la campagna coltivata. Dopo 4 Km l’argine diventa sterrato con erba. Per chi volesse continuare a
percorrere l’argine è consigliato l’uso della Montain Bike, per gli altri c’è
la possibilità di percorrere la parallela strada asfaltata.
Dopo aver percorso circa 15 Km si arriva alla frazione di
Santa Giulia, dove si inizia a costeggiare la Sacca di Scardovari e dove inizia
la parte dell’itinerario più affascinante.
La sacca di Scardovari è un’insenatura di mare dove
vengono allevati i “Peoci”.
Lo sguardo spazia tra l’azzurro del cielo e del mare alla
nostra destra, e laguna o terreni coltivati alla nostra sinistra.
Parallelo all’acqua c’è una lingua d’asfalto che noi
andremo a percorrere ammagliati da una distesa azzurra.
Fare attenzione perché la strada è transitabile anche
alle auto. Dalle indicazioni ricevute dovrebbero essere poche e rispettose dei
molti ciclisti solitamente presenti in zona.
A circa metà della sacca troviamo un bar e un km dopo una zona attrezzata dove è
prevista la pausa pranzo (al sacco).
Verso la fine della sacca, alla nostra sinistra c’è un
campeggio, in corrispondenza del quale a destra c’è un accesso al mare.
Sfrutteremo questo accesso per andare a vedere l’unica vera spiaggia che troveremo
nel nostro percorso.
Rientrati sulla strada asfaltata con poche decine di
metri arriviamo in zona Barricata. Li possiamo visitare una bella scogliera sul
mare.
In corrispondenza dell’entrata del campeggio troveremo il
pullman (fine del percorsi più brevi).
Chi vorrà completare l’intero perimetro dell’isola dovrà pedalare
per altri circa 20 km lungo l’argine del Po’ di Tolle prima e di Venezia poi.
Come l’argine del Po’ di Gnocca in parte è asfaltato e in parte con erba, con
parallela una strada asfaltata percorribile anche dalle auto. Consigliabile una
bici adatta allo sterrato. Chi percorrerà l’argine vedrà alla propria destra le
acque del fiume e alla propria sinistra i paesi e terreni coltivati. Gli altri
percorrendo la strada vedrà solo alla
propria sinistra, in quanto si viaggia sotto il livello dell’argine.
Tempi di
percorrenza: (15 km/h) ore 3:00 - 4:15 soste escluse.
E’ sufficiente una normale bicicletta in
buono stato di manutenzione tipo city bike. Consigliabile la mountain bike per
l’argine sterrato. Portare kit di riparazione o camera d’aria di ricambio. Casco
consigliato, soprattutto per i minori. Pranzo al sacco. Adesioni
fino all’esaurimento dei 50 posti disponibili e comunque entro giovedì 6 giugno 2019 con versamento di un acconto di 10 Euro (la
quota individuale complessiva è di 20 €).
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831,
Gianni 3388433950, Girolamo 0499425908 – 3775364040, Silvano
0495991351 – 3381343100
Domenica 2 giugno M. Tognazza e Tognola da Lago di Calaita
L'escursione viene rinviata a data da destinarsi causa il perdurare dell'innevamento oltre i 1800 m. In sostituzione viene proposta la seguente:
Mezzano - Prati di San Giovanni - Cresta di Cordognè, 1314 m
Ritrovo in Piazza Prandina e partenza alle ore 7.00. Itinerario: San Pietro in Gù – Nove- ai Trenti (ore 7:30 ) – SS. 47 Valsugana – Arsiè – Mezzano (80 km, ore 1:20; costi auto 160 x 0,20 = 32 €)
Dal parcheggio di Oltra (643 m) a Mezzano, si prende il sentiero 728 che sale fin da subito ripido nel bosco e conduce ai tabià di Tasé. Queste architetture tipiche ci accompagneranno lungo tutto l'itinerario, comparendo di tanto in tanto tra il bosco e i prati. Proseguendo, il sentiero conduce alle località Taiadoi e Falasorni (proprio sopra la Val Noana); da qui, tra i fiori di montagna, scenderemo ai prati "Liendri" con, in bella vista sopra la collinetta (1190 m circa), la chiesa di San Giovanni, costruita nei primi anni del cinquecento per dare un luogo di culto ai contadini e carbonai che per diversi mesi lavoravano nelle zone circostanti. Si prosegue per il sentiero 728 fino a trovare la traccia che porta sulla cresta del monte Cordogné (1314 m). Da qui si scende seguendo la strada segnavia 728, per un breve tratto già percorsa in senso opposto all'andata, che rientra nel bosco e scende ripidamente fino alla Coppera e all'abitato di Oltra.
Dislivello: 700 m – Lunghezza: 11 km – Difficoltà: E – Tempi di percorrenza: 6 ore complessive
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Francesco 3319213767, Girolamo 0499425908 – 3775364040, Silvano 0495991351 - 3381343100.
Domenica 9 giugno Cima Bocche da M.ga Vallazza (rinviata a data da destinarsi)
Causa la chiusura della Val Settimana, l’escursione in programma (Bivacco A. Goitan) viene spostata nella vicina val Cimoliana:
Domenica 23 giugno Rifugio Pordenone – Bivacco Granzotto Marchi, Dolomiti Friulane
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:00 per Nove, sinistra Piave, Longarone, Cimolais, Val Cimoliana (km 130, ore 2:15 ; costi auto indicativi 260x0,20= 52)
Escursione tra le più belle del Parco delle Dolomiti Friulane. Il bivacco si trova in una conca panoramica tra bellissime montagne.
Da Cimolais si percorre tutta la Val Cimoliana (km 14) fino a Pian Meluzzo (parcheggi). La strada è a tratti non asfaltata e supera 2 guadi che in caso di forti piogge possono essere molto dissestati. Da metà aprile a metà ottobre transito a pagamento nei giorni festivi.
Da Pian Meluzzo si seguono le indicazioni per il bivacco, segnavia 361, e in circa un'ora tra le imponenti ghiaie si arriva al pascolo dove sorge il piccolo Cason dei Pecoli (bivacco di emergenza ricostruito di recente). Ora il sentiero, segnavia 359, sale ripidissimo nel bosco e uscitone continua sempre ben sostenuto fino ai prati superiori dove si scorge quasi all'ultimo il bivacco posto su un dosso. Dal bivacco, per sentiero n° 349, si traversa in quota e poi si risalgono le ripide ghiaie che portano a Forcella del Leone mt 2295. Si scende per buon sentiero sull'immane ghiaione fino a raggiungere una zona prativa (bellissima fioritura estiva, camosci). Si continua la discesa quasi sempre su ghiaie fino a uscire nei pressi di Casera Meluzzo. Una deviazione indicata poco sopra porta al rif. Pordenone. Da qui in breve al parcheggio
Dislivello 1150 m, ore 6:30 , difficoltà E con tratto EE.
Sabato 6 - Domenica 7 luglio Monte Canin ferrata Julia
Sabato 6
luglio Ritrovo in Piazza Prandina e partenza alle ore 6:30.
Itinerario: San Pietro in Gù – Padova Ovest – A4 – E70 – A23 – Tolmezzo –
Sella Nevea (ore 7:30 ) (270 km, ore 3:05; costi auto 540 x
0,20 =108 + 33 pedaggi= 141 €)
Punto
di partenza il parcheggio della funivia del Canin a Sella Nevea. Da qui si può scegliere se prendere la funivia o salire
in 2 ore e 730 m di dislivello per raggiungere il Rifugio Gilberti. (pernottamento).
Domenica 7 luglio Dal Rifugio Gilberti si prende a destra
il sentiero 632 in direzione Sella Bila Pec. Raggiunta quest'ultima
(resti del vecchio Rifugio Canin) il sentiero prosegue verso sinistra e ci
porterà ad attraversare un gigantesco anfiteatro disseminato di cavità,
inghiottitoi ed abissi. A un certo punto si arriva ad una biforcazione sotto
una ripida scarpata detritica. Seguendo la traccia di sentiero in salita, si
superano alcuni gradoni e lastroni ripidi giungendo ad un terrazzo detritico.
Il ghiacciaio, notevolmente arretrato di recente, lo sfioriamo di lato
aggirandolo sulla sinistra e giungendo così all'attacco della ferrata.
La ferrata
parte superando una paretina di roccia ripida, assicurata nella parte iniziale
da una catena. Si sbuca così su un pendio detritico e, superate alcune
roccette, si passa poi lungo una fessura nascosta con rocce articolate (staffe
e cavo). Superata la fessura, il percorso prosegue su alcune roccette che ci
permettono di raggiungere la cresta sommitale che svoltando a destra porta
lungo un'agevole sentiero alla croce di vetta del Monte Canin (m 2587).
Dopo
una breve pausa di ristoro, per il rientro si ripercorre al contrario l'ultimo
tratto del sentiero in cresta fino all'imbocco della via delle Cenge. Da qui si può scegliere se scendere da questa o
proseguire lungo il sentiero che si articola per la parete sud del gruppo del
Canin in territorio sloveno, passando sotto la cima del Monte Forato. Giunti sotto quest'ultimo, il sentiero prosegue sulla
sinistra e, superando dei tratti di roccia carsica con numerosi anfratti,
arriva fino a Sella Prevala. Da qui
si prende il comodo sentiero che attraversa la conca Prevala e porta alla
stazione a monte della seggiovia del Canin.
Dislivello: 950 m (2° g.) Tempi di percorrenza: 6:00. Difficoltà: EEA
Adesioni entro
martedì 25 giuigno
Sabato 27 - Domenica 28 luglio Breithorn Occidentale, 4165 m. (Gruppo
del Monte Rosa – Alpi Pennine)
Sabato 6 luglio Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:30 via autostrada A4 – E25 (VI Nord
– Chatillon) e arrivo a Breuil-Cervinia (km 403, ore 4:05 ; costi auto indicativi 800x0,20= 160+73 pedaggi = 233 per mezzo,
pulmino 9 p. a noleggio 200+80+73 = 353 )
Con le
dovute pause per i panorami e acclimatamento, salita con impianti fino al
Plateau Rosa, 3480 m (€ 18,50 per le tre tratte, gruppi almeno 5 p.).
Percorso
dal Plateau Rosa al Rifugio Teodulo, 3317 m, mezz’ora. Resto del pomeriggio per
riempire gli occhi, ripasso procedimento in cordata, ecc. Pernottamento al
rifugio (mezza pensione 50-60 €).
Domenica 7 luglio
Ore 5.00 circa, sveglia e colazione. Partenza per la salita alle
6:00-6:30. Per la relazione della salita fare riferimento al sito vienormali.it.
Attrezzatura alpinistica completa
(imbrago, piccozza, ramponi, casco). Tempi di salita circa 3 ore. Discesa per l’itinerario
di salita (2 ore fino al Plateau Rosa).
Discesa
con impianti, ultima corsa 15:45 (€ 11,50 per le tre tratte, gruppi almeno 5
p.)
