domenica 13 aprile 2014

Valle di Tovo, Campoluzzo, Scarabozza - Altopiano di Folgaria

   Itinerario su sentieri poco frequentati, con dislivello importante che consente di passare dagli ambienti di fondovalle, dove la primavera mostra i primi segni su una natura ancora dall'aspetto autunnale, agli alti pascoli, dove la neve ha appena lasciato il posto ad una galassia di bucaneve, alle valli e i pendii ancora completamente innevati appena poco più in alto. Il periodo consente di osservare, oltre all'esplosione della flora, numerosi esemplari di ungulati, camosci e caprioli (almeno una trentina di animali avvistati nella giornata).  

Camosci in Val Scarabozza

Accesso stradale  Dall'uscita dell' A31 Valdastico di Piovene Rocchette, seguire per Arsiero e quindi per il piccolo comune di Laghi. Dal centro del paese svoltare a destra per contrada Collegio, 744 m. Proseguire fino a che si trova un segnale di divieto di accesso.  A questo punto, presso una curva, si accede al sentiero 525 della Val Scarabozza, proveniente da Contrà Zannini di Sotto, 502 m (percorso in discesa;  manca un cartello di inizio sentiero). Si può parcheggiare qui o eventualmente (come abbiamo fatto noi) proseguire oltre il segnale fino a che la strada finisce  presso uno slargo con un bivio di strade sterrate. In tutti i casi il tratto fra questi due punti è da percorrere a piedi o all'andata o al ritorno. 

O: punto di partenza (per ingrandire: tasto ds, 
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Itinerario  Dal bivio, indicazioni per Calgari, Grotte ..., dirigersi verso Est, oltrepassando una sbarra, su strada sterrata che costeggia con moderata pendenza un costone boscoso fino ad una curva a quota 825 m, nei pressi del Passo della Lanza (796 m). Qui la strada volge verso Nord-Ovest in leggera discesa (strada Briam per esbosco). Dove inizia a risalire, vi si immette il sentiero segnavia 530 proveniente da quota 427 m  presso Castana sulla strada per Laghi. 
Presso un capitello, 860 m, la strada termina  e inizia il sentiero. Si risale con ripide svolte nel bosco il Vallone di Tovo che si fa più ripido e incassato fra scure pareti rocciose, fino a chiudersi completamente  ad imbuto consentendo il transito attraverso una galleria, 1150 m. 
Oltre questa si è nell'impluvio della Val Stra Tovo che si risale per bosco svoltando a sinistra e uscendo presso un'aerea crestina che la separa dalla Val Scarabozza. Aggirata la testata di quest'ultima, si risale per bosco uscendo nella Valle Campoluzzo sulla strada detta della Cuccà presso i pascoli di  Malga Campo Azzaron, 1360 m.  Nei pressi della malga, a destra, bivio per Campomolon, segnavia 533. La strada risale incontrando sulla destra orografica Malga  Campoluzzo 

Malga Campoluzzo Inferiore e Malga Campo Azzaron (a destra) 
Inferiore, 1347 m, e più a monte al centro della valle la Malga Campoluzzo di Mezzo, 1401 m. Da qui in un'ora si arriverebbe al Valico di Valbona, 1782 m.
Malga Campoluzzo di Mezzo










Nei pressi della malga giunge da contrada Molini  di Laghi, per la Val Gusella, il sentiero 521. Ne raggiungiamo per neve l'uscita presso la bocchetta di quota 1434, punto più alto del giro, bivio  521 A per Monte Maggio.
   Discesa per pendio innevato e ritorno in Val Campoluzzo ripercorrendo la strada e il sentiero 525-530 fino al bivio di quota 1260 m dove inizia la discesa della scoscesa Val Scarabozza.

Uscita del sent. 521. Sulla sfondo Costa d'Agra, 
 M. Campoluzzo e le pendici del Toraro a destra  









  Il sentiero, inizialmente aereo si porta per esile cengia nel solco della valle fra pareti incombenti, supera una frana a quota 1140 m  e continua  a zig zag, spesso ingombro di detriti,  fino a quota 873 m dove esce sulla sinistra idrografica e si porta per bosco in direzione Sud-Est,  incontrando una calcara,  per sboccare infine presso una curva  sulla strada poco oltre Contrà Collegio.

