domenica 24 maggio 2015

Ciclabile della Valle dei Laghi - Da Terlago (TN) a Riva del Garda

   
   Un panoramico percorso di circa 38 km attraverso la Valle dei Laghi e lungo il fiume Sarca fino al suo sbocco nel Lago di Garda e a Riva


   
   La ciclabile inizia presso gli impianti sportivi di Terlago e, dopo aver costeggiato il Monte Mezzana, si raggiunge l’abitato di Vezzano. Superato il centro di Padergnone, si costeggiano gli splendidi laghi di S. Massenza e Toblino. Si prosegue sull’argine sinistro del fiume Sarca giungendo, dopo aver costeggiato vigneti e frutteti, a Pietramurata. Ancora lungo il fiume Sarca e alla nostra sinistra il lago di Cavedine, sempre fra splendide vedute, si raggiunge Dro. Dalla sinistra  del fiume Sarca, si passa sull’argine destro poco prima dell’abitato di Arco. Alcune aree di sosta attrezzate, propizie ad una meritata sosta, sono ormai prossime. Attraversata la cittadina, il cui bel castello sarebbe meritevole di visita, si giunge sempre seguendo il Sarca alla località di Linfano dove il fiume si getta nel Garda. Siamo quindi a Torbole, sul Lago, da dove, per la ciclabile del lungolago, arriviamo a Riva del Garda.




                                                             







                         
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Mappa del tracciato    

Info sul Web:  tr3trentino,  bikeitalia, lifeintravel, piste-ciclabili.com


domenica 17 maggio 2015

Anello del Monte Croce, 2490 m - Lagorai



M. Croce, 2490 m


























Accesso Stradale.  Dalla Statale 47 Valsugana uscire all’altezza di Borgo Valsugana per Passo Manghen.  Dopo l’abitato di Telve si segue la strada che percorre la Val Calamento in direzione del passo per circa 17 km. La si abbandona all’indicazione Malga Valtrighetta per seguire la strada che continua nella valle. Parcheggiare presso la Malga, 1445 m ,  o poco più avanti oltrepassato un ponte.
                                                          
La piana Campiò, e in fondo Malga Cagnon di Sopra.
 Passo Scalet  al centro e a destra il Monte Croce
L'ultimo tratto di cresta dalla cima del Monte Croce
Itinerario  Seguire la strada asfaltata, chiusa al traffico, segnavia 370, che risale l’ampia  Val Calamento, incontrando presto Malga Bolenghetta (o Casa Bolenghetta), 1509 m, e dopo un paio di chilometri , Malga Bolenga (o Casa Bolenga), 1632 m. Poco dopo, superati due tornanti, siamo a Malga Cagnon di Sotto, 1730 m: bivio a sinistra per Passo Palù, sempre segnavia 370 , mentre a destra prosegue la strada ora sterrata che attraversato un bel bosco di larici, esce all’inizio della splendida piana Campiò. Un tempo occupata da un lago di cui rimane qualche traccia, è ora una vasta torbiera.   Costeggiando la piana , la strada risale sino alla quota 1885 m, di Malga Cagnon di Sopra. Trascurate alcune tracce che proseguono verso Nord in corrispondenza di cartelli indicatori, svoltare a destra passando davanti alla malga, incontrando subito le indicazioni per il sentiero segnavia 407 che risale ripidamente il vallone, incrociando il sentiero 461 alla Busa di Fregasoga, 2069 m.  Con un ultimo strappo si è al Passo Scalet, 2212 m, da cui si domina l’opposto versante, fino alle Alpi di confine. Seguendo la cesta Sud-Ovest sempre su sentiero con segnavia biancorosso 460 ad una spalla, quindi per terreno meno ripido all’ultima impennata che conduce in vetta al Monte Croce, 2490 m. Grandioso panorama sulle cime dei Lagorai, sulle Dolomiti e oltre.
Discesa per cresta Est 
Ritornati brevemente a ritroso per la via di salita, si prende a sinistra l’evidente cresta Est, segnata da ometti, che permette di raggiungere con divertente discesa per sfasciumi, ghiaie e brevi facili  tratti rocciosi il Passo Cadin, 2108 m. Da qui ci sono due possibilità per ritornare al punto di partenza. Il sentiero 314 riporta alla Malga Cagnon di Sopra, quindi da questa al punto di partenza per l’itinerario di salita.

