domenica 29 giugno 2014

Cresta dei Salaroli - Massiccio del Grappa


  Itinerario di cresta con incomparabile vista, nelle giornate limpide, sul gruppo Adamello-Brenta, Pale di San Martino, Vette Feltrine, Dolomiti Bellunesi, e pianura veneta fino alla laguna di Venezia. 


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Accesso stradale   Da Bassano del Grappa per Romano d’Ezzelino a Semonzo e per la SP 140 fino a Campo Croce,1048 m. Da qui a località Camòl, quindi per la SP 141 fino al Pian de la Bala, 1381 m, con ampio parcheggio.

Itinerario   Dal parcheggio del Pian de la Bala, 1381 m, verso Nord, prendere la strada cementata a sinistra e seguirla fino ad un casone diroccato presso un tornante. A destra parte una traccia ben marcata che conduce in breve nei pressi della Croce dei Lebi, 1571 m, sul sentiero segnavia 156 (Anello Naturalistico del Grappa, A.N.G., Alta Via degli Eroi) proveniente dai pressi del Rifugio Bassano. Qui giunge anche un sentiero che parte un po’ più avanti all’imbocco della Val delle Mure (in nero sulla carta).      Continuare a destra poco sotto la cresta sempre per segnavia 156, superando  presso una sella un bivio con un tratto dell’ A.N.G. che conduce in Val delle Mure,  e giungendo alla Forcella di Croce Valpore, 1530 m. Qui si apre alla vista l’altro versante e una traccia scende alla sottostante Malga Valpore di Cima.



  Si prosegue fra resti di opere belliche giungendo al Monte Casonet, 1614 m, quindi portandosi sul filo di cresta, con brevi saliscendi al Col dell’Orso, 1679, punto più elevato della cresta. Sempre sul filo della dorsale ad una prima croce a quota 1676, quindi ad una seconda croce a quota 1670, Monte Salarol, con lapide commemorativa. Da qui in discesa verso Est fino alla sella di Valderoa, 1477 m. In dieci minuti si sale al vicino Monte Valderòa, 1575 m. 

   Ritornati alla sella si procede verso la Val delle Mure (Sud) per ben  marcata traccia senza numero (in nero sulla carta) che costeggia, a circa 1500 metri di quota, il pendio erboso. Più avanti affiora qualche roccia dove compare sbiadito un segnavia (157). In breve alla Malga Salarol, 1485 m, dove si continua per la strada di servizio fino ad un tornante dove ricompare una deviazione nel bosco, con indicazione sentiero 157. La traccia ben marcata conduce senza incertezze di nuovo sulla strada poco prima dell’Agritur  Cason del Sol, 1275 m. Anche qui, presso un albero, al cancello Est di accesso, indicazione in senso contrario segnavia 157. Il sentiero segnavia 157 non è indicato, nella cartografia di riferimento (vedi) se non con un tratto in nero. Nella realtà è percorribile senza problemi a differenza di tanti sentieri segnati in rosso sulle carte. Dalla Malga Cason del Sol in leggera salita si sbocca sulla strada (SP 141) della Val delle Mure, per la quale si raggiunge il Pian de la Bala.



Dislivello complessivo: 650 m circa. Tempi di percorrenza: ore 5:30. Difficoltà: E. Cartografia: Tabacco 051  Monte Grappa – Bassano – Feltre  scala 1:25000.

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domenica 8 giugno 2014

Fravort, 2347 m e Gronlait, 2384 m - Lagorai

Lungo e spettacolare itinerario di cresta che congiunge le cime del Fravort e del Gronlait con discesa lungo la Val Portella. A chiudere l’anello una lunga forestale che percorre quasi in piano un bel bosco di larici e abeti.

Sul M. Fravort, 2347 m

Accesso stradale  Percorrere la SS 47 della Valsugana fino all’altezza di Roncegno. Dal centro del paese dirigersi in direzione di Ronchi Valsugana. Prima di raggiungere Ronchi, girare a sinistra presso un bivio con evidenti indicazioni (località Alle Pozze, Rif. Serot). Seguire le indicazioni fino a raggiungere il Bar Ristorante Alle Pozze, 1431 m. Da qui proseguire ancora per un km circa fino a quota 1563, punto di attraversamento di una valletta e partenza del sentiero 371, nei pressi di Malga Fravort, spiazzo per alcune auto. Poco più su, parcheggio presso  il Rifugio Serot.

La Bassa
Itinerario   Si segue il sentiero, segnavia 371, transitando presso la malga Fravort e risalendo per bosco in costa, sboccando nei pressi del lago delle Prese, su una forestale. Si prosegue verso Nord, oltrepassando il torrente che scende dalla Val D’Ilba, quindi verso Est entrando nella Val Portella. Raggiunto un bivio presso Malga Presa, 1693 m, si lascia a destra il sentiero 371 che risale la Val Portella, continuando in piano sulla strada, segnavia 372, che si porta dall’altro versante della valle, sul fianco Est del Fravort. Per splendidi boschi di larici e abeti, toccando la località Palon, 1748 m, si raggiunge dopo 5 km l’ampia insellatura de La Bassa, 1834 m, fra Panarotta e Fravort, panorama sul gruppo Adamello-Brenta.