Dislivello:
850 m in salita, 685 in discesa 2° giorno. Difficoltà: AG, F. Tempi di percorrenza: come da descrizione.
Note: La
salita non ha grandi difficoltà, ed è alla portata anche di chi non ha grande esperienza,
purché con discreto allenamento, soprattutto per la quota. Chi non volesse fare la salita, tenere presente che il
percorso fino al Rifugio Teodulo, dove si pernotta, può richiedere attrezzatura
alpinistica (ramponi).
..... agosto..
Domenica 8 settembre Cima Dodici - Altopiano dei Sette Comuni
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7.00. Itinerario: San Pietro in Gù – Marostica – Lusiana – Asiago – Camporovere – Val Galmarara – Malga Galmarara . (61 km, ore 1:27; costi auto 122 x 0,20 = 25 €)
L’itinerario permette di raggiungere la cima più alta di tutto l’Altopiano e di tutti i monti vicentini, procedendo in un ambiente ricco di testimonianze belliche e storiche.
Da malga Galmarara, 1614 m. (parcheggio), si segue il sentiero 830 in direzione Nord su rotabile, che si abbandona alla Busa della Pesa, poco sotto il Biv. Tre Fontane, per risalire una mulattiera sulla sinistra. Superato un tratto fra mughi si giunge ad una radura dove si trova il Bivio Italia, con un rudimentale bivacco. Per segnavia 835 si riprende la strada, scendendo lungo la Kaiser Karl Strasse fino ad una curva a quota 1985, dove la si abbandona per deviare su sentiero che guadagna la base della piramide sommitale di Cima Dodici. Si sale più ripidamente, immettendosi in un tratto comune col segnavia 208, e svoltato a sinistra a metà della salita si percorre un tratto in piano fra mughi prima del tratto finale che porta alla sommità della nostra cima, 2336 m.
Dalla cima il panorama è vastissimo e a 360 gradi: dalla pianura, alle Dolomiti di Brenta, ai Lagorai, alle Pale di San Martino, alle Dolomiti Bellunesi, al monte Grappa.
Ritorno per il medesimo itinerario o per sentiero 211 al Biv. Busa delle Dodese dal quale verso Sud si raggiunge la Karl Srtrasse e il Bivio Italia.
Dislivello 750 m. Tempi di percorrenza: ore 6. Difficoltà: E
Venerdì 20 - Lunedì 23 settembre (4 giorni) Isola di Cres (Cherso) - Croazia
Programma - 20-09: partenza ore 5:00 (Tezze S/B), 5:15 (San Pietro in Gù) per Trieste (A4) e Brestova. Traghetto per Porozina (Cres) ore 9:45. Arrivo 10:15 circa. Visita della parte Nord dell'isola (Tramuntana) con salita al M. Sis, 639 m dal passo Krizic (ore 1:20 disl. 300 m), visita di Beli (spiaggia, ponte romano) e sentieri ecologici nel bosco di Tramuntana. Trasferimento a Cres (30', Case mobili camping Kovacine).
21-09: visita della città di Cres, capoluogo dell'isola, con i suoi palazzi, chiese e le spiagge.
Visita al pittoresco villaggio di Valun nell'omonima baia con le spiagge di ciottoli e Lubenice, arroccata sulla scogliera a 380 m sul mare (sentiero per la spiaggia di San Giovanni). Loznati (cena tipica eventuale).
22-09: trasferimento a Osor (30'). Traversata del Monte Ossero, 588 m sull'Isola di Lussino, da Osor a Nerezine (mezzo predisposto per il ritorno), 12 km. disl. 600 m, 5 ore. Visita alle località (anche in alternativa, gruppo B).
23-09: visita alla parte sud dell'isola, fino a Punta Krizia (45 km da Cres), Lago di Vrana, Orlec. Ritorno a Porozina e imbarco per l'Istria. Ritorno in serata.
Il programma potrà subire dei cambiamenti, pur rimanendo fitto e ricco di alternative.
Per una conoscenza dell'isola vedere al sito Croaziainfo.it
Viaggio con pulmini 9 p. a noleggio, carburante, pedaggi, traghetto. Soggiorno 3 notti in camere a 2 e/o 4 letti con biancheria, servizi , sogg.cucina Case mobili Camping a Cres : ca. € 140 a persona. Escluso pasti (in autogestione ). Max. 27 partecipanti. Adesioni preferibilmente entro il 15 giugno (acconto 50 €).
Domenica 6 ottobre M. Cornetto da P.so di Campogrosso - Piccole Dolomiti
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7.00 precise (attenzione al cambio dell'ora) . Itinerario: San Pietro in Gù - Vi Nord - Schio - Passo di Campogrosso. Ritrovo al passo alle 8:30 (67 km, ore 1:15; costi auto 134 x 0,20 =27 € )
Si prende la strada statale che porta a Recoaro Terme e si prosegue verso la località Merendaore , per poi salire la carrabile fino a Campogrosso dove vicino al rifugio Giuriolo ci sono ampi posteggi per l’auto . Da li proprio davanti al rifugio , sotto la parete della Madonna della Sisilla, parte il sentiero, all’inizio molto pianeggiante , e man mano che ci si inoltra inizia prima a salire abbastanza semplice e privo di difficoltà tecniche ma su un terreno abbastanza ripido , ma che presenta dei panorami notevoli sulla conca di Campogrosso , per poi inerpicarsi nelle creste molto frastagliate mutando continuamente la direzione con continui saliscendi fino al Passo delle Gane , si sale fino alla Forcella del Baffelan , un tratto in discesa su canalone fino ad arrivare al Passo del Baffelan , qualche tratto più impegnativo, EE.
Variante facile : Esiste una variante dal Passo delle Gane che porta il numero 177 con sui si arriva al Passo del Baffelan senza passare nel tratto della Forcella del Baffelan .
Il sentiero poi prosegue abbastanza regolare , presenta dei passaggi in galleria e passaggi su alcune passerelle prive di pericoli e attrezzate con cavi di acciaio della lunghezza di circa 3-4 metri , fino ad arrivare a Passo degli Onari , questo pezzo chioamato anche sentiero di arroccamento che sale fino ad arrivare in quota al Monte Cornetto è il più bello anche sotto il profilo panoramico , sempre tempo permettendo . Giunti sulla Forcella del Cornetto si presenta una catena di circa 15 m , non molto difficile , la roccia presenta appigli molto grandi e non e in verticale .
Variante facile : per chi non se la sentisse di salire , proseguendo per la selletta dell’Emmele 175 si può scendere fino alla strada del Re , ora attrezzata con un ponte in acciaio per superare la frana e risalire per la restante carrabile fino a Campogrosso. ( rosso tratteggiato) , oppure prendendo quello che scende verso il 170 di malga Boffental (arancione tratteggiato )
Per chi invece supera il tratto attrezzato , si sale fino alla croce del Monte Cornetto , la cima più alta del gruppo Sengio Alto , per poi attraverso il 175 scendere fino al bivio con il 170 Selletta Nord-ovest e poi rientrare a Campogrosso , oppure scendere ancora fino al Pian delle Fugazze .
Per qualsiasi itinerario si intenda prendere lo scenario e i panorami , la cengie e i passaggi di questo sentiero sono sempre molto molto belli e incredibili permettendo di avere una visuale a 360 del Gruppo del Sengio Alto.
Tempo di percorrenza del sentiero: 3h10 fino al Monte Cornetto (circa ore 1:30 per il rientro). Dislivello totale : 600 m. Quota massima raggiunta : 1899 m. Difficoltà: E, qualche tratto EE.
Domenica 20 Ottobre Pederobba - Monfenera tra i castagneti
s
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7.30
precise . Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – Romano d’Ezzelino (ore
8:00 park Romano Medica) – Possagno – Pederobba (45 km,
ore 1; costi auto 90 x 0,20 =18 € )
Un
percorso che si libera tra una ricca vegetazione boschiva lungo il sentiero CAI
221, la partenza dalla dorsale di San Sebastiano, permette fin da subito di
apprezzare un’ampia panoramica del serpeggiante fiume Piave. La nostra salita
ha come meta l’Alta Via delle Prealpi Trevigiane TV1 del Monfenera, che
incrociamo nella località della “Casera dei Bai”, punto più alto del percorso,
732 m.
Riprendendo
la via del ritorno seguendo le indicazioni sempre del sentiero CAI 221
all’ ingresso dell’ex osteria Monfenera, si scende liberamente lungo i “boschi
grandi”. Questa è la terra della
castanicoltura dei Marrone di Monfenera IGP, prodotto tipico del Luogo. Per
completare la passeggiata il centro di Pederobba offre un paesaggio variegato
tra ville e vecchie case in pietra.
Tempi
di percorrenza: ore 4:30 circa. Dislivello: 500 m. Lunghezza: Km 13,5.
Difficoltà: E
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com,
Mario 336780308, Girolamo 3775364040
Domenica 1 dicembre Pranzo di fine stagione “da Massio” – Escursione al Monte Asolone
Ritrovo in Piazza Prandina a San Pietro in Gù e partenza alle ore 8:00 (8:30 Romano Medica)
Ore 9:00 circa arrivo presso la trattoria “ da Massio ”, da Ponte San Lorenzo in direzione località Lepre sulla destra, Via San Lorenzo, 92 - Solagna
Ore 9:30 inizio escursione.
Itinerario: trattoria da Massio (1112 m), capitello di Sant’Antonio, Malga Monte Asolone, Monte Asolone (1520 m). Discesa per la dorsale e forestale fino alla località Lepre.
Dislivello 400 m, ore 2:30, Escursionistico
Ore 12:30 Pranzo presso trattoria “da Massio” (Menù: - Primi: sformato di radicchio di TV, bigoli/fettuccine al ragù di cervo/cinghiale – Secondi: capriolo in umido, rotolo arrosto maiale/manzo – contorni misti - Dolce: crostata, torta di mele – acqua, vino, caffè).
Adesioni entro il 26 novembre : mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040
Il calendario è al momento una bozza. Si attendono ancora nuove proposte.
Febbraio -------------------------------------------------------------------------------------
Cansiglio: giro delle Malghe (rinviata al prossimo anno)
Marzo -----------------------------------------------------------------------------------------
Sabato 3 marzo - Ciaspolada al chiaro di luna
Bertigo – M. di Val Bella – Cima Ekar ( Altopiano
dei Sette Comuni)
Ritrovo in Piazza Prandina alle ore 16:45
e partenza alle ore 17:00 . Itinerario: San Pietro in Gù - Nove – Marostica –
Conco – Turcio - Bertigo (45.8725 - 11.56425 (45°52'21" N - 11°33'51" E)). Ore 18:30-19:00 inizio escursione.
Ore 21:30 – 22:00 cena presso Agriturismo
La Casara a poche centinaia di metri dal parcheggio.
