sabato 25 aprile 2015

Schievenin: Val Sassumà e Val dell'Inferno - Massiccio del Grappa


Stalle Zavate, 1123 m

Inizio della Val Sassumà
Accesso stradale Da Quero (BL), (raggiunto per la Statale 348 provenendo da Sud, Montebelluna, o da Nord, Feltre)  al centro del paese svoltare in direzione Ovest per Schievenin e Prada. Superato l'abitato di Schievenin, proseguire nella valle che si restringe e dove le vicine pareti sono attrezzate a palestra di roccia e prestare attenzione ad alcune profonde cunette. Al termine dell’asfalto si trova un parcheggio per una decina di auto, 530 m. 


Itinerario  Dal parcheggio, scendere per un centinaio di metri e imboccare a sinistra il sentiero, segnavia 842, che risale la Val Sassumà. Inizialmente chiuso fra pareti rocciose a fianco del torrente, esce presto all’aperto incrociando la strada  che aggira il versante ovest della valle per portarsi presso alcune costruzioni in parte abbandonate e in parte ristrutturate. 
  Risale ripidamente la costa boscosa come scorciatoia della strada e superato un pendio con begli esemplari di larici giunge assieme a questa presso le Stalle Zavate, 1123 m, o Malga Sassumà.  Il luogo è un crocevia di sentieri dove transita l’Alta Via degli Eroi n° 8, segnavia 847, che seguiamo verso Ovest, tagliando il pendio Sud del M. Sassumà, fino a raggiungere la forcella Alta, 1222 m. Da qui, per cresta si può salirne la cima in poco più di mezzora.

Forcella Bassa, 1044 m
Sempre per segnavia 847, Alta Via degli Eroi, per costa boscosa di faggi e dopo breve risalita per un tratto su cresta alla forcella Bassa, 1044 m. Dalla forcella, si scende verso Sud-Est per bosco di latifoglie, noccioli e carpini,  e ci si porta sulla sinistra orografica della ombrosa e impervia Val dell’Inferno, segnavia 848. Il sentiero cala ripido con tratti esposti, soprattutto nel tratto mediano, dove si aggira un rilievo per costa boscosa su una stretta traccia, fino a riportarsi sull’alveo del torrente  e quindi alla strada bianca per cui si raggiunge il punto di partenza.

Val dell'Inferno
Dislivello: 700 m (1000 m con la salita al M.Sassumà). Tempi di percorrenza: Ore 4:30 - 5:00 Difficoltà:  E, EE.  Cartografia: Tabacco 051 scala 1:25000 Monte Grappa - Bassano- Feltre
             
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domenica 12 aprile 2015

Monte Pizzoccolo, 1581 m - Prealpi Bresciane e Gardesane



In vista della cima del Pizzoccolo













Accesso stradale. Dall'autostrada A4, uscita Brescia Est, prendere la SS 45 bis Gardesana Occidentale e seguirla fino a Toscolano Maderno. Superato un ponte, si svolta a sinistra all'indicazione Monte Maderno proseguendo per 5 km fino a Sanico, 340 m. A sinistra fra le case parte una stretta stradina,  indicazioni per Rif. Pirlo-Monte Pizzoccolo, segnavia 6. Si può proseguire fino a Ortello di Sotto, 695 m, punto dove parte il sentiero n° 27 per la cresta Sud del Pizzoccolo; spazio per parcheggio a lato strada per una dozzina di auto. Seconda possibilità più avanti presso il bivio con il sentiero n° 11, località Ortello di Sopra,  circa 750 m. Anche qui possibilità di parcheggio per una decina di auto. La strada è percorribile in auto, ma più ardua, fino a Sant'Urbano, 872 m.  Per il nostro percorso il punto di partenza più conveniente è al secondo bivio (con sentiero segnavia 11). Noi ci fermiamo comunque al primo bivio.

Itinerario  Per la strada,  segnavia 6, in direzione Ovest fino a incontrare il bivio a destra con il sentiero segnavia 11, che faremo al ritorno. Si prosegue per la strada a tratti molto ripida fino alla chiesetta di Sant'Urbano, 872 m. Si piega a destra per segnavia 23 percorrendo il versante Ovest del Dosso del Barbio. La strada intaglia il pendio fra splendidi esemplari di faggio e castagno.     Giunti al bivacco Cà de Prada, 1117 m, si svolta a sinistra per aggirare il lato Sud de Le Prade montando in cresta, fuori dal bosco e, superata una Casera, si giunge al Passo delle Prade, 1352 m, o Crocicchio delle Merle dove si continua sulla mulattiera segnavia 5 proveniente dal Passo dello Spino, Rifugio Pirlo.

                        
Passo delle Prade, 1352 m
 Dopo un tratto in piano, si piega verso Nord (tracce di neve) fino ad un tornante dal quale si comincia ad aggirare il Dosso Le Prade. Sul versante Est del Dosso in lieve discesa al bivio, quota 1440 m, con il sentiero per Malga Valle. Da qui si risale il lato sud della cresta che, superato il Bivacco Due Aceri, 1530 m, raggiunge l'aerea cima in forma di cresta del Monte Pizzoccolo, 1581 m:  croce di vetta, bandiera metallica che dà la direzione del vento, una cappella dedicata ai caduti della montagna. Il lago 1500 metri più sotto e panorama sconfinato dagli Appennini al Monte Rosa. 

                                                                                Ridiscesa la spalla fino al bivio quota 1440, si svolta a desta, segnavia 11, giungendo per sentiero roccioso a Malga Valle, 1337 m. Si prosegue nel bosco di roverella e carpino per strada che diventa cementata, e porta, calando nella Valle della Prera sulla strada percorsa all'andata.  

