venerdì 26 dicembre 2014

Monte Summano, 1296 m - Prealpi vicentine (Massiccio del Pasubio)*


(*) classificazione SOIUSA
Classico itinerario natalizio che conduce alla più nota cima che corona la pianura vicentina. In questo periodo possiamo  ammirare la fioritura della “rosa di Natale” (Helleborus niger).


Helleborus niger  (Rosa di Natale)

Accesso stradale. Dall'autostrada A31 Valaldastico, uscita Piovene Rocchette, portarsi al centro di Piovene e da Via Libertà, poco prima del Municipio, prendere a destra (ovest) Via dell'Angelo, una stretta stradina che conduce con alcuni tornanti alla Chiesa dell'Angelo dove si parcheggia.




Itinerario.  Il sentiero dei Girolimini percorre il crinale Est, coperto da bosco di faggio e carpino con esemplari di acero montano, tiglio e frassino. 
La Chiesa dell'Angelo
   Dal Santuario, 533 m, si procede a sinistra lasciando la strada, su segnavia 459. All'inizio su forestale,  diviene poi ampia mulattiera giungendo dapprima ad un tornante panoramico sulla pianura vicentina (località Carpane, 639 m) e poco dopo al Colmo degli Spiadi, 663 m. In direzione Ovest, guadagnando il versante Sud del crinale, raggiunge il pianoro ove sorge la Casara Mardifaia, 955 m, bivio a sinistra con la strada militare che si collega con il sentiero 457 della via Crucis.
Il Santuario della Madonna del Summano
  Ancora in direzione Ovest, per divenire strada militare al Sasso della Madonna, 1105 m, sfociando poi nella mulattiera della Via Crucis e giungendo con questo itinerario alla conca ove sorge il Santuario della Madonna del Summano, 1188 m. Nei pressi, la Baita Genzianella del GAM di Santorso, punto di ristoro oggi aperto.  
   Un ultimo strappo e seguendo la strada bianca e un sentiero che aggira la valletta, si giunge sulla sommità,  1296 m, dominata dalla caratteristica croce. Il sentiero può essere percorso integralmente da Piovene dai pressi del vecchio Ospizio dei frati Gerolimini. 
   

La discesa avviene per il medesimo itinerario di salita. Un'alternativa di discesa può essere la Strada dei Barchi, percorso quasi tutto su strada silvo-pastorale, segnavia 460 (di scarso interesse escursionistico).

Dislivello:  750 m. Tempi di percorrenza: ore 3:30 complessive. Difficoltà: E. Cartografia : Sezioni Vicentine del CAI, Valdastico e altIpiani trentini. Scala 1:25000 foglio Sud.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Galleria Immagini                                                                                                                                                                       Panorama dalla cima                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
                                                             


domenica 21 dicembre 2014

Cima Manderiolo, 2049 m - Altopiano dei Sette Comuni


Da Cima Manderiolo: Cima Dodici, M. Trentin e il Portule

Accesso stradale  Da Asiago si segue in direzione Trento la SP 349 della Val D’Assa. Oltrepassato Camporovere si prosegue fino all’Osteria del Termine, 6 km dal Passo di Vezzena, quota 1290 m, dove si parcheggia.

Itinerario  Si ridiscende di 100 m a prendere sulla sinistra una forestale che passa sopra l’Osteria  ed entra nella Val Sparavieri. Dopo circa tre Km si giunge ad uno slargo nel bosco dove la strada cambia bruscamente direzione con  un tornante. 
 Una traccia senza indicazione prosegue nella direzione della valle, mentre, fra le due direzioni, due piccole frecce nere su fondo bianco affisse sugli alberi individuano una terza direzione  nel bosco che si segue. Il percorso volge verso Nord-Est risalendo il pendio boscoso. Prestando attenzione alle rade ma costanti indicazioni, si esce in una radura dove appare a sinistra la Casara di Campo Manderiolo, 1709 m.

Casara Fondi di Campo Manderiolo, 1709 m
 Raggiuntala, si prosegue per la strada di accesso alla Malga che presto termina , a quota 1747 m, su una forestale, ove transita il sentiero 220, sentiero della Pace. Si abbandona subito la strada per risalire liberamente per il bosco di fronte dove appare più percorribile, tendendo preferibilmente verso sinistra. Il percorso, mentre il bosco dirada, permette di aggirare verso Ovest lo spigolo dei Fondi. Quando appare la bella spianata dei Fondi di Campo Manderiolo, se si è scelto il percorso migliore si deve calare di una decina di metri per riprendere a salire il pendio Sud della Cima Manderiolo che abbiamo di fronte.

Il versante sud di Cima Manderiolo. Al centro la vetta
  Si seguono le tracce solitamente presenti o si cerca una logica via di salita evitando affioramenti rocciosi e macchie di mughi giungendo presso una forcelletta alla cui sinistra si sale ad un’anticima con croce metallica. La sommità più elevata è sulla destra in forma di cresta affilata che precipita verso Nord. Attenzione alla eventuale cornice.  Il panorama è ineguagliabile.
 Per la discesa, fra diverse possibilità, abbiamo scelto di calare più ad Est, verso il centro della spianata dei Fondi di Campo Manderiolo. Accostando il rilievo antistante dello Spigolo dei Fondi verso Est fino ad intercettare a quota 1825 m la evidente stradina che sbocca a quota 1786 sulla forestale segnavia 220.