Facile itinerario ad anello con partenza
dalla località Bertigo, sulla strada che
da località Turcio conduce a Gallio. Seguendo alcune carrareccie e tratti di
sentiero si guadagna la dorsale presso il Monte Valbella, monumento e lapidi a
ricordo della Battaglia dei Tre Monti. Nel bosco per forestale si perde
leggermente quota andando a percorrere un singolare corridoio fra altissimi
abeti allineati (“bosco dell’impero”). Si risale sulla dorsale con panoramiche vedute sulla conca di Asiago
per giungere a cima Ekar con l’Osservatorio Astronomico. Con percorso
alternativo si ritorna sulla dorsale e quindi per sentiero che costeggia i
pascoli delle Malghe di Costalunga si ritorna al punto di partenza.
Dislivello complessivo: 200 m circa .
Sviluppo circa 5-6 km. Tempi di percorrenza: ore 2:30-3:00 complessive.
Difficoltà: E/EAI. Il percorso richiede in caso di neve (auspicata) l’uso delle
ciaspole (racchette da neve). L’uscita si effettuerà anche in assenza di neve.
Si consiglia una abbigliamento adeguato alla stagione comprendente una giacca
antivento. Utile una pila frontale.
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio
3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo
0499425908 – 3775364040. Adesioni entro Giovedì 1 marzo.
Aprile -----------------------------------------------------------------------------------------
Ritorovo in Piazza Prandina alle ore 8:30, a Grantortino (da Giorgio) alle 8:45. Alle ore 9:15 a Villabalzana presso la Chiesa Parrocchiale.
Ore 9:30 inizio escursione. In direzione ovest, percorrendo carrerecce, tra prati e boschi in 15' si arriva
a case Rappo, con panorama sul lago di Fimon. Si scende, quindi, sulla dx, per
la strada “delle fungare”. Si tiene a sx, verso sud per passare sotto case Rapo
e davanti a delle grotte con cancello in ferro. Sono ex cave riutilizzate come
grotte per l'allevamento dei funghi, ora dismesse, da cui il nome “fungare”. Attraverso
campigoli e vigneti si ripassa sotto il campanile di Villabalzana, e si inizia,
su sentiero in mezzo al bosco, il giro del bacino del lago di Fimon a sud. Il sentiero all'inizio è in falsopiano, per
subire poi un'impennata per aggirare l'agriturismo “Val Chegozzo”. Si arriva
quindi ad incrociare una ex carrozzabile che proviene da nord. Questa è la
“Strada della Mussa”, che percorreremo al ritorno con sullo sfondo il lago di
Fimon.
Noi proseguiamo a sx verso sud e attraversando
un pascolo raggiungiamo l'Antica Osteria alla Moreieta. Quindi subito a sx per
una carrereccia arriviamo davanti al “Penacio”; sorpassato, il quale verso
nord, prendiamo il primo sentiero a sx, che attraverso boschi ci porta ad una
strada asfaltata dietro a “Agli Olmi”, che in poco tempo raggiungiamo.
12,30 pranzo.
Dopo il pranzo, prima per strada asfalta e poi
strada bianca raggiungiamo il “Penacio”, poi per il sentiero percorso in
mattinata in andata assiamo davanti alla “Moreieta”, e quindi per la “Strada della
Mussa” raggiungiamo il lago di Fimon. Due ore circa , praticamente tutte in
discesa.
Dal lago chi vorrà raggiungere Villabalzana a
piedi, con mezzora circa sale per la “strada della Fungara”, oppure chi vorrà
salire in auto troverà delle auto preventivamente parcheggiate.
Certi della vostra presenza entusiasta e
numerosa, l'organizzazione ringrazia fin d'ora la vostra cortese attenzione.
Per ovvi motivi organizzativi si gradirebbe
l'adesione entro Martedì 27/03/18: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 333 1469831, Girolamo 377 5364040,
Silvano 338 1343100.
Partenza ore 7:00 da Piazza Prandina, ore 7:30 park Romano Medica
Punto di partenza ed arrivo:
Osigo (Fregona), Pont de le Levine, sulla strada per il Cansiglio. (poco meno di 100 km da San Pietro in Gù)
Coordinate punto di partenza ed arrivo: 46° 1’0.52″N
12°21’28.11″E
Tempo di percorrenza: 4 h circa
Aumento di quota: 780 m
Distanza: 8,13 km
La partenza del sentiero Nino Lot si trova nei pressi del Pont de le Levine,
lungo la strada che da Osigo (Fregona) porta in Cansiglio.
Seguiamo il segnavia
1036A e dopo aver incontrato un pianoro con dei ruderi,
entriamo nel bosco camminando tra rocce affioranti. La traccia è sempre ben
marcata e a quota 800m notiamo la tabella del sentiero dei Balot, possibile
variante. Ancora pochi minuti ed eccoci arrivati al bivacco Nino Lot, a quota
1010 m.
Riprendiamo
la salita in direzione di Cadolten. Alcuni tratti leggermente esposti sono
agevolati da cordino metallico ma complessivamente il sentiero non presenta
alcuna difficoltà. Arriviamo in località Pigotera dove sorgono alcune casere e
poco dopo incontriamo gli splendidi faggi tipici del Cansiglio, ai piedi del Monte
dei Forestali. Superato il vecchio roccolo de Torente, la vista si apre
all’improvviso verso le colline del Vittoriese, i laghi di Revine e nelle
giornate più limpide non è raro osservare l’adriatico. Siamo ormai alle quote
più alte dell’escursione, circa a 1200 metri e di fronte a noi appare in
lontananza il monte Croce.
Ancora
panorami ed eccoci nell’immensa prateria di Cadolten, dove sorgono casere,
caserin e malghe. Scendiamo nella conca tramite una strada forestale che ci
condurrà al capitello di San Floriano, che in passato fu un’importante meta di
devozione durante l’alpeggio.
Iniziamo
la discesa verso la Val Armada lungo la Strada del Santo, un’antica strada
“remiera” diretta a Sonego che veniva utilizzata dalla Serenissima per
trasferire a valle il legname impiegato nella costruzione dei remi della sua
flotta navale e giungiamo nei pressi di un altro importante capitello, dedicato
a Sant’Antonio. Qui il panorama è veramente spettacolare verso la pianura,
mentre a nord intravvediamo la cima del Col Visentin.
Riprendiamo la
discesa lungo i ripidi pendii del Crep de la Scala seguendo il segnavia
n.1036A, ma facciamo una deviazione al Pian de Tieda in direzione della
chiesetta di San Daniele.
Dopo il Col Pravinera notiamo alcune mura misteriose.
Infatti, sul colle retrostante alla chiesetta di San Daniele, sorgono i resti
di un antichissimo sito archeologico, probabilmente riferibile all’età del
ferro.
Riprendiamo il cammino e dopo pochi metri eccoci alla
chiesetta di San Daniele: anche qui un panorama invidiabile. Qualche minuto di
cammino sulla via crucis e siamo sulla strada che porta in Cansiglio.
La percorriamo per poche centinaia di metri in salita e
chiudiamo l’anello nuovamente al Pont de le Levine.
(tratto da http://www.marcadoc.com/sentiero-nino-lot-alla-scoperta-delle-prealpi-con-giovanni-carraro/)
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Raffaele 34732451190, Girolamo 0499425908 – 3775364040, Silvano 0495991351 - 3381343100
Domenica
29 aprile Rifugio Scarpa - Col di Luna (Pale
di San Martino)
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00. Birreria Trenti ore 7:30 .
Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Fiera di
Primiero – Frassenè (110 km, 2 ore, auto).
Da località Domadore di Frassenè, in Comune di Voltago Agordino, si segue
una sterrata che conduce al Rifugio Scarpa-Gurekian e alla vicina Malga Losch.
Per sentiero segnavia 733 si costeggiano le pendici dell’Agner in direzione del
Col di Luna. Raggiunto un bel tatto panoramico ai prati di Luna, si continua fino alla croce metallica del Col di Luna con
panorama sull’Agner, Croda Granda e tutta la Conca Agordina. La discesa avviene
per fitto bosco con qualche tratto ripido seguendo le indicazioni per Frassenè
fino ad incrociare una strada che conduce al punto di partenza.
L’itinerario può essere percorso anche in senso inverso
Dislivello: 700 m. Tempi di percorrenza: Ore 4:30 complessive.
Difficoltà: E (escursionistico)
Maggio --------------------------------------------------------------------------------------
Martedì 1° maggio Ciclabile Fossona –
Monselice – Este ….65 km in piano.
Ritrovo a San
Pietro in Gù in Piazza Prandina alle
8:15 (8.30 da Giorgio).
L’itinerario
inizia a Fossona, quindi per Treponti ci si porta a Praglia, per proseguire
verso Battaglia Terme. Si toccano le città murate di Monselice ed Este, quindi
per Vò vecchio, Carbonare di Rovolon e Bastia si ritorna a Fossona.
Il percorso è in
pianura per una lunghezza complessiva di 65 km. E’
sufficiente una normale bicicletta in buono stato di manutenzione. Utile kit di
riparazione.
Pranzo al sacco
durante il percorso.
Nota importante: il
trasporto delle bici a Fossona (32 km da San Pietro in Gù) sarà autogestito.
Quindi chi avesse disponibilità di portare qualche bicicletta oltre le proprie
è pregato di segnalarlo.
Domenica 13 maggio Sentiero dei Contrabbandieri Massimiliano Torti (Monti del Garda)
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00. Itinerario: San Pietro in Gù – Valdastico – A4 –Rovereto Sud – Pregasina (loc. Regina Mundi) (165 km, 1 h 53 minuti, auto).
Via / Sentiero Alpinistico a picco sul lago di Garda, dedicato a Massimiliano Torti, chiamata anche: Sentiero dei Contrabbandieri o Tracciolo.
Questo stupendo percorso panoramico e d'avventura è un mix tra una via alpinistica facile e un percorso con tratti attrezzati anche molto difficili (singoli passaggi attrezzati). La gran parte del percorso è infatti una facile via alpinistica orizzontale, da percorrere in conserva media. Mentre, alcuni tratti verticali, strapiombanti o nel vuoto sono attrezzati con corda statica o con cavetti. Il ritorno si sviluppa attraverso un vallone molto avventuroso. E’ una via per chi vuole ammirare paesaggi incantevoli e mozzafiato sul Lago di Garda. E' anche utile per iniziare a provare l'ebrezza dell'alpinismo, o per chi vuole esercitarsi sul facile nella conserva e nelle manovre di corda.
Dislivello: 640 m. Tempi di percorrenza: Ore 5. Attrezzatura: Casco, set da ferrata (30 m corda e rinvii ogni 3 persone). Difficoltà: F/facile (II°), EEA
Itinerario B: ESCURSIONE PREGASINA – PASSO ROCCHETTA
Dal centro abitato di Pregasina, frazione di Riva del Garda (TN), si percorre il sentiero 422B in direzione di Passo Rocchetta. Lungo il sentiero non mancano spettacolari scorci sul lago di Garda sia verso la sponda trentina che verso la sponda veneto-lombarda.