Dislivello 700 m. Tempi di percorrenza:  5 ore circa complessive. Difficoltà:  E, EE Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai, Valdastico e altopiani trentini   scala 1:25000  foglio 1 Sud 

   Galleria Immagini                                        Panorama presso la bocchetta di quota 1434 m

domenica 6 aprile 2014

Monte Pubel - Sentiero Alp. Pierino Dalla Zuanna - Altopiano dei Sette Comuni


  Interessante percorso alpinistico realizzato dal Cai di Valstagna ripristinando tracce di vecchi sentieri e mulattiere militari e attrezzando con trecento metri di cavo l’ultimo tratto,  che permette di raggiungere un panoramico pulpito e accedere alla facile cresta terminale che porta alla Croce S. Francesco, Monte Pubel, 1122 m.



 Accesso stradale  Da Valstagna (VI) sulla destra Brenta, oltrepassata una piazzetta al centro del paese, prendere la strada così detta “delle Pale” che sale a Foza, uno sette comuni della “Spettabile Reggenza”. Al secondo tornante, località Lebo, 221 m, parcheggiare a destra in un’ampia piazzola.


Itinerario
  Seguire la strada bianca a sinistra, chiusa al traffico, che percorre la Val Franzela, e conduce anche al più noto percorso della “Calà del Sasso”.
Subito a destra il nostro sentiero, segnavia CAI 779, cartelli esplicativi, risale un costone boscoso sul versante della Val Vecchia, portandosi ben presto sul filo al Pian dea Mea, 350 m. Si risale su rado bosco di giovani carpini e faggi incontrando un punto panoramico (Balcon de Rialto, 479 m) e continuando  ripido fino al Col dei Mufloni, 618 m, per poi svoltare a sinistra e raggiungere un bivio a quota 660 m

   Il sentiero prosegue a sinistra (a destra si raggiunge il 20° tornante della strada) presto biforcandosi nuovamente (a sinistra la variante di rientro) e divenendo strada militare. A destra con 19 tornanti si giunge a quota 812 m, dove incontrata una galleria si percorre una cengia rocciosa e ancora ripidamente a destra del filo di cresta  fino alla base di un canale. Le ottime  attrezzature ci consentono di superare i cinquanta metri di dislivello che ci riportano in cresta presso una panoramica sella con la “panchina del Generale”: vista sul Canale del Brenta. A sinistra la variante di rientro, a destra per facile e panoramica cresta rocciosa al verde poggio con la Croce di San Francesco, a quota 1122 m.
   In pochi minuti verso Nord si attraversa il bosco e si arriva sulla strada che con leggera salita conduce al punto più alto, 1138 m, dove è posta la  chiesetta di San Francesco. Panorama su Foza, Stoccareddo, Sasso di Asiago e le cime circostanti.
   La discesa avviene per l’itinerario di salita fino al poggio della “panchina del Generale” dove si prosegue a destra sul versante della Val Franzela per un bel sentiero che aggira la testata di una valletta e continua a ridosso di pareti strapiombanti. Nella parte bassa alcuni esemplari di edera gigante si inerpicano sulle pareti. A quota 850 uno spiazzo denominato “ Il parlamento delle streghe” da corpo a leggende popolari secondo le quali qui si riunivano per combinare guai ai poveri valligiani. Il colore nero del terreno circostante testimonia come il sito fosse usato nell’antichità per la produzione del carbone con la tecnica del “pojat”(carbonaia). Il sentiero continua su resti di mulattiere militari fino ai 690 m di quota del bivio dell’andata. Per l’itinerario di salita al parcheggio del 2° tornante.


  Dislivello 920 m.Tempi di percorrenza:  4 ore circa complessive. Difficoltà:  EEA, EE la variante di discesa.. Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai, Altopiano dei Sette Comuni   scala 1:25000  foglio 1 Sud 

 Ulteriori informazioni su Valstagna.info                                        


 Galleria immagini