lunedì 26 dicembre 2016

Sentiero delle Creste al M. Summano, 1296 m - Prealpi Vicentine


A tutti l'augurio di un 2017 pieno delle piccole e grandi cose che popolano i nostri sogni!





In primo piano: le Creste del Summano




                                                                Galleria Immagini


domenica 18 dicembre 2016

Ponte dell' Orco e Monte Lefre, 1305 m - Lagorai


Il Ponte dell'Orco .  Sullo sfondo la Valsugana



                                                          

                                                                Galleria Immagini














                        Traccia gps
















domenica 20 novembre 2016

domenica 30 ottobre 2016

Bivacco Gervasutti e Cima Cadin degli Elmi, 2424 m - Dolomiti d'Oltre Piave


La conca ove sorge il Bivacco Gervasutti, 1940 m, dal sentiero 352 proveniente da Forcella Spe



                                                                Galleria Immagini
                     
                                                            Panorama dalla Cima 




domenica 16 ottobre 2016

Monte Borgà, 2228 m e Libri di San Daniele - Dolomiti d'Oltre Piave


Bella e impegnativa escursione, che consente di ammirare splendidi panorami,  le caratteristiche conformazioni rocciose denominate  Libri di San Daniele e la frana del Monte Toc.



Dal paese di Casso si seguono le indicazioni per il Monte Borgà  imboccando un sentiero invaso dalla vegetazione e racchiuso tra due muretti a secco. Poco oltre il sentiero piega  verso ovest e  risale un bosco di faggio e quindi un ghiaione che si affaccia alla valle del Piave.  Segue una larga ma esposta cengia che consente l'accesso al Pra de Salta. Traversando verso est si raggiunge  uno spallone erboso, sino a piegare in forte salita in direzione di Forcella Piave che si raggiunge. Dalla forcella si scende ad aggirare uno sperone roccioso, e si risalgono le pendici del Monte Piave. Con un ultimo strappo si giunge al pianoro dove sono adagiati i famosi Libri di San Daniele . Si procede sempre verso est percorrendo il bellissimo e panoramico filo di cresta per guadagnare la cima del Monte Borgà.
Dalla vetta si ritorna all'insellatura, e da qui si stacca a sinistra il sentiero per Erto. Si scende ai ruderi di Casera Borgà e si prosegue fino all'incrocio con il sentiero CAI 381 per Forcella Borgà e il Monte Buscada. Il sentiero scende in mezzo al bosco, e a quota 1065 m si incontrano le indicazioni per il Truoi dal Sciarbon, antico sentiero utilizzato sin dal 1600 per portare il carbone dalla Val Zemola sino al Fiume Piave a Longarone. Si procede ora decisamente verso ovest, dapprima con un tratto nel bosco e poi dopo alcuni tornanti traversando in direzione di Casso fino al punto di partenza. 
Dislivello: 1400 m. Tempi di percorrenza: ore 6:30-7:00  complessive.  Difficoltà: EE. Cartografia: Tabacco foglio 021 – Dolomiti d’Oltre Piave


                                                          Galleria Immagini      


  

sabato 3 settembre 2016

Sasso Rotto, 2396 m, per Cresta Sud - Lagorai




               

                                                                Galleria Immagini        




    

domenica 28 agosto 2016

Nuvolau, 2575 m - Cinque Torri (Dolomiti Ampezzane)


Dai pressi del Rifugio Nuvolau, la Tofana di Rozes in primo piano e sotto le Cinque Torri. A sinistra il Gruppo di Fanis



                                                                    Galleria Immagini






domenica 14 agosto 2016

Malga Ziolera, 1926 m - Buse di Ziolera (Lagorai)



Il Laghetto delle Buse di Ziolera, 2018 m



                                           

                   Galleria Immagini

 


Link:   TrentinoXP




domenica 7 agosto 2016

Col di Lana, 2462 m e Monte Sief, 2424 m - Dolomiti: Gruppo del Col di Lana


Da Cima Sief,  il Col di Lana . Sullo sfondo il Civetta


"L'escursione inizia dal rifugio Valparola (2168 m). Seguendo il sentiero n.23 si passa nei pressi del Lago di Valparola (2140 m) e in leggera discesa si attraversano "Le Laste". Poco dopo, agevolati dall'ausilio di una fune metallica e da alcuni gradini scavati nella roccia si supera una breve ma ripida balza rocciosa dove scendono delle cascatelle.


Seguendo il sentiero n.23 si risalgono i "Prati di Gerda" sino al bivio con il sentiero n.21 che conduce al passo Sief (2209 m).