Itinerario ad anello: Pregasina (h 535mt) – Malga Palaer (h 950mt) – Passo Rocchetta (h 1160mt) – Bocca Larici (h 910mt) – Pregasina (h 535mt)
Dislivello: 625 m. Tempi di percorrenza: Ore 4. Difficoltà E
Partenza
da Piazza Prandina alle ore 7:30. Itinerario: San Pietro in Gù –
Valdastico – A4 – Affi - SP29 – SP9 Str.
per Naole – Località Due Pozze (121 km, 1 h 37 minuti, auto).
L’itinerario segue la
bella Cresta di Naole in ambiente per lo più prativo con panoramiche aperte
dapprima sulla Valle dell’Adige quindi sulle acque del Lago di Garda. E’ consigliabie soprattutto in tarda
primavera, immediatamente dopo il disgelo, quando le pendici del Monte Baldo
divengono un magnifico giardino spontaneo nel quale non mancano fioriture di
piante rare.
Da
località Due Pozze si torna indietro lungo la carreggiata sino a passare a
sinistra sull’evidente sterrata chiusa al traffico. Per l’ampia mulattiera in direzione sudest
raggiungiamo una splendida apertura presso Malga Zocchi (m 1282). Vista sul settore
meridionale del Lago di Garda.
Riprendiamo
la comoda mulattiera nella boscaglia sino a raggiungere l’estremità meridionale
del percorso. La sterrata volge quindi a sinistra per poi tornare verso nordest
in direzione della Malga Colonei di Pesina. Abbandoniamo pertanto la mulattiera
che raggiungerebbe in pochi minuti la malga per passare su sentiero 662 con
indicazioni per “Naole” che sale in moderata pendenza tra prati e frazioni
boschive.
Il
percorso si sviluppa all’interno di un solco racchiuso tra due creste erbose
appaiate. In alternativa è possibile procedere seguendo il crinale erboso. ll
bordo del crinale appare curiosamente definito da un lungo muro a secco che in
pratica può essere seguito come riferimento anche in assenza di un vero e
proprio sentiero segnato. Procedendo verso nord si raggiunge il culmine della
Punta di Naole, m 1659. Si discende all’Ex Forte di Naole , in evidente stato di abbandono. Si tratta ora
di rientrare sul percorso segnato, il sentiero 662, che raggiungiamo
traversando dal Forte alla Bocchetta di Naole , m 1648.
Lasciamo alle nostre
spalle la lunga Cresta di Naole per passare sul sentiero 658 affrontando la
frazione più bella. Il bel sentiero, scavato nel manto erboso, ricalca ora
fedelmente il filo di cresta. Alla nostra sinistra, lievemente sotto crinale,
si sviluppa una mulattiera più ampia e comoda tuttavia è preferibile il
sentiero in quanto segue la sinuosa cresta offrendo splendide visioni su
entrambi i versanti. In tarda primavera, quando gli ultimi nevai sono in
avanzato stato di fusione, la zona è costellata di migliaia di fiori a rendere
il tutto ancora più suggestivo. Il sentiero abbandona per un breve tratto lo
spartiacque aggirando sul lato gardesano un risalto della cresta
particolarmente erto per poi riportarsi sul crinale in coincidenza del Rifugio
Fiori del Baldo, m 1815 – ore 3. Cento metri più in alto, raggiungiamo salendo
senza difficoltà lungo l’ampio ed erboso crinale con splendido panorama il Rifugio
Chierego , m 1911 (possibilità di salita alla cima di Costabella, 2053 m).
Il
rientro avviene transitando di nuovo per i rifugi Chierego e Fiori del Baldo.
Procediamo quindi lungo il segnavia in direzione della Bocchetta di Naole fino
al punto in cui il sentiero abbandona lo spartiacque per volgere a sinistra in
direzione della sella ormai vicinissima. Per abbreviare il rientro tralasciamo
il sentiero volgendo invece a destra per calare liberamente nel prato sino a guadagnare
la sottostante larga carrareccia. Seguiamo la strada bianca verso meridione rientrando
direttamente al parcheggio in località Due Pozze.
Dislivello:
700 m. Tempi di percorrenza: ore 5 complessive. Difficoltà E
Giugno -------------------------------------------------------------------------------------
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:00 (ore 6:30
park Romano Medica) Itinerario: San
Pietro in Gù – Romano d’Ezzelino – Sinistra Piave – Longarone – Cortina d’Ampezzo
– SS. 51 Alemagna -Ponte Rio Felizòn, 1327 m (175 km, 3 h , auto).
Classico itinerario di eccezionale bellezza ambientale
nel Regno di Fanes.
Dal Ponte Sul Rio Felizòn si intraprende per segnavia 10
una comoda stradina sterrata che accompagna il corso del Rio Fanes che forma
alcune splendide cascate. Il percorso
porta al passo di Limo, 2174 m, con l’omonimo
lago, eventualmente transitando dal rifugio Gran Fanes. Ci si affaccia nella splendida
conca ove sorgono i rifugi Fanes, 2060 m e La Varella, 2050 m, e il piccolo
lago Verde incastonato
tra il verde dei pascoli e il colore chiaro delle rocce dolomitiche, il
tutto collegato da un sentiero circolare.
Dal Rifugio Gran Fanes è possibile
intraprendere (eventuale e facoltativa, e se in condizione, in alternativa al
giro dei rifugi) l’ascensione alla cima del M. Vallon Bianco, 2684 m, circa ore
3:30.
Durante la discesa è possibile e raccomandabile la visita alle cascate di
Fanes (sentiero dei Canyons e delle
Cascate di Fanes) eventualmente anche per la variante attrezzata (set e
attrezzatura in questo caso). Si tratta di un programma aperto a molte
possibilità a seconda delle esigenze dei partecipanti.
Dislivello 970 m
complessivi, ore 6:30, difficoltà T - turistico -, E - escursionistico - per l’itinerario base.
Dislivello 1350 m, ore
7:00 , EE - escursionisti esperti -
allenati per M. Vallon Bianco.
Domenica 10 giugno Giro del Lago d’Iseo - cicloturistica
Trasferimento in pullman granturismo con carrello portabici.
Ritrovo in Piazza Prandina alle 6:30 con le biciclette (si raccomanda la puntualità) Carico dei mezzi nel carrello e partenza alle 7:00 per il lago d’Iseo.
Arrivo a Paratico per le ore 9 e partenza del gruppo A (giro completo di km 60). Il gruppo B (percorso ridotto di km 36) partirà da Riva di Solto, avendo quindi caricato le bici per prime, consentendo lo scarico dei mezzi del gruppo A. Entrambi i gruppi proseguono compiendo il giro del lago in senso orario giungendo al termine del percorso a Iseo stadio.
Tempi di percorrenza: ore 5:00 - 6:00
E’ sufficiente una normale bicicletta in buono stato di manutenzione tipo city bike. Portare kit di riparazione o camera d’aria di ricambio. Indispensabile un gilet ad alta visibilità per tratti aperti al traffico e luce rossa posteriore per tratti in galleria. Casco consigliato, soprattutto per i minori. Pranzo al sacco. Adesioni fino all’esaurimento dei 50 posti disponibili e comunque entro venerdì 1 giugno 2018 con versamento di un acconto di 10 Euro. (la quota individuale complessiva potrà variare dai 18 ai 20 € in dipendenza del completamento o meno dei posti disponibili).
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Gianni 3388433950, Girolamo 0499425908 – 3775364040, Silvano 0495991351 – 3381343100
Domenica 24 giugno Quarta Pala di San Lucano
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:30 (ore 7:00 park Romano Medica) Itinerario: San Pietro in Gù – Romano d’Ezzelino – Sinistra Piave – Sedico - Agordo - Col di Prà (123 km, 2 h15', auto).
Da Col di Prà (parcheggio con divieto di
transito) si sale per la carrareccia e poi per una scorciatoia marcata 761 che
ne evita un tratto, fino a Pont (poco prima una traccia a destra permette di
visitare due splendide cascate vicinissime). Quindi si attraversa il ponte e si
prende il segnavia 764 diretto a Casera Malgonera (in ottimo stato, acqua) che
si raggiunge in circa 1 ora e un quarto dal parcheggio (volendo evitare di
raggiungere la casera, a circa quota 1350 un bivio mal segnalato indica per
Gardes e conduce direttamente a Casera di Gardes). Dalla Baita Malgonera una
traccia scende al torrente e attraversatolo sale nel bosco (segnavia CAI) fino
a raggiungere in mezz'oretta su terreno aperto la malridotta Casera di Gardes
(acqua). Dalla casera il sentiero sale alla evidente larga forcella di Gardes
in mezz'ora. (Punto di arrivo itinerario B)
Dalla forcella si punta direttamente a S
per tracce verso una evidente fascia di rocce e costeggiandola verso destra si
arriva ad un canalino di I (bollo rosso sbiaditissimo) che permette di
raggiungere i prati soprastanti. Ora si taglia in diagonale a sinistra per un
buon tratto fino a che si nota vicina la cresta che si raggiunge con un ultimo
tratto ripido verso destra. Un breve traverso sotto le rocce verso destra porta
ai ripidi prati e infine alla cresta dove una traccia tagliata fra i mughi
conduce al punto più elevato.
Dislivello 1400 m, itin. B: 1100 m . Tempi di percorrenza: 6 ore complessive. Diffficoltà: EE, I, F; itin. B: E
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Mario 3336780308, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040
Luglio --------------------------------------------------------------------------------------
Domenica 1 luglio Giro dei sette Laghi, M. Cola, Hoabonti (Lagorai)
Partenza da Piazza Prandina alle ore
7:30. Birreria Trenti ore 8:00 . Itinerario: San Pietro in
Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Castelnuovo – SP 31 e SP 65 – Roncegno – Malga Trenca (90 km, costi auto
180x0,20=32 € ).
Percorso ad anello super panoramico e di
grande soddisfazione. Da Malga Trenca, nei pressi del Rifugio Seròt, si procede in direzione N, quindi a sinistra
in direzione O percorrendo un’evidente stradina che sale con alcuni tornanti
verso una grande croce in legno, prendendo poi la dorsale, per evidenti tracce
di sentiero, che sale dritta fino alle vetta del Monte Cola m 2262. Dalla cima
(croce) si piega verso O percorrendo la cresta in quota per traccia evidente
fino alla vetta più alta del gruppo, l’Hoabonti. Dalla vetta si cala di quota
brevemente di circa 100 metri, per tracce di sentiero, in direzione dello
storico Passo La Portella: di qui, verso nord, si può osservare la Val Cava, da
cui i “mocheni” (abitanti della valle dei Mocheni) salivano per raggiungere il
passo e scendere in Valsugana per lavori e commerci. Prima di raggiungere il
passo si arriva al bivio con il sentiero 325 e un cartello: “Attenzione,
percorso alpinistico, procedere con attenzione”. Niente di che se non un tratto
facilitato da una fune metallica e dei tronchi posti a rinforzare il sentiero
franato. Giunti ad una piccola forcella a quota 2219, si cala per tracce in
direzione dei bellissimi Sette Laghi. (eventualmente si può raggiungere la
Forcella del Lago da dove si può vedere il Lago Erdemolo e quindi calare ai
Sette Laghi). Il livello di questi
laghetti alpini è molto variabile, a seconda dell’andamento climatico. Arrivati
al laghetto più in basso, senza scendere alla sottostante Malga Prima Busa, si
prende il segnavia 323 che, con lungo percorso in costa, aggira a est il Monte
Cola per riportarci alla base, attraverso vasti costoni ricoperti di
rododendro. Bella la vista sulla verde Val di Cavè e, verso est, sul Monte
Ciste che sta dirimpetto.
