domenica 19 ottobre 2014

Sasso Bianco, 2407 m - Gruppo della Marmolada


La parete Nord-Ovest del Civetta dal sentiero di ritorno
























Accesso stradale a Caracoi Cimai. Dalla SR203 agordina, dopo circa due km da Alleghe, svoltare a sinistra attraversando un ponte sul torrente Cordevole (indicazioni). Dalla località Le Grazie per stradina ripida e stretta ma asfaltata di circa 5 km, salire all’abitato di Caracoi Agoin, 1256 m, e quindi a Caracoi Cimai, 1364. Parcheggiare su una piazzetta a sinistra, poco oltre il punto in cui inizia il sentiero.

Itinerario   Poco prima della piazzetta del villaggio, seguire a sinistra una forestale, segnavia 628, che sale ripida nel bosco con alcui tornanti. Si otrepassano piccole radure con costruzioni in legno (tabià) fino alla più ampia e bella radura di Giardogn a quota 1833 m, dove si trovano diversi tabià, alcuni risistemati. Bivio per Bramezza. Qui la stradina lascia il posto al sentiero e poco oltre si devia a destra con indicazioni Sasso Bianco. Si superano i residui di una vecchia frana e per bosco di basse latifoglie e pendii erbosi alla sella, 2100 m, fra il Sasso Bianco e il poco evidente Sasso Nero. Attraversato un pianoro erboso si supera un breve salto (corda metallica, che in verità non è proprio necessaria) per raggiungere un pianoro da cui appare la croce della cima del Pian. Indicazioni più avanti. Si prosegue in costa sempre per traccia evidente senza segnavia. La traccia continua inaspettatamente in traversata superando alcuni valloncelli e in alcuni tratti è in parte franata. Giunti alla dorsale sud della cima (distinguibile dalla quota in quanto non ha una croce di vetta), si sale sulla massima pendenza a zig-zag il pendio erboso con qualche roccetta affiorante, giungendo facilmente sulla cima. Oggi panorama ineguagliabile su tutte le principali cime dolomitiche e parte delle Alpi di confine, oltre ad uno spicchio di Adamello-Brenta.                                                                                                                                                                                                                                Discesa in cresta per una traccia più marcata , che punta alla forcella con la cima del Pian. La traccia si congiunge alla traversata bassa dell’andata oltre la forcella. Per prendere questa traccia in salita (più facile della traversata bassa), fare attenzione a due o tre ometti sulla destra in vista appunto della forcella fra le cime del Pian e Sasso Bianco. La discesa continua per l’itinerario di salita fino ad un bivio, dove si segue a destra, per Rifugio Sasso Bianco. Per panoramico sentiero ad una sella da cui è visibile (e raggiungibile) la conca ove sorge il Rifugio e altre caratteristiche costruzioni. Si svolta verso sud-est raggiungendo la località Forca, con numerosi tabià abbandonati; e per traccia sempre più marcata , al cospetto della parete Nord-Ovest del Civetta, fino a percorrere una strada (in via di sistemazione) oltrepassando l’abbandonata Casera Bur, 1632 m. Sempre per bosco fino al semi abbandonato abitato di Bramezza, 1450 m.  Per stradina verso Nord nel fitto bosco , superata l’indicazione a sinistra per Caracoi, in breve ad un sentiero  sempre a sinistra ma senza indicazione, che scende ad attraversare il torrente Ru de Molin su ponte; quindi su passerelle in legno sotto nere rocce ad una carareccia che presto conduce all’abitato di Caracoi Agoin, 1256 m. Per strada, non avendo predisposto un ‘auto, a Caracoi Cimai, poco più di un km, punto di partenza.

Dislivello: 1150 m. Tempi di percorrenza: ore 6:30-7:00 Difficoltà: E, brevi tratti EE. Cartografia: Tabacco foglio 015,  Marmolada-Pelmo-Civetta-Moiazza, scala 1:25000



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                                Video dalla cima
Panorama dalla cima
Sasso Bianco sul Web: Gli Arditi di San Lorenzo, Vienormali.it, Kitalpha, Somariteam

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