Seguendo ora il sentiero n.21 si giunge al passo Sief dove si incrocia il sentiero denominato "Teriòl Ladin", si prosegue a sinistra seguendo quest'ultimo sino ad incontrare un successivo incrocio dove mantenendo la destra si sale in vetta al Col di Lana (questa è l'unica parte impegnativa dell'escursione, il sentiero che conduce alla vetta è molto ripido ed è costituito in prevalenza da un compatto fondo di terra e qualche breve tratto di roccia - porre la massima attenzione soprattutto se bagnato).



Dalla vetta del Col di Lana si gode di un panorama eccezionale. Non a caso nel corso della Prima Guerra Mondiale era stato scelto come punto strategico di osservazione.
Il giro d'orizzonte comprende il gruppo della Marmolada, il gruppo del Sella, l'altopiano del Pralongià, la Gardenazza, la Val Badia, il gruppo del Setsass, le Conturines, la Civetta, il Monte Pore e il gruppo della Croda da Lago (e non è finita).

Nel corso della Prima Guerra Mondiale, sul Col di Lana e sul Monte Sief sono state esplose cinque mine che hanno cambiato la fisionomia di queste montagne.

Per il ritorno si segue a ritroso il percorso indicato." (Da MagicoVeneto).


                                                             Galleria Immagini
                                                             Video 1
                                                             Video 2

Links: MagicoVeneto, SentieriNatura, EcomuseoGrandeGuerra, CortinaMuseoGuerra,  ParetiVerticali, FlavioMolinaro



domenica 17 luglio 2016

domenica 10 luglio 2016

giovedì 2 giugno 2016

Val d'Antenne, Val Brutta, Val Maron - Enego (Altopiano dei Sette Comuni)




Accesso stradale  Dalla statale 47 della Valsugana da Bassano del Grappa in direzione Trento, in prossimità di Primolano, uscire all’indicazione Enego – Asiago e percorrere i tornanti della SP 76. Al centro del paese svoltare a destra passando davanti alla bella scalinata della chiesa e proseguire per località Frizzon, Via Grottolea, fino alla chiesetta di Frizzon, 970 m,  nei pressi della quale si parcheggia.



Itinerario   Proseguire per la strada in direzione Nord-Ovest, segnavia 3, 800, che aggira due vallette, Val Brusa Molini e Val dei Brentoni, raggiungendo le case Stivai. Da qui si prosegue a sinistra per la strada forestale della Val D’Antenne in Comune di Grigno. Con moderata pendenza, per fitto bosco, superata la Grotta di Ernesto, la strada piega in direzione Ovest e con qualche tornante raggiunge la quota 1498 m,  uscendo sui pascoli a Sud del Col Val d’Antenne. Si prosegue in discesa in vista di Malga Val Brutta, 1432 m, e raggiunta la stradina di fondovalle si prosegue quasi in piano e con qualche tratto in leggera salita. Superata Malga Campo di Sopra si scende a Campo di Sotto per verdi pascoli fino alla conca di Val Maron, stazione sciistica di Enego 2000 e Centro sci di Fondo. 

Località Tana, 1250 m
Oltrepassata per strada asfaltata la Baita val Maron, si svolta a sinistra per carrareccia attraversando in direzione Nord i pascoli di Casara col del Lupo.  Raggiunto un bivio si svolta a destra, segnavia 869, e oltrepassate le Casare Binda e Baio si scende nella bella conca in località Tana, 1250 m,  con caratteristici fienili dal ripido tetto in lamiera fino a sboccare sulla strada asfaltata, sempre segnavia 869, e anche sentiero dei Cippi, che conduce alla chiesetta di Frizzon.

Dislivello: 530 m. Tempi di percorrenza: ore 4:30. Difficoltà: E. Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai, Altopiano dei Sette comuni, scala 1:25000
                                                             
                                                               
                                                                                        Galleria Immagini



domenica 8 maggio 2016

Via Ferrata della Memoria (gola del Vajont) - Dolomiti d'Oltre Piave





                                                           Galleria Immagini



Val Zemola - Rifugio Maniago, 1730 m - Dolomiti d'Oltre Piave


Sullo sfondo la Spalla del Duranno , forcella della Spalla e il Duranno, 2652 m

Cartografia: Tabacco 021 - Dolomiti di
 sinistra  Piave, scala 1:25000



                                                                




                       Galleria Immagini


lunedì 25 aprile 2016

Via Ferrata dell'Amicizia - Cima Sat, 1276 m - Alpi di Ledro


  Costruita nel centenario della S.A.T per iniziativa del Gruppo Rocciatori di Riva del Garda e inaugurata nel 1972,  è un lungo e aereo percorso panoramico di importante dislivello. Il tratto attrezzato, pur di modesta difficoltà, è molto esposto e richiede un certo allenamento e assenza di vertigini.