Dislivello: 680 m. Tempi di percorrenza:
ore 4:30 complessive. Difficoltà: E (tratti EE)
... Giro di Cima Lagorai (Lagorai)
... Cima Tosa + itinerario B 2 gg.
Agosto -------------------------------------------------------------------------------------
... Grossglockner due itinerari (cima eventuale) 2 gg.
Settembre ---------------------------------------------------------------------------------
Programma di massima
Venerdì 7: partenza alle ore 4.30, arrivo a L’Aquila alle ore 10 circa. Visita della città. Sistemazione in appartamenti nel borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio.
Sabato 8: Trasferimento a Campo Imperatore e salita di un gruppo alla Cima del Corno Grande per la via normale (Disl. 800 m, 4 ore complessive, EE). Altre varianti da valutare in sede. Itinerario alternativo di minore impegno da concordare.
Domenica 9: Gruppo A: escursione da definire (Corno Piccolo, Monte Aquila, Pizzo d’Intermesoli..) Gruppo B: visita ai Borghi di Castel del Monte, Calascio, Rocca Calascio.
Lunedì 10: In mattinata passeggiata al laghi di Racollo e Passaneta. Partenza per il rientro. Eventuale visita alle grotte di Frasassi. Arrivo in serata.
Per il soggiorno con pernottamento e prima colazione, il viaggio di andata e ritorno e trasferimenti vari con pulmini a noleggio (auto private eventuali) è prevista una somma di circa 170-180 € a persona. Pranzi e cene in autogestione esclusi.
Abbiamo bisogno delle adesioni al più presto per la prenotazione dei posti, e comunque entro il 20 giugno con versamento di una caparra di 50 € a persona.
Domenica 23 settembre Alta Via Bepi Zac - Cresta di Costabella (attrezzato)
B: Rif. Fuchiade - Forca Rossa
Ritrovo in Piazza Prandina alle ore 6.20 e
partenza alle 6:30 precise, a Romano d’Ezzelino (park Romano Medica) ore
6:50. Itinerario: San Pietro in Gù – Romano d’Ezzelino – Cavaso del Tomba
– Sinistra Piave – Agordo – Cencenighe – Passo San Pellegrino. (140 km, costi auto 280 x 0,20 = 56 € ).
L’itinerario
percorre la cresta di Costabella e si conclude a forcella Ciadin con
possibilità di rientro al passo di San Pellegrino. Offre un itinerario di
straordinario interesse storico e con panorami a 360°. Ottimamente attrezzata
con cordini metallici, scale e pioli va affrontata con kit da ferrata e un minimo
d’esperienza d’alta montagna (adatta anche a principianti).
Dal
Passo San Pellegrino per segnavia 604 al Passo Selle (eventualmente utilizzando
la seggiovia), passando dal Rifugio Paradiso, si va all’attacco dell’Ata Via
che percorre in cresta luoghi che furono teatro di aspri combattimenti durante
la Prima Guerra Mondiale. Un vero e proprio Museo all’aperto (utile una torcia
per alcune gallerie). Il percorso offre una vista spettacolare sui gruppi
dolomitici di Latemar , Catinaccio , Sasso Piatto, Sella, Marmolada e Monzoni. Il primo tratto
conduce a forcella Ciadin , con possibilità di rientro, a cui segue un secondo
tratto più impegnativo fino a forcella Uomo e a forcella Laghet.
Dislivello:
920 m per l’intero percorso. Tempi di percorrenza: ore 6:30 complessive per l’intero percorso.
Difficoltà:
EEA
Percorso
alternativo (gruppo B) : Passo San Pellegrino – Rifugio Fuchiade – Forca Rossa
Ottobre ------------------------------------------------------------------------------------
Domenica 28 ottobre Cima Dodici - Altopiano dei Sette Comuni
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00. Itinerario: San Pietro in Gù – Vicenza Nord – Piovene Rocchette - Camporovere - malga Galmarara (75 km, h 1:25, costi auto 150 x 0,20 =30 € ).
Da Malga Galmarara, per sentiero segnavia 830, in direzione Nord per il bivacco Tre Fontane al Bivio Italia, 1987 m. Per sentiero 835, per Portule Galmarara si sale Cima Dodici, punto più alto dell'Altopiano. Il ritorno avviene per sentiero 208 fino alla sella fra Cima Trentin e il Portule, quindi per tracce di sentiero incontrando i ruderi de casara Trentin e il Baito Campogallina e aggirando il Corno di Campoverde, il monte Colombarone e cima dell'Arsenale, ritornati sul sentiero 830, si chiude l'anello fino a Malga Galmarara.
Dislivello 750 m. Tempi di percorrenza 7 ore. Escursionistico
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831
Novembre ---------------------------------------------------------------------------------
... Monte Rite - Dolomiti di Zoldo
Domenica 2 dicembre Pranzo di fine stagione –
Escursione da Borso del Grappa a Baita Camol
Ritrovo
in Piazza Prandina a San Pietro in Gù e
partenza alle ore 8:00.
Ore 9:00 circa arrivo a Borso e inizio escursione.
Dal
piazzale della Chiesa di Borso del Grappa, 280 m, dirigendosi verso ovest si
prende (segnavia 95) una stradina con
fondo in cemento e la si percorre per circa 500 m. Si continua su carrareccia e
ad un bivio si gira a destra fino ad inserirsi in una mulattiera che si risale per
tre tornanti ad incontrare un bosco che si attraversa. Il percorso si snoda quindi
su terreno aperto e a mano a mano che si prende quota, la vegetazione si dirada
e si spalanca sempre più il panorama sulla pianura veneta con il Brenta da una
parte e il Piave dall'altra.
Dopo
circa una cinquantina di tornanti, che ora si fanno più serrati, si supera una
vecchia croce in legno e sulla sinistra una stradina e si procede diritti. Ad
un successivo tornante-bivio si gira a destra, seguendo una stradina forestale
che porta ai prati di Borso; si procede lungo il percorso in salita per 50 m.,
poi si gira a sinistra per riprendere la mulattiera. Da qui si perviene in
pochi minuti all'imbocco della strada (segnavia 102) di fronte a "Casera
de Usea", che porta (sulla sinistra) a campo Croce all'omonima locanda. Da
qui per una accorciatoia sulla destra si va a prendere il sentiero 100 . Si
segue la mulattiera (gallerie di guerra sulla sinistra) che diventa via via
sentiero, fino a raggiungere Sella Camol e in breve a Baiata Camol, 1230 m.
Dislivello
950 m, ore 2:30, Escursionistico
Ore 12:30 Pranzo presso Baita
Camol (Menù di 2 primi, grigliata mista, contorni, acqua, vino, dolce, caffè: €
25).
Ore 15:30-16:00 ritorno a Borso per sentiero n° 90 (ore 1:30) o con passaggio auto.
Naturalmente è possibile arrivare alla Baita in auto per l'ora di pranzo.
Adesioni entro il 26 novembre : mail montagnaatuttabirra@gmail.com,
Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo
0499425908 – 3775364040
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040. Adesioni entro Lunedì 6 febbraio.
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Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:30. Birreria Trenti ore 8:00 . Itinerario: San Pietro in Gù
– Nove – SS 47 della Valsugana – Pergine Valsugana – SP 8 – Canezza – Kamauz (113
km, auto).
Partendo dal
abitato di Kamauz si sale verso sud-est su strada forestale , e alternando
tratti di bosco si transita presso
numerosi masi giungendo ad un ultimo tornante dove si sale verso malga Vulpis. In
salita per forestale, si lascia a destra l’indicazione per la Bassa proseguendo
per la strada di accesso ad un maso e salendo per una valletta che scende dal
Fravort. Per ripido prato si sale a
ridosso del bosco e attraversata senza perdere quota la valletta, si prende un
sentiero forestale in direzione nord tra pascoli e baiti a i piedi dell’Oscivort.
Si procede in discesa per la forestale fino ad un rifugio e quindi per strada
verso nord e dopo un tornante in direzione della chiesa di Kamauz che si raggiunge dopo 2 km.
Dislivello: 400 m.
Tempi di percorrenza: Ore 3:30. Difficoltà: EAI
Domenica 26 marzo Rocca di Arsiè - Col di Baio ( Massiccio del Grappa)
Escursione circolare sul versante Nord del Grappa con partenza dal Lago del Corlo per boschi, prati e vecchi borghi.
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:30. Birreria Trenti ore 8:00 . Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Arsiè ( 58 km, 1 ora: auto).
Dal parcheggio della discoteca "La Stua"ci si avvia sul percorso pedonale del lungolago in direzione del vecchio campanile di Rocca. Oltrepassato il cimitero, la strada diventa sterrata e si trova il ponte pedonale che ci consente di attraversare lo stretto braccio del lago del Corlo e proseguire sulla sponda opposta. Si segue la mulattiera che prima costeggia il lago e poi sale verso le Casere Forcelletta . Da qui, con una splendida veduta sul lago del Corlo, si prende la mulattiera in salita sulla destra del capitello, seguendo la tabella che indica la direzione per casere Geremia e Col di Baio. Dopo l’attraversamento di un ghiaione il sentiero si fa meno scosceso e curva verso destra fino alle casere Tenina 875 m, situate sopra l’omonima valle. Si prosegue in leggera salita, che conduce prima ad una curva a sinistra dove c’è un’edicola dedicata a S. Antonio, e poi fino ad una tabella AVA che indica sulla destra il sentiero per il Col di Baio. Si attraversa il pendio prativo per arrivare alle Casere Strapazzon 1068. Si sale sulla carrareccia che porta alle casere Bolin per proseguire poi verso sud-est in salita lungo la dorsale del monte e si giunge alla sommità del Col di Baio 1205m. Si percorre in discesa la stessa via fino a raggiungere lo slargo appena prima delle casere Tenina, qui si scende sulla carrareccia sulla sinistra. A circa 700 m di quota la carrareccia termina ed inizia il sentiero, che in ripida discesa porta all’antica borgata di Fumegai 542 m. Superate le casere si arriva in breve alla stretta carrozzabile che a a sinistra scende lungo la val Carazzagno. Si prosegue fino alle casere Boldi, si supera il ponte che ci conduce sulla riva sinistra del torrente Carazzagno. La strada ora diventa sterrata e ci conduce in breve prima sul “Ponte della Vittoria” e poi proseguendo verso il lungo lago si arriva al parcheggio della partenza.
Dislivello: 900 m .Tempi di percorrenza 6:30 -7:00 Difficoltà: E (Escursionisti)
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ORE 8.30 RITROVO A SAN PIETRO IN GU' in Piazza Prandina
ORE 8.45 RITROVO A GRANTORTINO DA GIORGIO E ANTONELLA.
