Accesso stradale
Per l’autostrada del Brennero dal casello di Ala-Avio
proseguire sulla SP 90 tenendo la sinistra in direzione Avio. Si segue la strada che risale la Valle dei Mulini, indicazione
S. Valentino (SP 208). Dopo circa 11 km si svolta a
sinistra seguendo l'indicazione Prà Alpesina sulla SP 230. Dopo
circa 9 km si arriva ad un bivio verso sinistra con l'indicazione per il
Rifugio Monte Baldo situato a 1180 m nella splendida conca della Madonna della
Neve.
e seguire il panoramico “Filo del Lavacchio” a picco
sulla Val d’Adige. Le nuvole basse non
danno speranza di vedere alcunché. Si prosegue per la strada che traversato
un bosco di faggi esce sui pascoli di Malga Lavacchio e nei pressi del Bivacco omonimo, 1362 m.
Malga Trattesoli, 1117 m |
Itinerario Parcheggiato
presso il Rifugio Monte Baldo, si segue la strada di accesso per abbandonarla
presto seguendo a destra il sentiero segnavia 652 per Avio. Si scende affiancando alcune
costruzioni e quindi per ripido viottolo che attraversa una strada, in dieci
minuti al Ponte della Balanzà, 980 m,
sul torrente Aviana. Si segue verso destra il segnavia 661 che conduce
in dieci minuti al Pian della Cenere, 1000 m. A sinistra per strada forestale
si sale con vista sulla conca della Madonna della Neve in direzione Nord fino a
Malga Trattesoli, 1117 m. Verso Est si raggiunge il piano sommitale del Corno
di Corlach da dove si puo’ svoltare a sinistra
A questo punto, complice la nebbia e i
cartelli stesi al suolo, seguiamo un’invitante strada bianca di sassi che muore
ai limiti del bosco, seguita da un evidente sentiero ricoperto di foglie, e più
avanti occupato anche da qualche arbusto. Probabilmente esce nei pressi del
passo del Cerbiolo, ma con questo tempo, meglio non rischiare. Ritorniamo al
cartello prostrato e ritroviamo la strada,
in un tratto inerbita, che si inoltra verso Sud nella faggeta. Proseguendo
in piano nel bosco, se ne esce al Passo del Cerbiolo, 1370 m.
Il “Giro delle Malghe di 16
km” prosegue in piano senza valicare il passo, in direzione Ovest sempre su
segnavia 661, sentiero degli archetti, traversando in contropendenza il versante Nord di Punta delle Redutte fino
a giungere a Malga Acquenere. Quindi, perlopiù ancora in costa, verso Nord con
lunga traversata nel bosco su segnavia 652, passando per Malga Artiloncino, si
esce in Val Domenegal ritornando al
Rifugio Monte Baldo.
sentiero 661: dietro front |
Ne percorriamo un tratto, con ridotta visibilità, su terreno pesante.
L’ora, la lunghezza, il meteo incerto, la quasi nulla visibilità e il tipo di
terreno consigliano di trovare un’alternativa.
Ritorniamo
al passo del Cerbiolo e, consultata la carta, scendiamo alla cieca in Val della
Bot. Poco dopo, presso Malga Fassole 1313 m, l’abbassamento di quota consente
miglior visibilità. Il sentiero, senza
segnavia ma ben marcato, si inoltra nel
bosco incontrando grossi esemplari di faggio. Più avanti una deviazione a
sinistra, già preannunciata da un cartello nei pressi della malga, consente di
ammirare “il Patriarca del Baldo”, un abete bianco secolare di eccezionali
dimensioni.
A
circa 1100 m il sentiero incrocia una strada che percorre il pendio in quota
(strada tagliafuoco?). Proseguendo in discesa si raggiungerebbe il Pian di
Cenere transitando per il Bivacco degli Alpini di Avio. Indicazioni a sinistra,
verso Ovest, danno Cascata Corondoler a 25 minuti e per la stessa direzione Madonna della Neve. Variante nella variante, la percorriamo incontrando una vasta zona colpita da qualche tempo da una slavina o da una
tromba d’aria e anche dall’altro versante si riconosce un ben evidente sentiero
o mulattiera.
La
valle si chiude mentre, quando ormai si
ode lo scroscio del torrente, la strada finisce e lascia il posto ad una
esile traccia che scende un pendio boscoso dirupato e franoso fino al greto del
torrente. Dall'altra parte una rampa metallica che conduce al sentiero con
tanto di parapetto. E per attraversare? Ci domandiamo chi metta questi
cartelli, chi faccia la manutenzione ai sentieri.
Già in
precedenza, fra cartelli abbattuti o messi al contrario (quello del Passo
Cerbiolo presso Malga Fassole), abbiamo notato qualche carenza. Ma questa è
grave: almeno due cartelli consecutivi
indicanti Madonna della Neve, luogo dove si arriva anche in auto, che
conducono sull’orlo di un precipizio e sul greto di un torrente invalicabile.
Attraversiamo, perché ormai è d’obbligo, camminando sull’orlo di un manufatto di
cemento dove si incanala il torrente, la cui superficie è resa viscida dalle
alghe, e formando una catena umana per una qualche assicurazione.
Anche stavolta ci è andata bene, siamo dall’altra parte, e per
comoda mulattiera si sbocca nella strada che porta al Pian di Cenere, e da qui
verso Nord per strada, quindi per la scorciatoia dell’andata al Rifugio Monte
Baldo.
Osservazioni Il Giro delle Malghe così
detto breve (di 16 km), in quanto ce n’è un altro da 25 km, non è poi così breve ed è poco omogeneo come
difficoltà. La prima parte, fino al Passo del Cerbiolo, si svolge su strade
forestali, quindi percorribili anche in mountain bike, la difficoltà escursionistica
potrebbe essere T. Da questo punto in poi si traversa a lungo in costa su
pendii a volte abbastanza ripidi, basta
guardare la distanza delle isoipse sulla cartina, e il sentiero ci pare, per il
tratto che abbiamo percorso, poco più che una traccia.
Per chi voglia accorciarlo e renderlo più facile, una buona
soluzione è scendere dal passo del Cerbiolo per Malga Fassole, transitando per
il Bivacco degli Alpini di Avio, fino al Pian della Cenere ( 40 minuti)
lasciando perdere le indicazioni per Cascata del Corondoler.
Dislivello: 500 m circa. Tempi di percorrenza: 5 ore circa. Difficoltà: E
Cartografia: Kompass 691 - Monte Baldo
Nord, scala 1:25000
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