   
Forcella Fravort
  Per segnavia 325 – sentiero Europeo E5, si risale la dorsale Sud-Ovest del Fravort, mantenendosi sul filo e salendo sul Fravort Sud, 2037 m, quindi in discesa al Pian dei Cavai, 2009 m, o qui direttamente per mulattiera di guerra. Per ripida traccia presso la cresta fra trincee e camminamenti di guerra alla croce in ferro della cima, 2347 m. Dalla cima verso Est, per sfasciumi e aggirando verso Nord alla stretta Forcella Fravort, 2155 m.

 
  Si risale il versante opposto portandosi subito sul filo di cresta e lasciando a destra il sentiero che costeggia il versante Est del Gronlait e altre tracce che vi si riconducono. Per la lunga e panoramica cresta, con residui della imponente cornice nevosa, alla piana vetta, 2383 m. Per scendere portarsi verso Nord fino all’altezza della forcella, e scendere con ripidi tornanti fra sfasciumi fino alla Forcella La Portella, 2152 m. 



  Per la Val Portella, segnavia 371, al bivio dell’andata presso Malga Presa e per il sentiero dell’andata al punto di partenza nei pressi del Rifugio Serot.

Discesa in Val Portella






Dislivello complessivo: 1000 m    Tempi di percorrenza: ore 6:30    Difficoltà:  EE   Cartografia:  Kompass 626, Catena dei Lagorai – Cima d’Asta,  scala 1:25000





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lunedì 2 giugno 2014

Tre cime di Bondone (Gruppo Bondone-Stivo)







Accesso stradale  Da Trento ( uscita A22  Trento centro) prendere la tangenziale  con direzione  Riva del Garda  e seguire per Cadine, quindi  per Sopramonte  (SP 85) e indicazioni per Bondone  fino a giungere al Centro fondo Viote, 1550 m. Parcheggio a pagamento in inverno, libero nelle altre stagioni.

Itinerario Dal parcheggio si segue la strada in direzione Garniga per circa 500 m fino a incontrare sulla destra una strada forestale, segnavia 607. In alternativa dal Centro fondo Viote si può tagliare in direzione Sud-Ovest fino ad incontrare la forestale. Si oltrepassa in breve la cupola della Terrazza delle stelle e per prati si arriva alla Bocca di Vaiona, 1695 m, dove si intercetta il sentiero 618 che per dosale pratosa e un tratto gradinato conduce alla Costa dei Cavai.


Qui si può pervenire più direttamente abbandonando la forestale dopo il suo inizio.  Il percorso si fa ora più roccioso , traversando al fine sotto la cima su un ripido costone (attenzione). Si giunge ad un bivio fra il segnavia 617 da cui inizia il breve tratto roccioso che porta in vetta al Cornetto, 2180 m, (panorama) e prosegue per la lunga cresta che conduce al Monte Stivo e il sentiero 636 che costeggia la testata della Val Mana e si dirige per cresta ai piedi del Doss  D’Abramo. 
Sul Cornetto, 2180 m


Qui un tratto attrezzato con fune e scalini metallici facilita il superamento del breve salto roccioso e raggiunge il mugoso pianoro sommitale al cui estremo opposto si trova la croce di vetta, 2133 m. La discesa avviene ritornando sui propri passi e prendendo sulla sinistra un facile canalino attrezzato, segnavia 638A, che si ricongiunge con il sentiero segnavia 636 che tansita sul versante nord del Doss,  e consente di evitare la salita alla cima.

Sul Doss D' Abramo, 2133 m
                                                      











Questo è nella situazione attuale, sommerso dalla neve e impraticabile. C’è comunque sul versante Sud un ben evidente sentiero, non segnato sulle carte, che taglia in costa collegandosi con il 636.

Ritornati sul sentiero 636, per cresta sud-ovest in venti minuti si è sull’ultima delle Tre cime. Cima Verde, 2102 m.

Verso Cima Verde

La discesa avviene per sentiero segnavia 636 per la dorsale nord, ripida e faticosa fino a sboccare in Val del Merlo e per gli splendidi prati delle Viote  al punto di partenza.

Per noi la discesa è su pendio nevoso  aperto, quindi  a fiuto per bosco con tratti innevati  e residui di valanga fino a 1700 m. Il sentiero con segnavia lo troviamo quasi sul piano, in Val del Merlo.

Dislivello complessivo: 750 m Tempi di percorrenza:  ore 5:30 Difficoltà: E, EE per il Doss D’Abramo

Cartografia: Kompass 687 – Monte Stivo Monte Bondone scala 1:25000
  

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