Partenza per LAPIO.
Parcheggiate le auto nel piazzale della chiesa di Lapio, si risale la strada verso SOGHE per poche centinaia di metri per ammirare il panorama sul LAGO DI FIMON.
Ritornati sui propri passi, attraversata la strada asfaltata, con saliscendi si risale verso contrà Costa. In caso di giornata limpida si possono scorgere in lontananza, non solo l'Altopiano di Asiago e le Piccole Dolomiti, ma anche l'Adamello e le Pale di S.Martino.
Passando fra radure, boschi e contrade si arriva in Via Zambalda. Dopo aver percorso un pezzo di strada asfaltata ci si inoltra ancora nel verde per raggiungere Castelpiero e poi S.Giovanni in Monte.
Alle 12.30 - 13.00 ci sarà un momento conviviale alla trattoria "Agli Olmi". Bis di primi, Bis di secondi, contorni. Acqua, vino, caffè e dolce a richiesta.
Alle 15.00 - 15.30 partenza per il ritorno.
Ritornando a Castelpiero, con un sentiero pianeggiante si arriva nei pressi del "Miramonti", si scende quindi a Villa Di Fimon, Grotta di Lourdes, Valle dei Molini e ritorno a Lapio .
Dislivello complessivo: con saliscendi circa 300 m. Tempi di percorrenza: 3 ore complessive.
Precisazione : la comitiva è unica con partenza da Lapio
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040. Adesioni entro Sabato 8 aprile.
Sabato 22, Domenica 23, Lunedì 24, Martedì 25 aprile - Isola d'Elba trekking
Partenza in tarda serata di venerdì 21 aprile per Piombino. Imbarco per l’Isola d’Elba.
Il viaggio avverrà con mezzi propri (auto) . Alloggeremo in appartamenti a Porto Azzurro.
22-04: visita a Porto Azzurro e passeggiata lungo un sentiero che porta ad alcune spiagge (Barbarossa, Reale, Terra nera) il percorso è di 5 km circa con 200 m di dislivello.
23-04: Da Cavo a Porto Azzurro attraverso il M. Grosso, M. Strega, M. Campanello, cima del Monte. Questa è la cresta orientale dell’isola d’Elba. Percorso di 6-7 ore con 800 m di dislivello, molto interessante . Volendo si può partire da M. Strega accorciandolo un po’.
24-04: Monte Capanna dal Poggio con giro ad anello e ritorno al Poggio, dislivello 700 m, 5 ore circa.
25-04: visite varie e imbarco per il ritorno nel pomeriggio .
P.S.: questo è un programma che potremo variare a nostro piacere.
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Lunedì 1° maggio Ciclopista del Brenta e Media Pianura Vicentina (pranzo alla Festa della Semina del Riso a Grantortino)
Ritrovo a San Pietro in Gù in Piazza Prandina e partenza alle ore 9. Ritrovo a Gazzo in Piazza IV novembre e partenza alle 9:15.
L’itinerario da San Pietro in Gù per Carmignano di Brenta percorrerà la sponda destra del fiume Brenta direzione Sud. Ritrovo a Carturo con il gruppo proveniente da Gazzo presso “la Passaia”. Sempre percorrendo piste ciclabili, un tratto della Treviso-Ostiglia, quindi la ciclabile della Media Pianura Vicentina, per Piazzola Sul Brenta, Poiana di Granfion, Grumolo giungeremo fino a Grantortino.
Pranzo presso la Barchessa di Villa Tacchi in occasione della Festa della semina del riso. Il percorso completamente in piano ha una lunghezza di circa 35 km. E’ sufficiente una normale bicicletta in buono stato di manutenzione. Utile kit di riparazione.
Domenica 7 maggio Sentiero de "el Vu" - Valstagna
Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:30. Birreria Trenti
ore 8:00 . Itinerario: San Pietro in Gù – Bassano – Valstagna (auto).
Il sentiero storico de ‘el Vu’ da Londa al Col D’Astiago è
dedicato ad Albino Celi detto “El Vu”, perché dava del Voi a tutti, leggendaria
figura di “recuperante” al quale si è ispirato Ermanno Olmi nell’omonimo film.
Percorre la linea di sbarramento predisposta durante la prima guerra mondiale.
Da Londa, frazione al lato sud di Valstagna, per segnavia
775, sale fra masiere di terrazzamenti, quindi risale una valletta incontrando
una postazione in galleria. Incrociata l’Alta Via del Tabacco, la segue verso
destra per risalire i tornanti di una mulattiera fino ad un pulpito panoramico
su Valstagna. Alla quota di 560 m, Dosso Pasqualaite, si diparte una variante
attrezzata, mentre a destra scende un sentiero per Case Postarnia e Giaconi
(AVT). Superato il breve tratto con fune metallica (attrezzatura non
necessaria) per mulattiera di guerra su cresta boscosa e per cenge esposte ai
ricoveri “La Grottona”, 790 m. Per sentiero ripido si perviene al
belvedere della Grottona , trincee recuperate, e a Forcella Val D’Ancino, 1085
m, gallerie e ricoveri. Per terreno più facile alla cima di Col d’Astiago, 1240
m.
La discesa più breve per un percorso ad anello volge
direzione sud per segnavia 800 alle Pozzette, quindi per mulattiera lastricata,
sentiero 773, al punto di partenza. Allungando un po' il percorso, una
valida alternativa porta verso nord per cresta boscosa alla Cima del Cimo, 1074
m e a Valstagna per Casale Mandre e Case Postarnia.
Per un eventuale gruppo
B un’alternativa con minor
dislivello è l’”anello basso di Postarnia”, che abbandona il sentiero de “el
Vù” al Dosso Pasqualaite seguendo l’AVT verso nord incrociando la discesa
precedente per Postarnia e Valstagna. Si può allungare il percorso sempre per
l’AVT oltrepassando la Val Fonda scendendo a Valstagna per contrada Giaconi. Descrizione dettagliata con varie opzioni
Dislivello: 1100 m, 450 m
per l’opzione B. Tempi di
percorrenza: 6-6,5 ore complessive (4 l’opzione B)
Difficoltà: E, tratti EE (E
l’opzione B)
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com,
Mario 3336780308, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo
0499425908 – 3775364040
Città d’arte, aree naturalistiche, ville venete e campagne rigogliose sono tutte eccellenze tutelate dal Parco Naturale Regionale del Fiume Sile.
Trasferimento in pullman granturismo con carrello portabici
Ritrovo in Piazza Prandina alle 7:00 con le biciclette (si raccomanda la puntualità) Carico dei mezzi nel carrello e partenza circa alle 7:30 per Treviso.
Tempi di percorrenza: ore 3:30 – 4:00 escluse soste
Lunghezza del percorso: 38 km in piano
Punto di partenza: Treviso
Punto di arrivo: Caposile
Itinerario: Treviso – Casier – Casale sul Sile – Portegrandi – Caposile
E’ sufficiente una normale bicicletta in buono stato di manutenzione tipo city bike. Portare kit di riparazione o camera d’aria di ricambio. Casco consigliato, soprattutto per i minori. Pranzo al sacco. Adesioni fino all’esaurimento dei 50 posti disponibili e comunque entro sabato 20 maggio 2017.
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Gianni 3388433950, Girolamo 0499425908 – 3775364040, Silvano 0495991351 – 3381343100,
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Partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00 precise. Birreria Trenti ore 7:30 . Itinerario: San Pietro in Gù – Bassano – SS 47 della Valsugana – Feltre – Belluno – SS Agordina - Rivamonte Agordino (120 km, ore 1:50 ,auto).
Dall’area picnic di Forcella Franche tra i Comuni
agordini di Gosaldo e Rivamonte Agordino, nel Parco Nazionale delle Dolomiti
Bellunesi, si segue l’itinerario storico-culturale noto come La Montagna
Dimenticata. Quindi sulla destra si seguono le indicazioni per il Bus de le
Neole e Forcella de l’Om.
Seguiamo il segnavia 874, ovvero una variante un pò più impegnativa. Già dalla partenza sono ben evidenti alcune delle caratteristiche proprie dei Monti del Sole: gole e
crepacci spettacolari, la natura
selvaggia che sembra inghiottire ogni traccia del passaggio dell’uomo, picchi e
paesaggi inaspettati.
Raggiunto il Bus de le Neole , ci
troviamo davanti ad un buco
gigantesco che
attraversa una montagna intera da parte a parte, uno spettacolo veramente
impressionante che ci ripaga appieno delle fatiche dell’ascesa. Dopo la meritata sosta nei pressi della Forcella
de l’Om sotto
la mole del Piz
di Mezzodì, si ritorna per la variante più facile del sentiero 874.
Dislivello: 1000 m circa. Tempi di percorrenza: Ore 6:30 circa. Difficoltà: EE
N.B. Dato che la zona è nota per la presenza di zecche nei periodi più caldi, pur non essendo il percorso esposto a Sud, si consiglia un vestiario adeguato. Quindi sconsigliati pantaloncini corti.
Rinviata a Sabato 1° luglio ANNULLATA
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:00.
Itinerario: San Pietro in Gù – Cittadella - Castello di Godego – Pederobba
- Ponte nelle Alpi – Longarone – Calalzo di Cadore – Auronzo di Cadore – Colonia
Alpina Domenico Savio (163 km, ore 2:40, auto).
Il bivacco, dedicato
al grande Pittore Tiziano Vecellio, nato a Pieve di Cadore , sorge in uno degli
angoli più spettacolari del versante settentrionale delle Marmarole.
Dalla Colonia Alpina Domenico Savio, 1035 m, in Val d’Ansiei,
12 km da Auronzo in direzione Misurina, attraversato il fiume si percorre una
carrareccia che attraversa il Bosco di Socento. Abbandonata la carrareccia si
svolta a sinistra per segnavia 260 (NON 279: fatta una correzione) per bosco ad una zona di ghiaie sotto un
salto di roccia che si aggira a sinistra uscendo a quota 1491 m. Per facili
rocce, che si lasciano quando diventano impraticabili, si attraversa una conca
boschiva, costeggiando le Buse di Socento, ricoperte di mughi e separate da
brevi pareti rocciose. Si risale verso Est attraversando l’ultimo tratto
boschivo cui segue una fitta mugaia e una ripida lingua sassosa, uscendo su
prati ai piedi di lisce pareti rocciose. Le si costeggiano salendo in ambiente
bellissimo e sempre più solare, superando alcuni dossi che precludono la vista
al pulpito roccioso ove sorge il Bivacco Tiziano, 2246 m. Discesa per l’itinerario
di salita.
Dislivello: 1200
m. Tempi di percorrenza: Ore 7:00. Difficoltà: EE. Cartografia: Tabacco foglio 017, scala 1:25000
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Sabato 8 - Domenica 9 luglio Monte Ortigara (Battaglia dell'Ortigara 1917-2017)
Partecipazione alle cerimonie ufficiali organizzate dal Comune di Asiago e dell’Associazione Nazionale Alpini nell’ occasione del centesimo anniversario della Battaglia dell’ Ortigara.