Malga Valle, 1337 m
Dislivello: 900 m. Tempi di percorrenza: 5 ore complessive. Difficoltà : E. Cartografia: Kompass 694, Parco Alto Garda Bresciano,  scala 1:25000

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                 Panorama dalla cima
Info sul web
Cresta Sud: Escursionismo 360 (molte foto), Cresta Sud-Est: Sass Baloss










lunedì 6 aprile 2015

Toara - Sentiero degli Olivari - Monti Berici



   Itinerario ad anello che percorre i rilievi che circondano la piana di Pozzolo, su strade sterrate, carrarecce, mulattiere, viottoli, brevi tratti di strade asfaltate. Fra rado bosco, campi coltivati, uliveti e vigneti, piccole contrade, per lo più senza indicazioni, il percorso è rintracciabile soprattutto seguendo il tracciato sulla cartina. 

La pianura a Sud dei Berici con sullo sfondo i Colli Euganei

Per ingrandire: Apri in altra scheda,  (+)
Accesso stradale Da Vicenza lungo la SP 247, Viale Riviera Berica, fino a Ponte di Barbarano. Qui a destra, SP 8, fino all’indicazione Toara sulla destra.   Dall’autostrada A4, uscita Vicenza Est, a sinistra scavalcando l’autostrada, seguendo Via Pelosa. Poi a sinistra e quindi a destra, alla SP 247 presso Debba, quindi come sopra. 
   Dalla A31 Valdastico uscita Albettone, alla rotonda si prende a destra la SP 247 fino alla rotonda successiva dove si prende a sinistra, SP 8, dalla quale a destra all’indicazione Toara. Si parcheggia nei pressi del campo sportivo.

Itinerario   Da Toara, 25 m, verso la chiesetta di San Giorgio, si accosta il monte salendo una stradina verso Sud che , attraversata la strada, continua fino ad un bivio dove prosegue a destra a mò di tornante, appena prima di un’abitazione di contrà Tarche. Per tracce sul versante orientale del Monte Grande si attraversa una radura prativa e quindi per sentiero cui segue una carrareccia, quasi in piano, verso Nord a Bocca d’Orno, 144 m, dove si attraversa nuovamente la strada asfaltata.

Presso contrà Tarche
I covoli e la chiesetta di San Donato
 Si sale per carrareccia rocciosa per abbandonarla presto verso destra attraversando degli uliveti, con vista sulla pianura sottostante, fino a proseguire verso Nord con saliscendi, fra uliveti e vigneti. Ad un bivio con una stradina che scende dal Crosaron di San Donato, si volge a destra sulla strada che da Villaga porta a Pozzolo. Dopo qualche centinaio di metri, la si abbandona a sinistra per carrareccia, con segnavia (Nord-Ovest), ben presto in vista della formazione rocciosa dei covoli. Raggiunte alcune abitazioni, si piega a destra raggiungendo la chiesetta di San Donato. Si scende per breve tratto verso Ovest per subito risalire la sommità rocciosa. Quindi ancora verso Ovest per buon tratto fino ad un bivio dove si prende a destra proseguendo fino ad un nuovo bivio dove si prosegue a sinistra ad incontrare la strada asfaltata nei pressi dell’Agriturismo Valleverde. Si scende quindi a Pozzolo evitando la strada per una valletta erbosa verso Nord-Ovest e attraversata nuovamente una strada, si prosegue diritto verso contrada Geronchi, quindi a sinistra verso Sud-Ovest, poi Ovest a raggiungere un tratto di asfalto, con scorcio panoramico verso le prealpi venete.


   Poco dopo a sinistra per campi e vigneti, alla fine in lieve salita, si passa a monte del campo sportivo e si esce ad un tornante sulla strada ormai giunti al centro di Villaga.  Si segue a sinistra, in breve deviando a destra con indicazioni “Trattoria Gemma dei Berici” Alle Cave. 
  Dalla trattoria, verso Sud-Est, sboccando sull’asfalto dove si volge a destra uscendone subito per tagliare un’ansa della strada. Ripresala, la si abbandona a sinistra, presso un a casa disabitata, prendendo un viottolo che adduce ad una carrareccia che sale il pendio di rado bosco.
Verso contrà Ferrone
  Si aggira un rilievo evidente, portandosi verso contrada Giacomuzzi. Senza entrarvi, si continua verso Sud per viottoli e carrarecce portandosi sul pendio Est del Monte Gamberello. Superato uno slargo prativo in discesa, si cammina all’interno di un bell’uliveto, e accostato un muretto a secco, si svolta a sinistra seguendo la carrareccia sottostante che conduce alla contrada Ferrone. Si continua per la strada asfaltata a Nord-Ovest del M. Crò, abbandonandola ad una sorgente per una stradina che ne aggira il versante Ovest con vista sulla Val Liona e Campolongo dei Berici . 

   Si continua per la strada bianca fra  M. Roccolo e M. Spineo.  Giunti alla contrada Della Rosa, sempre per evidente strada bianca verso Sud-Est, si guadagna il lato Sud del monte, con bella vista sulla pianura, giungendo alla località Pozza. Da qui si continua ad aggirare in discesa il versante Est del Monte Grande ritrovando il bivio a tornante dell’andata, dove a destra si ripercorre il tratto fino a Toara.

Dislivello: 450 m complessivi.  Lunghezza: 14,5 km circa.  Tempi di percorrenza: 5 ore e mezza.
               
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