mercoledì 1 gennaio 2014

Cima della Mandria 1482 m – Massiccio del Grappa

    L’itinerario percorre la dorsale Est del massiccio per il sentiero segnavia 212, divenuta parte dell’Alta Via “Dal Grappa al Cansiglio” (TV1), linea del fronte durante la Prima Guerra Mondiale e teatro di aspri combattimenti. Lungo la cresta si trovano infatti i resti delle postazioni, trincee, gallerie, oggi restaurati e resi disponibili come Museo all’aperto della Grande Guerra.



      Accesso Stradale     Da Cavaso del Tomba (TV), raggiungibile da Bassano del Grappa per Romano d’Ezzelino, Possagno. Dalla contrada Pieve, poco oltre il paese, sale a sinistra (indicazione Monte Tomba) la SP 142, ripida e stretta ma ottimamente asfaltata. Trascurare diramazioni secondarie fino ad un bivio con la SP 141 (per la quale si può  pervenire sin qui da Pederobba), dove si segue a sinistra per Alano di Piave fino a giungere, poco dopo, al bivio su tornante dove si trova la Trattoria da Miet, 840 m (indicazione per Malga il Doc), presso cui si parcheggia. La provinciale prosegue invece diritto, direzione Ovest, ma a questo punto è generalmente chiusa durante la stagione invernale.

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  Itinerario  Si prende il sentiero 212 che inizia fianco della trattoria e si porta subito sul filo di cresta superando per bosco Punta Brendai e salendo fino alla croce del Caste Cesil 1142 m. Panorama, alle spalle, sulla cresta del monteTomba e Monfenera con il Cesen sullo sfondo. 
   La pianura a Sud con i colli asolani e il sole in lontananza che si specchia rosso sulla laguna veneta.


Sulla cima di Castel Cesil,
a lato le trincee recuperate e sotto il Palon
  Le dolomiti bellunesi e le Pale fanno capolino a  Nord oltre il Tomatico.
Seguendo quindi un sistema di trincee ci si porta, ormai fuori dal bosco, alla cima del Monte Palon 1305 m, con altare e grande croce in calcestruzzo. Il monte è traforato da un sistema di gallerie. A Ovest della cima si trova il Rif. M. Palon dell’ANA di Possagno.

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  A questo punto e anche presso Castel Cesil si può giungere in auto, neve permettendo,
in quanto la strada si avvicina alla linea di cresta. Dal M. Palon la dorsale è libera da vegetazione di alto fusto e si procede su magri pascoli,  la vista che spazia sulla catena dolomitica. Di fronte, a destra, la dorsale del monte Piz con la maga omonima
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   Raggiunta la dorsale , appare la bella Valle di Archeset con la malga , aperta tutto l’anno, e in breve si cala alla Bocca di Forca 1402 m, traversando la strada di servizio alle malghe.
Si riprende a salire tagliando dal lato Nord la cresta per riportarsi poi sul filo nell'ultimo tratto più ripido fino alla Cima della Mandria 1482 m dove è posto il sacello.
A destra la dorsale del M. Piz con la malga Piz
e sotto la dorsale vista dalla Cima della Mandria.
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A lato Malga Archeset, con la dorsale dei Salaroli e le
Pale di San Martino sullo sfondo
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    Ci appare la Valle di Archeson e la Malga ;
a Ovest in2014-01-01-030 lontananza Cima Grappa, l’Ossario e il Rifugio Bassano; a Sud le diramazioni delle valli alla testata della Val San Liberale,  la mulattiera  Boccaor-Meatte, la bianca dorsale dei Salaroli  e il Monte Tomatico a Nord-Est.
   Ritorniamo seguendo fedelmente il filo di cresta fino a Bocca di Forca, quindi prendiamo la strada fino al primo tornante per riprendere di nuovo filo di cresta e il sentiero 212  transitando sul versante nord del Castel Cesil e del Monte Palon e come per l'andata fino alla Trattoria da Miet. 
   In caso di completo innevamento si può scegliere di percorrere in salita integralmente la strada militare fino a Bocca di Forca oppure percorrerla fino al Rifugio M. Palon, e passare quindi sulla cresta libera da vegetazione se le condizioni lo consentono.
Dislivello: 700 m circa con i saliscendi. Tempi di percorrenza: 4:30 complessive.
Difficoltà: E (senza neve)
   Cartografia: Tabacco foglio 051 Monte Grappa, scala 1:25000
(Mercoledì 1 gennaio 2014)   
[Post compilato con Windows Live Writer e parzialmente riformattato con Blogger.]

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