Per il programma fare riferimento ai siti web Asiago.it e Ana.it. Per la giornata di sabato è prevista un’escursione guidata ai luoghi della Grande Guerra.
-Sabato 8: partenza da Piazza Prandina alle ore 7:00 per i partecipanti alle due giornate.
Si rende noto che, data la portata nazionale dell’evento, a meno di avere propri punti di appoggio in loco, per il pernottamento i posti sono limitati.
-Domenica 9: per i partecipanti alla sola giornata di domenica, la partenza è fissata da Piazza Prandina alle ore 6:00 precise. I percorsi sono di livello escursionistico e dislivelli limitati.
Domenica 16 luglio Monte Mulaz - Pale di San Martino
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:00, Birreria Trenti ore 6:30 . Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Fiera di Primiero – Passo Rolle – Passo Valles
( 122 km, ore 2:13’ auto).
Dal passo Valles, m 2031, si segue il sentiero 749 che
attraversa sotto le frane della Cima Venegia fino a portarsi all’omonima
forcella, che si raggiunge con alcune ripide svolte (m 2217).
Si segue poi a sinistra una specie di cresta terrosa (sent. 751), poi pendii
erbosi sempre a sinistra della cresta. Giunti ad un minuscolo laghetto si
continua per prati sassosi in direzione dell'imponente parete NO del Mulàz. Si
raggiunge così un ampio ed aperto vallone che si risale fino al passo di
Venegiota (m 2303).
Salendo una ripida costola e attraversando a sinistra sotto le rocce del Mulàz
per cengioni e ripidi sfasciumi, in breve si raggiunge il passo del Fochèt del
Focobòn (m 2291). Vista grandiosa sulle Cime del Focobòn.
Si continua scendendo verso la Val del Focobòn; quando il sentiero si sdoppia
si segue quello di destra, che sale proprio sotto le rocce del Mulàz.
Continuando per esso (due passaggi esposti su roccette richiedono attenzione)
si raggiunge una conca nevosa. Risalito il pendio nevoso si guadagna a sinistra
un pendio morenico e successivamente uno spiazzo erboso. Quindi per una serie
di valloncelli si giunge al passo Arduini (m. 2575, belvedere al Sasso
Arduini). Appena più in là si trova il rifugio G. Volpi (m. 2571).
Dal rifugio su sentiero segnalato si giunge al passo del Mulaz e da qui alla
sommità del Monte Mulaz (m. 2906). Discesa
per la stessa via di salita oppure se si ha la possibilità di lasciare
un’auto in Val Venegiota al Campigolo della Vezzana (oltrepassate le malghe
Venegia e Venegiotta), dal Passo Mulaz si prende il ghiaione che con buona
traccia (sentiero 710) scende alla rotabile (ore 2,30 ).
Itinerario alternativo: (gruppo B) fino al Rif. Mulaz e ritorno. Possibili anche itinerari più facili e brevi dalla Val Venegia o Passo Rolle da decidere al momento in base alle esigenze dei partecipanti.
Dislivello: 800 m (1200 con la cima). Tempi di percorrenza: ore 6:00 (itin: B) -7:00 (A). Difficoltà: EE
Sabato 29 - Domenica 30 luglio Rifugi
Pizzini e Casati - Monte Cevedale, 3769 m
Sabato 29 luglio Partenza da
Piazza Prandina alle ore 7:30, Birreria Trenti ore 8:00 .
Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 – Trento – Cles – P.soTonale – P.so Gavia – S.
Caterina Valfurva - Rifugio Forni (239 km, ore 4:45’ auto). In alternativa
per A4 – VI – BS – Edolo – Santa Caterina V. (285 km, ore 4:35’ e tratto con
lavori, altrimenti 315 km e 4:15’).
Parcheggio presso il Rif. Forni, 2178 m (5 € 48 ore). Salita al Rifugio
Pizzini-Frattola alla testata della Valle Cedèc, che sorge a 2707 m su uno
sperone erboso in uno splendido circo glaciale racchiuso a Nord dalla mole del Gran
Zebrù, a Est dal Ghiacciaio del Cevedale ed a Ovest verso l’elegante
piramide del Pizzo Tresero (ore 1:30). Mezza pensione soci Cai € 50,50.
Domenica 30
luglio
Gruppo A: Salita di
buonora per sterrata prima e sentiero su terreno detritico fino a raggiungere
il rifugio Casati 3269 m (ore 1.50). Calzati i ramponi si procede in cordata sul
ghiacciaio a destra del Rifugio, prima per tratto pianeggiante e poi in salita,
poi altro tratto pianeggiante e altra salita, restando al centro del ghiacciaio
fin sotto la sua parte sommitale. Si risale il pendio traversando verso destra,
salendo sotto la crepaccia terminale che si supera sotto l´incavo della cresta
dove è chiusa. Obliquo verso sinistra per salire in cresta e lungo questa con
percorso aereo verso destra si raggiunge brevemente la vetta, 3769 m, a forma
di cresta pianeggiante (ore 2 ). Discesa per la via di salita.
Gruppo B: Salita al
Rifugio Casati a quota 3269 m splendido balcone panoramico su Gran Zebrù e Cevedale,
ai piedi del ghiacciaio del Cevedale
Discesa delle due comitive al Rifugio Pizzini e quindi al Rifugio Forni,
punto di partenza (ore 2:30).
Dislivello: primo giorno
530 m
secondo giorno gruppo
A: 1060 m, gruppo B: 560 m.
Difficoltà: gruppo A: itinerario alpinistico F+
gruppo B: EE più
che altro per la quota.
Attrezzatura: ramponi,
piccozza, imbragatura, casco (A)
Cartografia: Tabacco foglio 08, scala 1:25000
Info: mail: montagnaatuttabirra@gmail.com, , Girolamo 0499425908 –
3775364040, Mario 3336780308, Silvano 0495991351 – 3381343100. Adesioni al più presto e comunque entro il 21 luglio salvo esaurimento posti in rifugio.
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Domenica 6 agosto Passo San Pellegrino - Rifugio Fuciade - Sasso Vernale
Ritrovo in
Piazza Prandina alle ore 5.50 e partenza alle 6:00 precise, a Romano d’Ezzelino
(park Romano Medica) ore 6:20. Itinerario: San Pietro in Gù – Romano d’Ezzelino
– Cavaso del Tomba – Sinistra Piave –
Agordo – Cencenighe – Passo San Pellegrino.
Dal Passo San
Pellegrino per segnavia 607 al Rifugio Fuciade, in splendida posizione. Da qui
la comitiva A sale sempre per
segnavia 607 al passo delle Cirelle, 2683 m. Per sentiero 612, resti di guerra,
al Passo Ombrettola, 2864 m. Per cresta Sud del Sasso Vernale, seguendo le
tracce di camminamenti militari e rimontando facili gradoni rocciosi si
raggiunge in breve la vetta, 3058 m (30 minuti; ore 3.30 complessivamente).
Per il ritorno consigliata la salita della vicina Cima Ombrettola (2931 m), che
si alza subito a sud dell’omonimo passo (al quale si sarà tornati percorrendo a
ritroso la normale al Vernale). Da qui si scende per il suo versante sud-est,
senza segni di passaggio e con passi di I grado su roccia piuttosto friabile
(attenzione), fino alla Forcella del Bachèt (2828 m). Non resta che tuffarsi a
capofitto nell’incredibile ghiaione sottostante e raggiungere poi la conca di
Fuciade.
Comitiva B: Dal Rifugio Fuciade, per
segnavia 670, alta via numero 2, quindi 693 e 694 all’insellatura della Forca
Rossa, 2486 m, Bellissime
vedute su Cima Bocche, sottogruppi Uomo e Ombrettòla, Pale di San Martino . Ritornati in discesa a ritroso per sentiero 694, si segue un
tratto dell’alta via dei Pastori transitando per i Casoni di Valfredda e
giungendo alla Baita Flora Alpina, 1818 m. Da qui in breve al punto di
partenza.
Possibili
passeggiate nella splendida conca del Fuciade per chi volesse godere dell’ambiente
con minore impegno fisico.
Dislivello comitiva A : 1200 m, B: 700
m Tempi di percorrenza comitiva A: 5-6
ore complessive, B: 3:30-4:00 Difficoltà comitiva A: EE, B: E
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com , Raffaele 3473245119, Girolamo
0499425908 - 3775364040
Domenica 27 agosto Sentiero dei Fiori - Gruppo dell'Adamello
Partenza da Piazza Prandina alle ore 5:00, Birreria
Trenti ore 5:30 . Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della
Valsugana – Trento - Cles - SS42 – Passo del Tonale ( 194 km, ore 2:53’
auto).
Il percorso attrezzato si snoda dal Passo Castellaccio a
Passo Pisgana e segue la via di arroccamento che gli Alpini utilizzarono
durante la prima Guerra Mondiale per collegare le postazioni installate in
cresta. Il percorso è caratterizzato dalla possibilità di interromperlo in 4
punti che nello stesso tempo ne identificano anche le diverse difficoltà.
Dal Passo del
Paradiso q.2585 (raggiunto con l’impianto di risalita*) si segue il sentiero
CAI 44 che sale fino al Passo del Castellaccio
2963 m. Quindi teniamo il crinale a sinistra dove inizia il Sentiero dei
Fiori. Si raggiunge il Corno di Lago Scuro q.3166 , pochi metri sotto la vetta
è situata la Capanna Amici della Montagna. Si scende quindi verso il Passo di
Lago Scuro q.2970 (resti delle vecchie trincee e baracche). Seguiamo il crinale
verso Cima Payer che in breve inizia ad essere attrezzato. Raggiunta Cima Payer q.3056 (Piccola croce e libro di
vetta) torniamo al Passo di Lago Scuro, quindi si scende al Lago Scuro q.2737
(Costeggiamo il piccolo laghetto situato circa 100 metri sopra il Lago Scuro).
Al bivio q.2750 ci innestiamo sul CAI
209: a destra si scenderebbe al rifugio Città di Trento al Mandrone in circa 40
minuti, restiamo a sinistra in ripida salita verso il Passo del Maroccaro
q.2973 (Dalla parte opposta si inizia a scendere per traccia sul ghiacciaio del
Presena in direzione nord) a Capanna Presena q.2738 e al Passo del Paradiso
q.2585 e quindi al punto di partenza. Descrizioni più dettagliate sul web: Escursionismo
360, Vieferrate.it
*) Cabinovia Paradiso (da Passo Tonale 1.885 m a
Passo Paradiso 2.587 m) dal 10 giugno al 24 settembre 2017 orario 8.15-17.45
(€ 7,00 Corsa singola, € 11,00 A/R ).
Dislivello: cumulativo 1150 m. Sviluppo: 10 km . Tempi di percorrenza: Ore 6:00
circa. Difficoltà: EEA. Cartografia: Tabacco foglio
052 Adamello – Presanella, scala 1:25000. Attrezzatura:
Imbragatura, casco, set da ferrata, ramponi.
