domenica 11 maggio 2014

Giro delle Malghe di Avio - Monte Baldo

     

un prato di orchidea sambucina varietà rossa e gialla



  Accesso stradale  Per l’autostrada del Brennero dal casello di Ala-Avio proseguire sulla SP 90 tenendo la sinistra in direzione Avio. Si segue la strada che risale la Valle dei Mulini, indicazione S. Valentino (SP 208). Dopo circa 11 km si svolta a sinistra seguendo l'indicazione Prà Alpesina sulla SP 230.  Dopo circa 9 km si arriva ad un bivio verso sinistra con l'indicazione per il Rifugio Monte Baldo situato a 1180 m nella splendida conca della Madonna della Neve.  


Malga Trattesoli, 1117 m
 Itinerario  Parcheggiato presso il Rifugio Monte Baldo, si segue la strada di accesso per abbandonarla presto seguendo a destra il sentiero segnavia 652  per Avio. Si scende affiancando alcune costruzioni e quindi per ripido viottolo che attraversa una strada, in dieci minuti al Ponte della Balanzà, 980 m,  sul torrente Aviana. Si segue verso destra il segnavia 661 che conduce in dieci minuti al Pian della Cenere, 1000 m. A sinistra per strada forestale si sale con vista sulla conca della Madonna della Neve in direzione Nord fino a Malga Trattesoli, 1117 m. Verso Est si raggiunge il piano sommitale del Corno di Corlach  da dove si puo’ svoltare a   sinistra
e seguire il panoramico “Filo del Lavacchio” a picco sulla Val d’Adige. Le nuvole basse non danno speranza di vedere alcunché. Si prosegue per la strada che traversato un bosco di faggi esce sui pascoli di Malga Lavacchio  e nei pressi del Bivacco omonimo, 1362 m.

   A questo punto, complice la nebbia e i cartelli stesi al suolo, seguiamo un’invitante strada bianca di sassi che muore ai limiti del bosco, seguita da un evidente sentiero ricoperto di foglie, e più avanti occupato anche da qualche arbusto. Probabilmente esce nei pressi del passo del Cerbiolo, ma con questo tempo, meglio non rischiare. Ritorniamo al cartello prostrato e ritroviamo la strada,  in un tratto inerbita, che si inoltra verso Sud nella faggeta. Proseguendo in piano nel bosco, se ne esce al Passo del Cerbiolo, 1370 m.


Il “Giro delle Malghe di 16 km” prosegue in piano senza valicare il passo, in direzione Ovest sempre su segnavia 661, sentiero degli archetti, traversando in contropendenza  il versante Nord di Punta delle Redutte fino a giungere a Malga Acquenere. Quindi, perlopiù ancora in costa, verso Nord con lunga traversata nel bosco su segnavia 652, passando per Malga Artiloncino, si esce in Val Domenegal  ritornando al Rifugio Monte Baldo.

sentiero 661: dietro front
Ne percorriamo un tratto, con ridotta visibilità, su terreno pesante. L’ora, la lunghezza, il meteo incerto, la quasi nulla visibilità e il tipo di terreno consigliano di trovare un’alternativa.

Ritorniamo al passo del Cerbiolo e, consultata la carta, scendiamo alla cieca in Val della Bot. Poco dopo, presso Malga Fassole 1313 m, l’abbassamento di quota consente miglior visibilità.  Il sentiero, senza segnavia ma  ben marcato, si inoltra nel bosco incontrando grossi esemplari di faggio. Più avanti una deviazione a sinistra, già preannunciata da un cartello nei pressi della malga, consente di ammirare “il Patriarca del Baldo”, un abete bianco secolare di eccezionali dimensioni. 



A circa 1100 m il sentiero incrocia una strada che percorre il pendio in quota (strada tagliafuoco?). Proseguendo in discesa si raggiungerebbe il Pian di Cenere transitando per il Bivacco degli Alpini di Avio. Indicazioni a sinistra, verso Ovest, danno Cascata Corondoler a 25 minuti e per la stessa direzione Madonna della Neve. Variante nella variante, la percorriamo  incontrando una vasta zona colpita  da qualche tempo da una slavina o da una tromba d’aria e anche dall’altro versante si riconosce un ben evidente sentiero o mulattiera. 

   La valle si chiude  mentre, quando ormai si ode lo scroscio del torrente,  la strada finisce e lascia il posto ad una esile traccia che scende un pendio boscoso dirupato e franoso fino al greto del torrente. Dall'altra parte una rampa metallica che conduce al sentiero con tanto di parapetto. E per attraversare? Ci domandiamo chi metta questi cartelli, chi faccia la manutenzione ai sentieri. 
   Già in precedenza, fra cartelli abbattuti o messi al contrario (quello del Passo Cerbiolo presso Malga Fassole), abbiamo notato qualche carenza. Ma questa è grave: almeno due cartelli consecutivi  indicanti Madonna della Neve, luogo dove si arriva anche in auto, che conducono sull’orlo di un precipizio e sul greto di un torrente invalicabile. Attraversiamo, perché ormai è d’obbligo,  camminando sull’orlo di un manufatto di cemento dove si incanala il torrente, la cui superficie è resa viscida dalle alghe, e formando una catena umana per una qualche assicurazione.
                   
Anche stavolta ci è andata bene, siamo dall’altra parte, e per comoda mulattiera si sbocca nella strada che porta al Pian di Cenere, e da qui verso Nord per strada, quindi per la scorciatoia dell’andata al Rifugio Monte Baldo.


Osservazioni  Il Giro delle Malghe così detto breve (di 16 km), in quanto ce n’è un altro da 25 km,  non è poi così breve ed è poco omogeneo come difficoltà. La prima parte, fino al Passo del Cerbiolo, si svolge su strade forestali, quindi percorribili anche in mountain bike, la difficoltà escursionistica potrebbe essere T. Da questo punto in poi si traversa a lungo in costa su pendii  a volte abbastanza ripidi, basta guardare la distanza delle isoipse sulla cartina, e il sentiero ci pare, per il tratto che abbiamo percorso, poco più che una traccia.
Per chi voglia accorciarlo e renderlo più facile, una buona soluzione è scendere dal passo del Cerbiolo per Malga Fassole, transitando per il Bivacco degli Alpini di Avio, fino al Pian della Cenere ( 40 minuti) lasciando perdere le indicazioni per Cascata del Corondoler.

Dislivello: 500 m circa.  Tempi di percorrenza: 5 ore circa. Difficoltà: E

Cartografia: Kompass 691 -  Monte Baldo Nord, scala 1:25000

                                                                   Galleria immagini




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