                                         

Accesso stradale Dall’autostrada A22 del Brennero, uscita Rovereto Sud-Lago di Garda Nord, seguire le indicazioni per Riva del Garda. Attraversate le località di Nago e Torbole per la SS240 e percorsi circa 21 km, si giunge a Riva.  Provenendo da Trento,  per la SS45bis, a Riva il tragitto è di circa 42 km. Si può lasciare l’auto in uno dei numerosi parcheggi a pagamento, preferibilmente nei pressi della SS45bis nel tratto fra le due rotonde prossime al centro. Alcune possibilità di parcheggio libero, in Via Negrelli o in qualche zona a disco orario, se giorno festivo, come ad esempio in Viale Marduzzo vicino alla chiesa di S. Maria Inviolata, nei pressi della prima delle due rotonde citate.

Itinerario  A piedi si segue la SS45bis verso Ovest  dove, alla rotonda che adduce anche ad una galleria, volge a sud per portarsi sul lungolago. Nei pressi della rotonda, direzione sud a ridosso del monte,  parte una strada lastricata con indicazione “Passeggiata al Bastione” che seguiamo, segnavia 402. Poco prima di raggiungere il Bastione si prende a destra per segnavia 404 verso la chiesetta di Santa Barbara e  l’omonimo Rifugio, 506 m. Poco prima della chiesetta si volge a destra per sentiero segnavia 404 B all’attacco della ferrata.


Superati alcuni brevi salti rocciosi, si risale una tratto con alberi raggiungendo l’incombente parete rocciosa. La si supera con l’ausilio di due scale unite da un terrazzino metallico raggiungendo una terrazza. Da questa una successione di lunghe scale, la più lunga di ben 70 metri, supera una serie di diedri fino ad un’ulteriore terrazza. Per sentiero e sul filo di cresta ad un pilastro (a sinistra è possibile abbandonare il percorso) e con altre tre brevi scale alla Cima Sat, 1276 m.
Discesa: dal lato opposto, superato un camino attrezzato, si raggiunge una sella salendo ad un bivio e proseguendo a sinistra per segnavia 404. Per cenge esposte  e quindi per facile sentiero si perde quota giungendo ad un  bivio dove si lascia a destra il sentiero per cima Capi, proseguendo a sinistra per Capanna Santa Barbara che si raggiunge scendendo una scala di 20 metri. Dal rifugio al punto di partenza per l’itinerario di salita. Discesa alternativa sul versante Nord per il sentiero dei Crazidei, 418.

La lunga scala di 70 metri

Dislivello: 1200 m (580 m per la sola ferrata). Tempi di percorrenza: 6 ore complessive (ore 2 per la ferrata). Difficoltà: EEA. Attrezzatura: Casco, imbrago e set omologato. Consigliati liquidi in abbondanza. Cartografia: Kompass 096 – Alto Garda, Ledro, Valle del Sarca scala 1:25000
                                                                                                 Galleria Immagini


Info sul web: Lago di Garda Escursioni, Vie Ferrate.it, Vera montagna, Club Aquile Rampanti








Dal Lago di Garda al Lago di Ledro - Sentiero del Ponale

























                                                     
                     
                              




             Galleria Immagini








domenica 10 aprile 2016

Alta Via del Tabacco - Da Valstagna a Costa


  Un itinerario in tre tappe dal Ponte Vecchio di Bassano del Grappa a Costa di Valstagna del quale questa è la terza e ultima tappa. Percorso anche culturale oltre che escursionistico sintetizzato nella definizione di “Museo diffuso dell’Alta Via del Tabacco” .  Digressione di Nicola e Francesco alla cima del Sasso Rosso imbiancata dalla fioritura dei crochi .

Panorama sulla Valbrenta dal primo tratto dell'AVT












Per ingrandire
la cartina:
tasto destro
del muose, 
Apri in altra
scheda, +







Accesso stradale  Da Valstagna (VI) sulla destra Brenta, oltrepassata una piazzetta al centro del paese, prendere la strada così detta “delle Pale” che sale a Foza, uno sette comuni della “Spettabile Reggenza”. Al secondo tornante, località Lebo, 221 m, parcheggiare a destra in un’ampia piazzola, e percorrere la strada fino al tornante successivo dove parte il sentiero (cartelli).