In discesa verso i Fondi di Campo Manderiolo
La si percorre in direzione Ovest, con un tratto in leggera salita, fino ad intercettare l’innesto della strada di accesso alla Casara Fondi di Campo Manderiolo (cartello) percorsa in salita. Dalla Casara si può scendere per l’itinerario di salita oppure tentare di percorrere la Val Sparavieri da una quota più elevata. Sulla carta sono segnate alcune tracce che poi sul terreno non è facile individuare. Ci si avvicina al solco  vallivo procedendo dalla Casara prima verso Ovest, poi entrando nel bosco in direzione Sud-Ovest ad intercettare sulla destra orografica una traccia di sentiero che si raggiunge attraversando il fondo della valletta ove possibile. La cosa è più facile a dirsi che a farsi.
Attraversamento sul fondo della Val Sparavieri
  Nel nostro vagabondare in questa “selva oscura” , mentre stavamo per rinunciare, cominciando a risalire, incontriamo un gruppo accompagnato da Mario Busana, autore di guide escursionistiche, fra le quali una guida di itinerari con le ciaspole di questa zona, l’Altopiano dei Sette Comuni, ..e la cosa si risolve. La traccia, dalla destra orografica scende nel solco e passa a sinistra. Si incontra un bivio con una traccia a sinistra che corrisponde sulla cartina al sentiero in nero per quota 1587 e Casara Fondi, quindi sbocca in dirittura della strada forestale lasciata all’andata dove abbiamo seguito  le frecce nere sugli alberi. Per questa al punto di partenza.

Dislivello: 760 m. Tempi di percorrenza: salita ore 3:00, discesa ore 2:00. Difficoltà: EAI
Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai,  Altopiano dei Sette Comuni, scala 1:25000 , foglio Nord

                              Galleria Immagini
                                Panorama dalla cima


domenica 7 dicembre 2014

Malga Toraro dalla Val Posina - Altopiano di Folgaria


   Contrade e valli abbandonate. Un salto di oltre mille metri, quindi la montagna innevata , i camosci .. e noi.

Malga Toraro, 1568 m




Accesso stradale Dall'uscita dell' A31 Valdastico di Piovene Rocchette, seguire per Arsiero (VI). Da qui per località Posina e  Laghi (indicazioni). Oltrepassato il bivio a sinistra per Posina e subito dopo il centro di Castana, svoltare a destra per una stretta strada asfaltata con indicazioni Val di Tovo e contrade Facci e Brunelli. 
Al bivio successivo, svoltare a destra e seguire una strada bianca che in 500 metri porta al piccolo villaggio di Brunelli. Qualche possibilità di parcheggio presso il piccolo centro o poco prima su un paio di slarghi a lato strada. 
 Proseguendo diritto al bivio, si può parcheggiare presso le contrade di Tovo e percorrere a piedi a ritroso la strada fino alla contrada Brunelli dove parte il sentiero.
                     

< Sezioni vicentine del Cai, Valdastico e altopiani trentini, scala 1:25000, foglio Sud





Itinerario  Si sale a fianco del torrentello che scende da Nord-Est, segnavia 533 A. Il sentiero,  usato un tempo per lavoro,  parzialmente lastricato e sostenuto da muretti a secco,  risale con ripidi tornanti incontrando alcuni baiti e attraversando tratti di bosco. Raggiunge a quota 855 m le ultime costruzioni abbandonate, i Casoni della Valle. Poco dopo incontra  il sentiero 533 proveniente da Castana, giungendo in breve alle Stalle Campiello, 1025 m, e alla strada militare che sale da Riofreddo per Forte Campomolon.  Il sentiero lascia la strada per poi ritrovarla presso Malga Zolle di Fuori, 1160 m.  Per prati e quindi per bosco, fino a incontrare la strada bianca che si percorre verso Sud per cinque minuti, giungendo al Passo della Pianella, 1365 m, dove si stacca la strada della val Cuccà per val Campoluzzo. Si prosegue brevemente verso Nord per la strada di Campomolon. Il sentiero si stacca a sinistra e risale per bosco uscendone mentre attraversa la strada di servizio alla Malga Toraro, 1568 m, che si raggiunge in breve.





 Dallo stallone verso Sud-Ovest ad imboccare una mulattiera militare (abbastanza distinguibile anche oggi con neve e segni biancorossi quasi tutti coperti) che porta sul sentiero 530 a quota 1660. Verso sinistra, direzione Sud, si esce scavalcando la masiera di confine dei pascoli della malga , transitando presso Croce di Toraro e aggirando la Costa di Mesole. 
  In discesa verso val Campoluzzo, a tornanti per bosco di faggio si giunge presso la Malga Campo Azzaron, 1360 m.

    Verso Sud per strada , che presto si lascia per costeggiare nel bosco un muretto di confine. Si percorre quindi un crinale che delimita la Val Scarabozza, e ad un bivio con paline segnaletiche si volge a sinistra, per scendere la testata della Val StraTovo. Con un ultimo traverso, tramite una galleria, si imbocca la ripida e stretta Val di Tovo.  All’inizio sassoso, il sentiero si fa più comodo più in basso dove la valle si allarga leggermente fino ad uscire sulla destra presso un  capitello sulla strada Briam proveniente dal passo della Lazza. 
   Si lascia subito la strada per scendere a sinistra per bosco, sempre nei pressi del torrente Tovo e lasciate a destra le Stalle Fraine, 672 m, e ben conservati terrazzamenti a sinistra, il sentiero continua fra muretti a secco a lato del torrente, ed esce presso un ponte, che attraversa, raggiungendo Contrà Facci, 593 m. Per strada asfaltata al bivio con la strada bianca a sinistra che porta a Contrà Brunelli, punto di partenza.


Dislivello: 1100 m. Tempi di percorrenza: ore 5:30. Difficoltà: E. Cartografia: Sezioni vicentine del Cai, Valdastico e altopiani trentini, scala 1:25000, foglio Sud.
                          
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