    Sempre dal Passo Cadin si può effettuare una più lunga , ma interessante, traversata in quota in direzione del passo Manghen. Si prende verso Est il sentiero 310 che risale in costa ad una forcella aggirando quindi il versante Sud di cima Bolenga. Si scende poi verso Nord-Est ad una seconda e più ampia forcella con camminamenti e postazioni militari  della Grande Guerra. Si risale sul versante Nord di quota 2152 m ad una terza forcella per risalire poi il versante Sud di Cima Fornace. Giunti sulla dorsale Sud Est con bella visuale sulla Val Calamento percorsa all’andata, si scende continuando l’aggiramento a sinistra. Prima di questo tratto, fare attenzione a dei segnavia che fanno scendere a destra e quindi risalire per chiudere un breve giro ad anello riportandosi sul sentiero appena percorso. La traccia punta verso Nord traversando in quota ( possibili tatti ghiacciati a inizio stagione) un pendio che si fa via via più ripido. Un brevissimo tratto attrezzato e la stretta traccia conduce infine al Bivacco Manghenéti dell’ANA di Telve, 2080 m, locale per bivacco sempre aperto. Da qui in breve al sottostante Passo Cadino, 1954 m. Dal passo verso Sud per segnavia 310 A si scende  alla base del Monte Cadino e della Cima Fornace fino alla teleferica del bivacco e per mulattiera a Malga Valsolaro di Sopra, 1748 m. Per la provinciale si scende fino a Malga Valsolaro di Sotto, 1540 m. Per raggiungere Malga Valtrighetta , punto di partenza, si può tagliare per prati a prendere la strada forestale dell’andata visibile in basso, ma bisogna stare a ridosso del bosco per evitare di impantanarsi nella torbiera, come abbiamo fatto noi. A questa tutto sommato è preferibile la strada.

Bivacco Manghenéti dell’ANA di Telve, 2080 m
                   
 Dislivello: 1000 m (discesa per sent. 314), 1200 m (traversata in quota per sent. 310) Tempi di percorrenza: 6 ore complessive, 6:45 con la traversata. Difficoltà: E, E un tratto EE la traversata. Cartografia: Kompass  626, Catena dei Lagorai – Cima d’Asta, scala 1: 25000



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domenica 10 maggio 2015

Monte Erio, 1627 m - Altopiano dei Sette Comuni




La cima del Monte Erio

        Escursione organizzata dal Gruppo Escursionistico Novecampobase - Nove (VI)


Sezioni Vicentine del Cai, Altopiano dei Sette Comuni, 1:25000, foglio Nord



                                                          


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venerdì 1 maggio 2015

Pove - Sentiero degli scalpellini - Madonna del Cornon ( Massiccio del Grappa)


Monumento dedicato agli  scalpellini

Cartografia: Tabacco 051 scala 1:25000 

Monte Grappa - Bassano- Feltre
Accesso Stradale  Dalla Statale 47 Valsugana poco a Nord di Bassano, raggiungere il centro di Pove dove si può parcheggiare nel piazzale a Nord-Est della chiesa. Ci si dirige verso Nord nei pressi dell’Ufficio Postale ad imboccare Via Cornon.

Itinerario  Si segue via Cornon in direzione Nord, segnavia bianco-rosso n° 50 (950 con la nuova numerazione) e tabella bianco-verde con indicazione “Madonna del Cornon”, fino al suo termine dove continua come mulattiera presso il Capitello di San Giuseppe, 230 m (bacheca in legno con mappa dei sentieri).       
  Si lascia la mulattiera  a sinistra per seguire a destra il Sentiero degli Scalpellini, cartelli indicatori. Costeggiato un uliveto, ci si addentra presto nel bosco e si sale trascurando tracce secondarie. Si incrocia il tracciato del Sentiero Naturalistico e a monte si lascia a sinistra un’altra deviazione secondaria, sboccando su una strada forestale a quota 680 m, che proviene dall’albergo Bellavista (sentiero per disabili). Proseguendo a sinistra dopo poco si raggiunge la ex cava di Costalunga, ora attrezzata a palestra di arrampicata,  con area pic-nic e poco sopra la “Casa dello scalpellino”. 
  Panorama sulla Conca degli ulivi e il Canale del  Brenta. Si segue ancora la strada costeggiando le discariche dei materiali di scarto dell’attività cavatoria, giungendo ad un punto panoramico dove si trova il Monumento allo scalpellino. Da qui una traccia conduce, passando due gallerie alla Madonna del Cornon. Si prosegue a destra dove la strada diventa presto sentiero salendo per rado bosco le pendici del M. La Gusella e pervenendo presso la dorsale (ripetitori), che si segue in direzione Nord lambendo Col Cavraro  e toccando i piccoli abitati che  hanno accesso dalla Strada Cadorna  appena sotto sul versante  Est.
 Transitando a monte di Malga Vittoria si esce su un tratto del sentiero 952 uscendo presto al Pian dei Noselari, 861 m. Al bivio si scende a sinistra per immettersi sul sentiero 50 (950), mulattiera lastricata  che per bosco ripidamente porta in  località Nogarole, bivio con il sentiero 948 per Solagna, e costeggiando tutto il pendio Ovest raggiunge presso la selletta del Monte Bastia,  il punto panoramico sulla valle dove sorge il sacello della Madonna del Cornon, 430 m. Eretto dagli scalpellini di Pove ai primi del novecento, si trova alla biforcazione delle mulattiere che conducono alle cave di Costalunga  e di Campo Solagna. Il primo maggio attorno al tempietto si tiene la Festa della Montagna con moltissima gente che sale a piedi dal paese.  A fianco piccolo ricovero con panche e focolare . Continuando la discesa, la mulattiera porta al punto di partenza presso la statua di San Giuseppe. Da qui per la strada dell’andata al parcheggio.



Dislivello:  650 m. Tempi di percorrenza:  ore 4:30 complessive. Difficoltà:  E. Cartografia: Tabacco foglio 051 Massiccio del Grappa - Bassano - Feltre, scala 1:25000


              
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