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Sabato 2 - Domenica 3 settembre Cima Tosa - Sentieri Brentari e Palmieri -Dolomiti di Brenta (annullata)
Sabato 2 settembre
Partenza
da Piazza Prandina alle ore 8:00, Birreria Trenti ore 8:30 .
Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Trento – SS45bis
– Sarche – San Lorenzo in Banale – Ponte Baesa ( 151 km, ore 2:17’ auto).
Dal
bar ristorante Dolomiti, 796 m, ( parcheggio ) per sentiero segnavia 325 in 4
ore e 1500 m di dislivello si raggiunge il Rifugio Agostini, 2410 m. Oppure con
servizio taxi-jeep (10 €) fino al Rifugio Al Cacciatore, 1820 m, e quindi per
segnavia 325 in ore 1:30 al Rifugio (opzione consigliata).
Domenica 3 settembre
Comitiva A: Dal Rifugio Agostini
si percorre il sentiero segnavia 358 che porta al Sentiero Brentari, per
abbandonarlo dove piega a destra e risalire il ghiacciaio in direzione della
Bocca d’Ambiez (utili ramponi). L’ultimo tratto della vedretta si evita
seguendo un percorso attrezzato a sinistra del canalone che porta direttamente
alla Bocca d’Ambiez dove sale dall’altro versante il Sentiero dell’Ideale. Si
incontra in breve l’attacco della “Via Migotti alla Tosa” (scritta sulla
roccia). Si sale lo spallone, ometti e sbiaditi segni rossi, (I° sup) e superata
una placchetta (II°), si piega a sinistra e si supera un lungo canale
appoggiato (I° – I° sup.), alla fine del quale, spostandosi sul lato destro si
sbocca presso la cima. In breve si raggiunge la vetta con grande ometto, dove
una vista mozzafiato spazia sui gruppi circostanti. Seguendo in direzione est, ometti, si scende
ad un anfiteatro e quindi ad un secondo simile ripiano al bordo di una parete
dove si trova il primo punto di calata (20 m) che porta ad un terrazzo
(raggiungibile anche con non difficile arrampicata in discesa) da cui con
calata di 25 m si raggiungono facili rocce (I°) che conducono al sentiero 358
che riporta al Rifugio Agostini.(2 ore all’attacco, 2:30 per la cima, 1 ora al
Rifugio).
Comitiva B: Dal Rifugio, per
segnavia 358, si percorre il sentiero attrezzato Brentari, di moderata
difficoltà, fino al Rifugio Pedrotti alla Tosa. Il ritorno avviene per il
Sentiero Palmieri, segnavia 320 (circa 5 ore per l’intero anello). Per chi non
volesse fare il percorso attrezzato, è possibile raggiungere il rifugio Tosa per
il Sentiero Palmieri Basso eventualmente con la variante Palmieri Alto in una
delle due tratte.
Dislivello: 1° giorno 600 m, 2° giorno comitiva A 800 m, comitiva B 450 m. Tempi di percorrenza: come da relazione. Difficoltà:
gruppo A: EE, I°+, PD, gruppo B: EEA, E
per il sentiero Palmieri. Attrezzatura:
imbrago, set, casco (+ discensore per comitiva A). Cartografia: Tabacco foglio 053 Dolomiti di Brenta, scala 1:25000
Domenica 10 settembre Piani Eterni - Vette Feltrine (rinviata)
Domenica 17 settembre Rif. Boz, Passo Alvis - Banche del Sass de Mura - Vette Feltrine
Partenza da Piazza Prandina alle ore 6:00, Birreria Trenti ore 6:30 . Itinerario: San Pietro in Gù – Nove – SS 47 della Valsugana – Imer – Val Noana – Rifugio Fonteghi ( 90 km, ore 1:35’ auto).
Dalla località Buse, 1160 m, parcheggio, si segue la mulattiera segnavia 727 verso la Val Fonda, quindi per bosco a tratti ripido, infine traversato il torrente, si giunge al pianoro dove sorge il rifugio Boz, 1718 m, ore 1:50’. (comitiva A e B).
Comitiva A. – Stupendo percorso ad anello attorno al Sass de Mura su banche ghiaiose, con esposizioni contenute con caratteristiche ed impegno diverse a seconda del versante. Un unico passaggio tecnico (II+).
Dal Rifugio Boz si segue il sentiero per malga Neva Seconda, deviando fino ad incontrare il sentiero 748 che si segue a destra fino alle indicazioni per Acquedotto Neva. Per una traccia a sinistra al Cadin di Neva che si traversa per poi raggiungere la Forcella di Neva, 2148 m.
Da qui si traversa, sormontando una spalla e calando ad un intaglio (II+), unico tratto tecnico del percorso, giungendo l’inizio della Banca Posterna che contorna il versante settentrionale e a tratti con caratteristiche di cengia taglia colate di ghiaie alternate da aggiramenti e roccette in falsopiano.
Seguono, con più o meno le stesse caratteristiche, la Banca Est, quindi la Banca Soliva a Sud e l’occidentale Banca Ovest. Si ripercorre il tratto tecnico percorso in salita guadagnando la spalla e scendendo alla Forcella di Neva e traversato il Cadin di Neva si ritorna al Rifugio Boz.
Dislivello: 1100 m. Tempi di percorrenza: 5-6 ore. Difficoltà: F+/I, II+ . Attrezzatura: normale da escursionismo più casco. Consigliato imbrago per eventuale assicurazione su singoli passaggi.
Comitiva B. Oltre al percorso Rifugio Fonteghi – Rifugio Boz, giro ad anello , facoltativo, Passo de Mur – Passo Alvis ( Monte Alvis, 1922 m).
Dislivello: 600 m (+ 200 anello), Tempi di percorrenza: 3:30 – 5. Difficoltà: E
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Domenica 19 novembre Pranzo di fine stagione – Escursione da Pove del Grappa a Malga Vittoria
Programma:
Ritrovo in Piazza Prandina a San Pietro in Gù alle 8:30.
Ore 9:00 circa arrivo a Pove e parcheggio nei pressi della Chiesa, quindi inizio escursione. Il percorso, dopo aver preso quota, attraversa con bella vista panoramica l'intera conca. Superate due gallerie di guerra, sbocca nei pressi di una vecchia cava, salendo quindi in cresta presso il M. La Gusella e in direzione Nord, superato col Cavraro, conduce all'Agritur Malga Vittoria (ore 2:30 - 3:00, dislivello 630 m).
Per chi volesse effettuare un percorso più breve, ritrovo alle ore 10 presso Malga Vittoria. La passeggiata di circa un'ora complessiva conduce ad un bel punto panoramico nei pressi di M. La Gusella.
Ore 12:30 Pranzo presso Malga Vittoria (Menù di 2 primi, 2 secondi, contorni, acqua, vino, dolce, caffè: € 25).
Ore 15:30-16:00 ritorno a Pove per sentiero n° 50 (ore 1:20) o con passaggio auto.
Naturalmente è possibile arrivare alla Malga in auto per l'ora di pranzo.
Adesioni entro il 12 novembre : mail montagnaatuttabirra@gmail.com, Giorgio 3331469831, Silvano 0495991351 - 3381343100, Girolamo 0499425908 – 3775364040
Classico itinerario natalizio che conduce
alla più nota cima che corona la pianura vicentina. In questo periodo possiamo
ammirare la fioritura della “rosa di Natale” (Helleborus niger). Da Case
Grumello, 250 m (comitiva A) e dalla Chiesa dell’Angelo, 533 m (comitiva B).
Ritrovo in Piazza Prandina e partenza alle
ore 8:30 – Itinerario stradale: Autostrada Valdastico – Uscita Thiene -Schio
- Piovene Rocchette – Grumello (o Chiesa dell’Angelo).
Dalla località Case Grumello (comitiva A)
si sale a zig-zag per buona traccia di sentiero il versante sud del monte fino
ad intercettare presso Casorie Rovren, 593 m, la strada tagliafuoco che
congiunge Piovene con Santorso. Da qui, incontro con la comitiva B proveniente
dalla Chiesa dell’Angelo, si prosegue per la mulattiera
Rovrea-Mardifaia, che risale la brulla costa su segnavia 456,
sentiero del Sass de la Poja, incontrando postazioni di osservazione della
Prima Guerra Mondiale. Si arriva così al panoramico balcone di Casara
Mardifaia.
Si prosegue percorrendo un tratto quasi pianeggiante e quindi con
alcuni tornanti si giunge al sasso della Madonna, 1105 m. Per strada militare
alla conca ove sorge il santuario della Madonna del Summano, 1108 m, e
la Baita Genzianella del Gam di Piovene , che potrà offrirci un buon
piatto di pasta fumante. In direzione Ovest aggirando la conca si raggiunge la
cima del M. Summano, 1296 m. Il ritorno avverrà per il sentiero 459 alla Chiesa
dell’Angelo.
Comitiva B in salita dalla Chiesa
dell’Angelo per strada tagliafuoco a Casorie Rovren, quindi come gruppo A.
Dislivello: 1050 m gruppo A ,
750 m gruppo B . Tempi di percorrenza: ore 2:30 (2:00) per la
salita, discesa 1:30. Difficoltà: E
Domenica 14 gennaio Monte Cavioio e Monte Cimone di Tonezza,1226 m.
Tradizionale uscita di Capodanno: quest’anno dal Grappa passiamo alle Prealpi Vicentine
Ritrovo in Piazza Prandina alle ore 7:45 e partenza alle ore 8:00. Itinerario stradale: Autostrada Valdastico – Uscita Piovene Rocchette – Arsiero.
Dalla strada per Tonezza, 200 m dopo il bivio per Posina, 359 m, parte il sentiero 544 che sale verso le pareti. Dopo un tratto incavato nella roccia, si inoltra nel bosco e sale in località Pessi, confluenza del sentiero 542 B proveniente da Bugni. Dopo diversi tornanti nel bosco, raggiunge la base delle rocce del Cavioio, e la grotta con statua del Redentore. La salita al M. Cavioio, con breve tratto attrezzato, dove si trova il bivacco O.Vittori, è facoltativa. Aggirato il versante Ovest, si prosegue per il crinale a fianco di una trincea per confluire nel sentiero 542 toccando la Cima Neutra e giungendo infine sul Monte Cimone. La discesa avviene per la Strada degli Alpini, toccando il Piazzale degli Alpini, e scendendo a casa Pierini. Da qui per la Chiesetta di San Rocco al punto di partenza.
Dislivello 830 m. Tempi di percorrenza: ore 4:30 complessive. Difficoltà E, tratto EE facoltativo. Cartografia:Sezioni Vicentine del Cai - Valdastico e altopiani Trentini scala 1:25000
Utile una pila per la presenza di alcune gallerie. Pranzo al sacco.
Info: mail montagnaatuttabirra@gmail.com , Giorgio 3331469831, Girolamo 0499425908- 3775364040
N.B. Alcune date potranno subire delle variazioni. Saranno aggiunti altri itinerari a completamento del calendario.
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