Itinerario   Dallo sbocco della Val Franzela sulla strada per Foza , si dirama il sentiero in direzione di Valstagna.  Dopo un tratto di bosco, si apre con ampie  vedute attraversando numerose masiere  e case abbandonate giungendo alle case Mattietti, 260 m. Per sentiero Cai 781 verso Piangrande e Sasso Rosso di Foza in Val dei Mori a riprendere l’AVT.  
Si risale incontrando una grotta con cisterna d’acqua e raggiunta una casa abbandonata si risale il Col Ventidueore delle Casarette, 510 m. In traversata per cenge un po’ esposte e vecchie masiere si aggira la Valle dell’Olier e si raggiunge l’ampia scarpata Roncobello a San Gaetano, 335 m .



Di nuovo in traversata incrociando il sentiero Cai 783 si prosegue sopra Sasso Stefani e Giara Modon giungendo alla profonda incisione della Val Gadena. 
Per ripido sentiero e quindi per mulattiera si giunge al cason Pierantoni,  290 m, ad un pulpito sopra la Valbrenta.
Da qui per mulattiera si scende a Costa, 180 m. Itinerario completamente segnalato.

Dislivello: 600 m.  Lunghezza:  9 Km. Tempi di percorrenza: 5 ore.  Difficoltà: E (Escursionisti)

Maggiori informazioni su Alta Via del Tabacco e Magico Veneto
  
            

                                         Galleria Immagini




lunedì 28 marzo 2016

Sentiero della Cengia - Barbarano Vicentino - Monti Berici


   l percorso segue viottoli in disuso che risalgono i fianchi dei monti fino ad arrivare presso le cime del Monte Cengia e del Monte Tondo, oltre i quali si apre l’altopiano sommitale berico. Da queste alture dirupate si gode un suggestivo panorama. E’ un’escursione facile che consente di osservare da vicino il mutevole aspetto della natura che ci circonda.
























Per ingrandire: tasto destro del mouse,
 Apri in altra scheda +
Accesso stradale  Da Vicenza lungo la SP 247, Viale Riviera Berica, fino a Ponte di Barbarano. Qui a destra,Via G. Matteotti, a Barbarano Vicentino.  Dall’autostrada A4, uscita Vicenza Est, a sinistra scavalcando l’autostrada, seguendo Via Pelosa. Poi a sinistra e quindi a destra, alla SP 247 presso Debba, quindi come sopra. 
Dalla A31 Valdastico uscita Albettone-Barbarano, alla rotonda si prende la prima uscita continuando su via Cà Brusà, SP 8, quindi a destra per la SP 247 fino a Ponte di Barbarano, poi come l’itinerario precedente.

Itinerario  Da Barbarano Vicentino in piazza Roma verso Nord per Via San Martino, superato l'ex ospedale di San Martino, si sale fra due scarpate boscose incontrando il capitello di San Luigi e quindi la fontanella del «Pozzetto». Giunti ad una casa rurale con belli esemplari di «bagolaro», si procede in falsopiano a quota 150 m e si svolta ad un tornante (Cà Zamboni) per salire fra coltivazioni di ulivi e viti in direzione Nord e quindi verso Est per strada bianca a Montepiano.  Per panoramico crinale verso Nord-Ovest e quindi per strada ad una svolta a sinistra fino ad imboccare il sentiero della Cengia, alla base della parete strapiombante dove sono scavati numerosi anfratti (covoli). Il sentiero si esaurisce con un'ampia frattura della parete. Per un erto passaggio si conquista la sommità del Monte della Cengia, 427 m, dal quale si gode di un panorama eccezionale. In direzione Nord-Ovest si scende per bosco al fondo di una radura e superata la fontana di San Giovanni per fitto bosco a località Scudelletta.  Per un tratto della Dorsale dei Berici, incontrato un capitello a 4 edicole, si giunge al punto in cui si può accedere alla Grotta della Salvata, scavata in uno strato di calcite cristallizzata. A Sud del capitello per carrareccia fino a quota 317 m, da dove si riprende a salire  per sentiero fra appezzamenti terrazzati sostenuti da «masiere», al crocicchio di 6 strade, Crosara della Busa dei Cupi.  Per viottolo nel bosco verso Est, incontrando la fontana del Bronzo, e alcuni manufatti della Prima Guerra Mondiale. Seguendo i segnavia bianco-rossi, oltrepassata la sella del M. Tondo, per boschi si giunge alla contrada «Castello» e per la strada del «Castellaro» a Via  Marinoni e al punto di partenza.

Dislivello:  400 m complessivi con saliscendi. Lunghezza: 10 km. Tempi di percorrenza: ore 4:00 circa complessivi. Difficoltà: E

                                          Galleria Immagini